BepiColombo sorvola Mercurio con un leggero cambio di programma

BepiColombo e Mercurio. Credits: sonda: ESA/ATG medialab; Mercurio: NASA/JPL

Il 4 settembre 2024, la navicella spaziale BepiColombo ha effettuato il suo quarto sorvolo di Mercurio, avvicinandosi alla superficie del pianeta a soli 165 km. Si tratta del sorvolo più ravvicinato mai effettuato dalla sonda. Questo sorvolo fa parte di una nuova traiettoria ideata per compensare un problema tecnico con i propulsori della sonda. A causa di questo problema, BepiColombo arriverà in orbita attorno a Mercurio nel novembre 2026, invece che nel dicembre 2025 come inizialmente previsto.

Ad aprile, infatti, BepiColombo ha iniziato a presentare un problema che impediva ai suoi propulsori di funzionare a piena potenza. Gli ingegneri hanno identificato correnti elettriche impreviste tra i pannelli solari del Modulo di Trasferimento a Mercurio (MTM) e l’unità responsabile dell’estrazione e della distribuzione dell’energia al resto della navicella. A maggio il team della missione è stato in grado di ripristinare circa il 90% della spinta nominale ma, essendo la potenza disponibile ancora inferiore al previsto, non sarà possibile riuscire a effettuare l’ingresso in orbita seguendo il piano originale.

Sebbene la sequenza generale di sorvoli planetari rimanga la stessa (1 attorno alla Terra, 2 attorno a Venere e 6 attorno a Mercurio), il quarto, il quinto e il sesto sorvolo di Mercurio svolgeranno un ruolo più critico nell’adeguamento della velocità e della direzione della navicella per adattarsi alla nuova traiettoria, che permetterà alla sonda di inserirsi in orbita al settimo incontro con Mercurio e con una spinta dei motori inferiore. È importante sottolineare che, nonostante questi aggiustamenti della traiettoria, gli obiettivi scientifici generali di BepiColombo rimangono invariati.

I dati dell’ultimo sorvolo avvenuto saranno resi disponibili il 13 settembre, anche se le prime foto sono già state pubblicate qualche ora dopo il passaggio ravvicinato. Sebbene la fotocamera principale della sonda sia schermata fino a quando non entrerà in orbita attorno a Mercurio, le tre fotocamere di monitoraggio a bordo hanno catturato immagini durante il sorvolo. In generale non tutti gli strumenti scientifici potevano essere accesi, in quanto la navicella non viaggia ancora nella sua configurazione finale, ma si separerà dopo l’inserimeno in orbita. Qualche strumento ha la visuale ostacolata da questa configurazione da viaggio. Questo sorvolo in particolare è passato in prossimità dei poli, ed è stato utile per cambiare l’inclinazione orbitale della sonda rispetto all’eclittica. La Terra e Mercurio, infatti, non viaggiano nello stesso piano orbitale, ma tra i due piani c’è uno sfasamento di circa 7°.

Nella storia dell’astronautica era già successo qualcosa di leggermente simile in passato, Akatsuki fallì l’inserimento in orbita attorno a Venere a causa di un problema ai propulsori. Allora il problema fu scoperto solo dopo il tentativo di inserimento in orbita, fortunatamente, gli ingegneri riuscirono a calcolare una nuova rotta per inserirsi in orbita 5 anni dopo. Queste seconde possibilità che vengono date alle sonde sono qualcosa di molto raro, possibile solo perché i pianeti interni hanno un periodo di rivoluzione molto ridotto. BepiColombo sarà la terza navicella a visitare Mercurio, la prima fu Mariner 10, che non entrò in orbita ma fece tre sorvoli ravvicinati proprio grazie a un’intuizione di Bepi Colombo, la seconda e ultima, per ora, fu MESSENGER, la prima a entrare in orbita attorno a Mercurio.

Fonte: ESA

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Gianmarco Vespia

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