Axiom-1, la missione privata che cambia la storia della ISS

I quattro astronauti della missione AX-1 a bordo di Dragon Endeavour. Credits: SpaceX

Nel pomeriggio di ieri 8 aprile, e precisamente alle 17:17, ha preso il via dalla rampa di lancio 39A del Kennedy Space Center la storica missione Axiom-1 diretta alla Stazione Spaziale Internazionale.

Gli astronauti privati Michael López-Alegría, Larry Connor, Mark Pathy e Eytan Stibbe sono saliti a bordo della capsula Crew Dragon Endeavour con destinazione ISS, dove resteranno per una decina di giorni durante i quali si dedicheranno a un intenso programma di ricerche ed esperimenti scientifici.

A portare in orbita la Dragon è stato naturalmente un vettore Falcon 9 di SpaceX, e precisamente il B1062, arrivato al suo quinto volo (e recupero) di successo. Dragon Endeavour è poi attraccata con successo al portello di zenit del modulo Harmony del segmento statunitense della stazione alle 14:29 di oggi 9 aprile.

Il video streaming del decollo

Una missione storica

Axiom-1 è la prima missione totalmente privata verso la Stazione Spaziale Internazionale. Come il nome stesso suggerisce, è stata organizzata dall’azienda Axiom, nata nel 2016 per iniziativa dell’ex dirigente NASA Michael T. Suffredini e del businessman Kam Ghaffarian, con l’intento di commercializzare l’accesso all’orbita bassa.

Al momento Axiom punta a sfruttare la sinergia con NASA per avere accesso alla ISS con i suoi equipaggi di astronauti privati, ma dal 2024 l’azienda punta a lanciare e operare una stazione, inizialmente attraccata alla ISS, in grado di funzionare anche autonomamente.

Axiom rappresenta in modo esemplare il passaggio di competenze e capacità operative tra un’agenzia spaziale e il settore privato, uno dei fattori chiave della rivoluzione del “new space”. I dirigenti e il corpo astronauti “aziendale” è costituito in larga misura da ex impiegati della NASA, tra cui l’ex amministratore Charles Bolden e gli astronauti Michael López-Alegría e Brent W. Jett Jr.

I moduli della Axiom Space Station collegati alla ISS. Credits: Axiom Space, Inc.

Qualche anno fa avevamo approfondito su questo blog le prospettive di un coinvolgimento dei privati nell’accesso e sfruttamento della ISS, per far sì che anche astronauti privati o enti di qualsiasi genere potessero sfruttare la caratteristica unica di un laboratorio in costante microgravità, e allo stesso tempo di una località assolutamente unica da offrire a facoltosi turisti come meta della “vacanza di una vita”. Con Axiom-1 quelle che un lustro fa sembravano idee difficilmente realizzabili sono divenute una concreta realtà.

Un altro elemento allo stesso tempo storico e rivoluzionario di Ax-1, come già suggerito dalla missione Inspiration4, è la demolizione del mito dell’astronauta come superdonna o superuomo. Se da una parte un volo spaziale non è paragonabile al prendere un aereo di linea, dall’altra la commercializzazione delle missioni in orbita bassa ha dimostrato che è sufficiente possedere una buona salute e un adeguato supporto finanziario per raggiungere l’ultima frontiera.

Il superamento di un processo di selezione psicofisica durissima volto a far emergere solo la crème de la crème tra migliaia di candidati continuerà probabilmente a essere il filtro principale per chi vorrà essere impiegato dalle agenzie spaziali pubbliche, o per gli astronauti privati professionali con la responsabilità di controllare i veicoli di trasporto spaziale. Ma evidentemente non è già più il requisito indispensabile a guadagnarsi un posto a bordo di un’astronave e prendersi le ali da astronauta.

Crew Dragon Endeavour in avvicinamento alla ISS sullo sfondo di un tramonto spaziale. Credits: NASA TV, SpaceX

Tutti soddisfatti

L’amministratore di NASA Bill Nelson ha dichiarato: «Che lancio storico! Grazie ai team dedicati della NASA che hanno lavorato instancabilmente per trasformare questa missione in realtà. La partnership della NASA con l’industria attraverso i programmi di carico commerciale e di equipaggio ha portato la nostra nazione a questa nuova era nel volo spaziale umano, una con un potenziale illimitato. Congratulazioni ad Axiom, SpaceX e all’equipaggio dell’Axiom-1 per aver reso realtà questa prima missione privata sulla Stazione Spaziale Internazionale».

Alle parole entusiaste di Nelson ha fatto eco Mike Suffredini, presidente e CEO di Axiom Space, che ha affermato: «Voglio innanzitutto congratularmi con Michael, Larry, Eytan e Mark. Inaugureranno una nuova era nel volo spaziale umano privato quando varcheranno la soglia della Stazione Spaziale Internazionale. Questo viaggio è il culmine di lunghe ore di addestramento, pianificazione e dedizione da parte dell’equipaggio e dell’intero team Axiom Space, dei nostri partner di SpaceX, e, naturalmente, un merito alla visione della NASA di sviluppare una presenza sostenibile nell’orbita terrestre bassa».

L’attracco alla ISS

Crew Dragon ha attraccato automaticamente con successo al boccaporto zenit (quello cioè rivolto verso lo spazio, opposto alla Terra) della ISS alle 14:29 italiane, dopo che un problema di collegamento video tra ISS e Dragon Endeavour ha ritardato la manovra finale di circa 45 minuti.

L’equipaggio di AX-1 è stato accolto dai membri dell’equipaggio di Expedition 67 composto dagli astronauti NASA Raja ChariThomas MarshburnKayla Barron, l’astronauta ESA Matthias Maurer e dai cosmonauti di Roskosmos Oleg Artem’ev, Denis MatveevSergej Korsakov.

Ecco una galleria di immagini tratte dalla diretta dell’attracco.

Fonte: NASA

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.