Primo flyby di Mercurio per BepiColombo

Credit: ESA

La sonda europea in viaggio verso Mercurio dall’ottobre 2018 e realizzata in collaborazione con l’agenzia giapponese JAXA, ha effettuato oggi 2 ottobre alle 01:34 italiane il suo primo passaggio ravvicinato del pianeta, passando a soli 199 km dalla superficie.

Dopo il flyby della Terra avvenuto nell’aprile 2020 e i due di Venere (ottobre 2020 e agosto 2021), grazie a cui BepiColombo ha perso parte della velocità acquisita al lancio, finalmente il “trenino spaziale” ha incrociato l’orbita di Mercurio rallentando ulteriormente la sua corsa di 2,1 km/s rispetto al Sole. Ma per essere definitivamente catturata dal campo gravitazionale del pianeta, nei prossimi 4 anni la sonda dovrà effettuare ulteriori 5 manovre come quella di oggi, conquistando un’orbita operativa stabile solamente nel dicembre 2025.

Come nel recente flyby di Venere, BepiColombo si è avvicinata al pianeta dal lato notturno, con la possibilità quindi di catturare immagini di Mercurio solamente 5 minuti dopo il punto di minima distanza (a circa 1.000 km dalla superficie) grazie alle due piccole camere M-CAM 2 e M-CAM 3 del modulo MTM (Mercury Transfer Module). Anche in quest’occasione erano attivi ben 13 strumenti dei 19 totali:

  • ISA: accelerometro ad alta sensibilità;
  • MIXS: spettrometro a raggi X;
  • MGNS: spettrometro per determinare gli elementi chimici della superficie;
  • MPO-MAG: magnetometro per la misurazione del campo magnetico;
  • PHEBUS: spettrometro ultravioletto;
  • SERENA: suite di rilevatori di particelle;
  • SIXS: spettrometro a raggi X;
  • M-CAM 2 e M-CAM 3: videocamere con risoluzione di 1024 x 1024 pixel;
  • MDM: rilevatore di particelle di polvere;
  • MMO-MGF: magnetometro per la misurazione della magnetosfera e del vento solare;
  • MPPE: suite per la misura di plasma e particelle ad alta energia;
  • PWI: suite di sensori di campo elettrico e magnetico.
Traiettoria del primo flyby di Mercurio di BepiColombo. Credits: ESA

Il flyby di oggi è coinciso fortuitamente con il 101º anniversario della nascita del matematico italiano Giuseppe (Bepi) Colombo (2 ottobre 1920 – 20 febbraio 1984), da cui la sonda prende il nome, che ideò negli anni ’60 la manovra chiamata in gergo gravity assist, ampiamente utilizzata dalle sonde interplanetarie per accelerare o rallentare senza l’utilizzo dei propulsori, solamente sfruttando il campo gravitazionale di un pianeta.

Una delle prime immagini del flyby ripresa dopo 10 minuti dal punto di minima distanza. Credit: ESA/JAXA

Con la manovra odierna, il prossimo passaggio in prossimità di Mercurio è previsto per il 23 giugno 2022.

Fonte: ESA

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.