Problemi per Kicksat

Kicksat è una missione ideata dagli studenti della Cornell University, e finanziata con 74mila dollari tramite il noto sito di “crowd-funding” Kickstarter. Il satellite è stato portato nello spazio come carico aggiuntivo dalla missione SpaceX che ha portato la capsula Dragon sull’ISS lo scorso mese. Purtroppo, il processore che governa il satellite si è resettato lo scorso 30 aprile, verosimilmente a causa di una dose elevata di radiazioni, e non ha dato il comando di rilascio delle 104 schede di circuito stampato che rappresentano il cuore della missione. A causa del restart, il conto alla rovescia per il rilascio delle mini-schede, fissato a 16 giorni dal lancio del 18 aprile, è ripartito appunto dal 30 aprile. Il lasso di tempo di due settimane circa è stato imposto per motivi di sicurezza, onde evitare che lo sciame di pico-satelliti potesse mettere in pericolo l’ISS.
Per quanto sopra, il rilascio delle schede stampate sarebbe ora atteso per il 16 maggio, ammesso che per quella data il satellite-madre sia ancora in orbita. Infatti la sua traiettoria non era programmata per una permanenza così lunga nello spazio, ed un deorbit spontaneo è atteso per il 14 maggio, più o meno 3 giorni.
Il team che ha progettato questa missione, basata sulla piattaforma cubesat, ha esplorato ogni possibilità per poter risolvere la situazione, ma le opzioni sono davvero poche: la radio di bordo, che potrebbe essere usata per ricevere un comando manuale di rilascio, è operativa solo con una tensione di 8 volts, e le batterie non raggiungeranno in tempo quel livello. Lo stesso “computer” di volo del satellite (il processore di uno smartphone) è attualmente spento, in attesa della ricarica delle batterie.
Non è comunque del tutto escluso che esse riescano ad attivare la radio in tempo utile; in alternativa il satellite potrebbe rimanere in orbita abbastanza a lungo da completare il proprio count-down e rilasciare lo sciame di pico-satelliti in modo autonomo.
Le 104 schede stampate misurano 3,5×3,5 cm, con uno spessore di soli 3 millimetri ed un peso di circa 5 grammi. Sono dotate di pannelli solari, un microcontroller, una radio e due sensori ciascuna (giroscopi a 3 assi, magnetometri a tre assi, vari sensori di temperatura e così via).

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017