Prolungata la missione di AGILE

Il prossimo 23 aprile spegnerà sette candeline e non potrebbe festeggiare in modo migliore: il satellite AGILE (Astrorivelatore Gamma a Immagini Leggero) vedrà prolungata la sua vita operativa di altri 12 mesi per aver fornito dati scientifici di particolare rilievo e aver superato tutte le aspettative di vita previste.

“Siamo estremamente soddisfatti per questa notizia – commentano Enrico Flamini e Barbara Negri, rispettivamente Coordinatore scientifico e Responsabile dell’Unità Osservazione dell’Universo dell’ASI – e siamo certi che dal prolungamento della vita operativa di AGILE arriveranno nuove scoperte per l’astrofisica in generale e per la scienza italiana in particolare”. Il satellite nel corso dei sette anni di missione, ha acquisito la mappa completa del cielo osservato nella radiazione gamma, ha esplorato la nostra Galassia rivelando varie sorgenti galattiche soggette a cambiamenti molto rapidi (1-2 giorni di durata) e frequenti episodi di emissione X “spasmodica” provenienti da molte stelle di neutroni e buchi neri.

L’eccellente operato di AGILE è stato premiato nel 2012 con il Premio Bruno Rossi, il più prestigioso e ambito riconoscimento internazionale nel campo dell’astrofisica delle alte energie. Il satellite ha rivelato il 23 settembre 2010 una forte e inattesa emissione gamma transiente nella direzione della Nebulosa del Granchio, una delle sorgenti più brillanti del cielo nello spettro X e gamma. La particolarità di AGILE, è appunto la combinazione di due rivelatori a immagini, operanti simultaneamente nelle bande di energia gamma e di raggi X-duri, fusi in un unico strumento dalle grandi capacità scientifiche. Lanciato nel 2007, è frutto della collaborazione tra ASI, INAF, INFN, CNR e industria italiana. Un ruolo fondamentale nel programma è quello dell’ASI Science Data Center (ASDC), che gestisce tutte le attività di archiviazione, processamento e distribuzione dei dati scientifici rendendo disponibile il software per l’analisi dei dati, mentre la base ASI di Malindi in Kenya è la stazione di terra della missione.

Fonte: ASI

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.