Escursione lunare record per gli astronauti dell’Apollo 17

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Schmitt alle prese con la raccolta di campioni lunari. Credit: NASA

13 dicembre 1972

Dal nostro inviato a Houston.

A 17 ore dalla prima escursione di ieri, Eugene Cernan e Harrison Schmitt sono usciti nuovamente dal modulo lunare compiendo l’attività extraveicolare più lunga e percorrendo la maggiore distanza sin qui nel programma Apollo.

Dopo la lunga giornata di ieri, gli astronauti sono stati svegliati oggi al suono della Cavalcata delle Valchirie, l’opera di Richard Wagner. La seconda esplorazione lunare di Apollo 17 è cominciata nella notte, alle 0:28 ora italiana. A causa della notevole quantità di polvere lunare sollevata nella giornata di ieri, la prima attività ha riguardato la riparazione del parafango del rover lunare utilizzando alcune mappe e del nastro adesivo. Il primo obiettivo è stato la stazione 2, nei pressi del cratere Nansen. La località si trova a 7,6 km di distanza dal modulo lunare, finora il punto più lontano dalla base mai visitato da un astronauta, al limite della cosiddetta massima distanza di ritorno a piedi, ovvero il percorso più lungo che gli astronauti potrebbero percorrere camminando verso il modulo lunare in caso di avaria del rover.

La Terra vista dalla superficie lunare durante la seconda escursione della missione Apollo 17. Credit: NASA

Successivamente Cernan e Schmitt hanno cominciato il percorso di ritorno verso nord-est. Anche la stazione 3 si trovava su una frana alla base del Massiccio Sud, gruppo di montagne che sono state sollevate dall’impatto che ha creato il mare della Serenità. Tra i campioni prelevati alla stazione 3 ce n’è anche uno che è stato sigillato sotto vuoto e che non sarà analizzato subito dopo il ritorno a Terra degli astronauti, ma si attenderanno i prossimi decenni quando probabilmente saranno a disposizione nuove tecnologie che potrebbero fare ulteriore luce sulla storia geologica del luogo.

Il terreno vulcanico arancione scoperto nei pressi del cratere Shorty. Credit: NASA

Presso la stazione 4, nei pressi del cratere Shorty, gli astronauti hanno trovato del suolo di colore arancione. Questa scoperta è stata accolta con grande eccitazione sia da parte di Harrison Schmitt, sia da parte degli scienziati presnti al centro di controllo di Houston, visto che potrebbe trattarsi di terreno di origine vulcanica.

L’ultimo sito studiato è la stazione 5, presso il cratere Camelot. Alle 8:05 italiane si è conclusa questa seconda attività extraveicolare. Si è trattato di un’escursione lunare record, sia per la durata, 7 ore e 37 minuti, sia per la distanza percorsa, 20,4 km, sia per la complessità e varietà dei siti geologici studiati. Cernan e Schmitt hanno raccolto 34 kg di campioni. Domani compiranno la terza e ultima esplorazione di questa missione.

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.