Attracco con imprevisto alla ISS per il modulo russo Nauka

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Credits: NASA

Il nuovo modulo Nauka, destinato al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale, è attraccato con successo oggi 29 luglio alle 15:29 italiane, contrassegnando quella che sembrava la fine di una vera odissea iniziata quindici anni fa. Il sollievo di tecnici e cosmonauti è svanito rapidamente circa tre ore dopo, a causa di un imprevisto piuttosto serio al sistema di controllo dell’assetto della ISS.

Vogliamo specificare subito che l’equipaggio della Stazione Spaziale sta bene, e che a parte lo sgomento contingente, ha subito reagito all’emergenza. Astronauti e centri di controllo sono infatti ben addestrati e dotati di procedure adatte a queste situazioni.

Chiusa la diretta TV e ricevuta una telefonata di congratulazione da parte dei dirigenti russi, i cosmonauti di Expedition 65 Oleg Novickij e Pëtr Dubrov avevano dato il via alle operazioni di integrazione del modulo con il resto della ISS. Poco dopo l’apertura del primo dei due portelli che dividevano Nauka dalla ISS, i razzi di manovra del nuovo modulo si sono azionati senza apparente motivo, cambiando repentinamente l’assetto della Stazione.

La telemetria degli assi di imbardata (yaw), beccheggio (pitch), rollio (roll) della ISS. Credits: Michael Sacchi/ISAA

Secondo la telemetria della stazione, diffusa da NASA e che abbiamo rielaborato in redazione, sembra che lo spostamento imprevisto sia iniziato attorno alle 18:34 italiane (le 16:34 UTC), e che le manovre siano continuate per almeno 30 minuti. I canali streaming video della Stazione hanno registrato gli istanti cruciali, prima che il collegamento video si interrompesse a causa dell’errato puntamento delle antenne.

In questo primo video è evidente che qualcosa stia succedendo dalla grande quantità di detriti che passa davanti alle telecamere. Si tratta dei prodotti della combustione dei thrusters di manovra di ben due moduli. Il computer di bordo di un altro modulo russo, lo Zvezda, ha infatti percepito la perdita di assetto, e ha cominciato a controbilanciare la spinta di Nauka attivando i suoi propri razzi di controllo.

In questo secondo video, ripreso da una telecamera ad alta definizione e temporalmente allineato con il precedente, è invece possibile apprezzare qualche detrito ma soprattutto il veloce e repentino cambio di assetto della ISS.

Il controllo della stazione è stato ripreso con un eccellente lavoro di squadra, che ha fermato il movimento imprevisto e ha riportato l’avamposto spaziale all’assetto stabilito usando i razzi di manovra della capsula Progress MS-17 (78P). La navetta di rifornimento russa è attualmente attraccata al portello zenit (quello normalmente rivolto verso lo spazio) del modulo Poisk.

Le cause della manovra imprevista non sono ancora state chiarite. A Terra i centri di controllo di Mosca e Houston stanno lavorando per ricostruire l’esatta sequenza dei fatti, mentre gli astronauti si stanno adoperando per raccogliere e inviare tutte le informazioni in loro possesso. Al momento in cui scriviamo (le 21:30 italiane) il dialogo via radio con la Stazione è ancora molto fitto, mentre si chiude una giornata lunga e tribolata e si programmano le attività per domani.

Come mostrato nel tweet, la prima “vittima” dell’emergenza odierna è il secondo tentativo di raggiungere la ISS da parte della capsula CST-100 Starliner di Boeing, con un lancio che era ufficialmente programmato per domani sera alle 20:53. Gli astronauti di Expedition 65 saranno infatti troppo occupati con le conseguenze dei problemi di oggi per dedicare del tempo a una seconda fonte di lavoro (e di potenziali imprevisti).

La situazione rimane in costante evoluzione. Per gli aggiornamenti in tempo reale raccomandiamo di seguire il topic di discussione dedicato su Forumastronautico.it.

Fonti: NASA

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.