Primi passi per il ritorno al volo di Vega C

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Il decollo dello sfortunato Vega C #VV22. Credits: Arianespace

Avio ha recentemente annunciato di aver inviato al centro di collaudo in Sardegna il nuovo e riprogettato propulsore Zefiro 40 del secondo stadio del razzo Vega C.

Alla fine del 2022, il secondo volo del razzo Vega C si era concluso con un fallimento che aveva provocato la perdita di due satelliti di osservazione della Terra, gli Airbus Pléiades Neo 5 e 6. L’indagine successiva aveva identificato come causa del guasto il materiale utilizzato per fabbricare l’inserto della ghiera del propulsore Z40. Tuttavia, a seguito di un test di ricertificazione fallito nel giugno 2023, gli investigatori avevano chiesto la riprogettazione dell’intero ugello dello Zefiro 40.

Lo scorso 8 maggio Avio ha pubblicato i punti salienti dei risultati finanziari del primo trimestre del 2024, rilievi che includevano un aggiornamento sull’iter del ritorno al volo del razzo Vega C. Il rapporto certifica che nel corso del primo trimestre del 2024 è stato assemblato lo Z40 Qualification Motor 3 (QM3), con l’ugello ridisegnato e integrato con il motore a razzo a propellente solido. Lo stadio completato è stato successivamente inviato alla struttura di collaudo Avio in Sardegna. Si prevede di condurre uno static fire tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.

Una volta collaudato con successo il QM3, Avio lavorerà alla realizzazione di un secondo static fire che verrà svolto presumibilmente nel terzo trimestre del 2024. Questo iter si rende necessario per completare la nuova certificazione dello stadio Z40. Se tutto procederà senza intoppi, Avio prevede che il razzo ritorni in volo entro la fine di quest’anno.

Avio sta lavorando al ritorno al volo del razzo, ma contemporaneamente cura anche l’espansione del manifesto dei lanci. Secondo i dati finanziari del primo trimestre comunicati dalla società, Avio ha ridotto la propria posizione di cassa netta di 66,6 milioni di euro a soli 9,6 milioni di euro. Uno dei motivi principali addotti dalla società è l’aver dovuto sostenere spese per l’approvvigionamento di alcuni articoli strategici a lungo termine per Vega C.

Il rapporto sui dati finanziari del Q1 2024 ha inoltre evidenziato l’esistenza di una contratto di ESA con Arianespace per lanciare la missione SMILE a bordo del razzo Vega C. Nel novembre 2023, gli Stati membri dell’ESA avevano concordato di consentire ad Avio di gestire direttamente la commercializzazione e la gestione dei lanci dei suoi razzi Vega, uscendo di fatto dalla influenza di ArianeSpace. Tuttavia, visto che Arianespace sta ancora firmando contratti per i voli di Vega C e che il lancio di SMILE è attualmente previsto per la fine del 2025, è chiaro che la scissione decisa lo scorso anno deve ancora essere messa in atto.

Vega C è un’evoluzione del suo predecessore Vega. Esattamente come per il Vega, i suoi elementi principali sono i tre stadi a propellente solido e un quarto stadio superiore alimentato da un motore a propellente liquido riaccendibile. La carenatura posta nella parte superiore del Vega C ha un diametro di 3,3 m e un’altezza di oltre 9 m, che raddoppia di fatto il volume a disposizione dei carichi utili rispetto al “vecchio” Vega. Realizzata in un composito di fibra di carbonio e polimeri, questa struttura protegge i satelliti dalle sollecitazioni termiche, acustiche e aerodinamiche del decollo e dell’ascesa attraverso l’atmosfera terrestre.

Lo stadio superiore AVUM+, o Attitude Vernier Upper Module, garantisce il controllo dell’assetto e un preciso posizionamento orbitale ed è progettato per soggiorni prolungati nello spazio. AVUM+ ha una massa di propellente di 740 kg per una spinta media di 2,42 kN. La capacità di spegnimento e riaccensione dell’AVUM+ consente a Vega-C il rilascio su varie orbite di più carichi utili lanciati in una singola missione. Il propulsore sarà in grado di far raggiungere al razzo tutte le orbite richieste. Dopo la separazione di tutti i carichi utili, una accensione finale permetterà la deorbita dello stadio superiore per ridurre al minimo la presenza di detriti in orbita.

Il terzo stadio, Zefiro 9, uguale a quello usato su Vega, brucia 10 t di propellente solido. Il nuovo secondo stadio Zefiro 40 contiene 36,2 t di propellente solido per fornire una spinta media di 1.304 kN. Il primo stadio P120C di Vega C, che sostituisce il più piccolo P80 che aveva equipaggiato Vega, è in grado di fornire un aumento significativo della spinta al decollo rispetto al suo predecessore. La struttura monolitica in fibra di carbonio del P120C pesa circa 8 tonnellate e trasporta 143,6 tonnellate di propellente solido. Durante i suoi due minuti di funzionamento, questo motore eroga una spinta media di 4.500 kN, equivalente alla potenza di 15 moderni motori di aerei di linea. Inoltre, il P120C svolgerà un doppio servizio, visto che due o quattro di questi propulsori fungeranno da booster per il vettore europeo Ariane 6 dell’ESA.

Fonte: EuropeanSpaceFlight.com

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.