IM-1: Odysseus è il primo lander privato sulla Luna

Un modellino di Odysseus. Credit: NASA TV

Il lander di Intuitive Machines lanciato lo scorso 15 febbraio, è atterrato ieri al polo sud lunare, stabilendo diversi primati e riportando gli Stati Uniti sulla superficie selenica dopo quasi 52 anni.

L’impresa è stata tutt’altro che semplice per la piccola azienda di Houston che ha realizzato il lander Nova-C battezzato Odysseus.
Il giorno del lancio, dopo la corretta separazione dal secondo stadio del Falcon 9, Odysseus ha iniziato autonomamente l’avvio e il controllo di tutti i sistemi primari, tra cui il controllo d’assetto e il sistema di navigazione. Proprio quest’ultimo però ha evidenziato un problema con i dati provenienti dallo star tracker, che è in grado di riconoscere una serie di stelle per determinare la posizione del lander mentre viaggia verso la Luna.
Prontamente i tecnici del controllo missione hanno stabilizzato Odysseus dalla sua lenta rotazione lungo l’asse principale per esporre al meglio i moduli fotovoltaici verso il Sole. Successivamente hanno preparato, testato al simulatore e quindi inviato, una patch software allo star tracker per aggirare il problema dei dati non conformi e permettere al sistema di navigazione di operare correttamente.

Circa 48 ore dopo il lancio, con tutti i sistemi operativi, è stato testato il propulsore principale VR-900, alimentato da ossigeno e metano liquidi (MethaLox).
L’accensione di 21 secondi ha simulato parte del profilo di discesa verso la superficie lunare, partendo dalla massima potenza per poi diminuire gradualmente fino al minimo necessario.
Con questo test, avvenuto a 270.000 km dalla Terra, Intuitive Machines entra nella storia perché mai un propulsore MethaLox era stato acceso nello spazio e mai un propulsore criogenico era stato acceso dopo diversi giorni dal lancio.
Una grande impresa se si considera che il VR-900, pur avendo compiuto innumerevoli test a Terra, non era mai stato testato in condizioni di vuoto.

Mercoledì 21, con un’accensione del propulsore della durata di 408 secondi, Odysseus si è posto finalmente in orbita lunare circolare di 92 km di altitudine.

La giornata dell’atterraggio è stata caratterizzata prima dall’annuncio di un anticipo rispetto all’orario previsto e quindi di un ritardo, il tutto causato da un problema con i due sensori laser che avrebbero dovuto determinare altitudine e velocità orizzontale durante la discesa. I due sensori sono stati disattivati e, grazie a un’altra patch software, l’importante compito è stato affidato al Navigation Doppler Lidar for Precise Velocity and Range Sensing, uno dei payload sperimentali NASA di bordo.

Odysseus ha iniziato la discesa propulsa verso la superficie alle 00:11 italiane di venerdì 23, con il propulsore VR-900 che ha funzionato perfettamente regolando la potenza fino all’atterraggio avvenuto alle 00:23.
La conferma dell’atterraggio è arrivata al controllo missione solamente 20 minuti dopo, lasciando con il fiato sospeso il personale di Intuitive Machines e gli spettatori della diretta di NASA TV.

Nella conferenza stampa di venerdì sera, Stephen Altemus CEO di I.M. ha chiarito che l’atterraggio è avvenuto correttamente, il lander è operativo, invia dati e riceve comandi da Terra e le batterie sono cariche al 100%.
A differenza di quanto si credeva inizialmente, i dati provenienti dai sensori dei serbatoi dimostrano che il lander però si trova in una situazione di assetto orizzontale e probabilmente appoggiato a una roccia.
La causa del rovesciamento potrebbe essere imputabile alla velocità orizzontale residua stimata intorno ai 2 m/s al momento dell’atterraggio.

Inoltre è anche stato reso noto che la piccola telecamera EagleCam, che doveva essere espulsa durante l’atterraggio per riprendere in terza persona il momento del touch down, è stata disattivata preventivamente in seguito ai problemi con il sistema di navigazione laser. Sia I.M. che la Embry-Riddle University che l’ha realizzata, sono confidenti di poterla comunque rilasciare nei prossimi giorni e catturare qualche immagine dalla superficie.

Nei prossimi giorni, come di consueto, il NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), fotograferà la zona dell’atterraggio per individuare la posizione esatta del lander.

Odysseus, essendo alimentato da moduli fotovoltaici, rimarrà operativo fino al giorno del tramonto locale previsto per mercoledì 29.

Fonte: Intuitive Machines


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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.