Nuovi record di riutilizzo per i Falcon 9 di SpaceX

La nuova generazione di satelliti Starlink - Credits: SpaceX

Un Falcon 9 di SpaceX ha lanciato 22 nuovi satelliti Starlink. La missione Starlink Group 6-23 è decollata dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida alle ore 20:39 EDT del 18 ottobre (00:39 GMT del 19 ottobre).

Il primo stadio del razzo è tornato sulla Terra, atterrando in mare sulla nave drone Just Read the Instructions circa 8,5 minuti dopo il decollo.

Siamo così assuefatti nel leggere quasi quotidianamente di nuovi lanci Starlink che ormai questi non fanno quasi più notizia. SpaceX ha effettuato più di 70 missioni orbitali nel 2023, la maggior parte delle quali dedicate alla costruzione della megacostellazione Starlink. Si può ormai parlare di lanci effettuati a cadenza settimanale.

Ciò che cattura l’attenzione degli appassionati di attività spaziali è la capacità di SpaceX di riutilizzare il primo stadio del vettore. In particolare, questo è stato il sedicesimo volo di questo razzo vettore (numero di serie B1062), uno in meno rispetto all’attuale record di riutilizzo della compagnia, stabilito proprio il mese scorso da due altri razzi della compagnia (B1058 e B1060).

Un’altra caratteristica dei più recenti lanci dedicati ai satelliti Starlink risiede nel numero di satelliti portati in orbita contemporaneamente. Nei primi lanci il Falcon 9 trasportava 60 satelliti GEN 1. Ora, con i nuovi e più recenti modelli GEN 2, più capaci ma dotati anche di dimensioni e massa superiori a quelli della precedente generazione, si spiega il motivo per cui i lanci recenti vedono l’immissione in orbita di “soli” 22 satelliti.

La costellazione Starlink, che fornisce una connessione Internet a clienti di tutto il mondo, è attualmente composta da quasi 4.900 satelliti operativi e il numero in continua crescita, come dimostrato dai recenti lanci.

Fonte: SpaceX

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.