Gravemente danneggiato Starship Mk1, il prototipo del nuovo razzo di SpaceX

Il momento dell'esplosione di Starship Mk1 nelle riprese del canale YouTube LabPadre - (C) LabPadre via Youtube

Nella tarda serata di ieri 20 novembre si sono diffuse su Internet le immagini di uno spettacolare botto che ha distrutto la parte superiore del serbatoio dell’ossigeno liquido del prototipo di Starship, il gigantesco veicolo spaziale di SpaceX in costruzione a Boca Chica, Texas.

L’incidente, che per fortuna pare non aver coinvolto nessuno dei lavoratori presenti, è avvenuto durante una prova di pressurizzazione del primo prototipo mai costruito del nuovo lanciatore, cioè quello che fece da sfondo alla conferenza stampa di Elon Musk avvenuta lo scorso ottobre.

https://twitter.com/nextspaceflight/status/1197266510559031296

Ecco alcuni spettacolari video dell’accaduto, raccolti dai tanti appassionati dell’azienda di Hawthorne che campeggiano ai limiti del sito di Boca Chica fornendo una copertura via streaming 24/7 dei lavori in corso.

Come evidente dalle immagini, l’alta pressione causata dal carico di propellenti criogenici nello stadio ha letteralmente strappato via la “cupola” superiore del serbatoio dell’ossigeno liquido, che è stata sparata verso l’alto a descrivere un’alta parabola, ricadendo al suolo dopo svariati secondi. Dopo il cedimento strutturale, l’ossigeno liquido presente nel serbatoio è lentamente evaporato espandendosi in una gran nube di fumo. Non sono comunque scaturiti ulteriori incendi o esplosioni.

Alla luce di quanto successo va sottolineato che Starship Mark 1 è solo un primo prototipo, e in questo senso è stato l’esemplare sul quale sono state fatte più prove e manipolazioni manuali: dalle ripetute saldature all’installazione e asportazione di diverse componenti; le maestranze di SpaceX hanno usato questo veicolo per mettere a punto metodi di lavoro che si riveleranno preziosi per la costruzione dei futuri modelli orbitali. Per quanto non siano mai auspicati, fallimenti e rotture sono parte integrante del processo di apprendimento (specie quando avvengono su veicoli di sviluppo), non andrebbero visti in un’accezione negativa e non implicano un fallimento complessivo del design del veicolo.

Secondo quanto comunicato ufficialmente da SpaceX l’incidente è avvenuto nel corso di un test che ha spinto la struttura alla massima pressione, e quindi un infelice esito era stato messo in conto.

Elon Musk ha confermato con un suo tweet che Mark 1 è servito a far pratica delle tecniche di assemblaggio del nuovo veicolo, e che il progetto per gli esemplari di volo è totalmente diverso. Questo gli ha dato modo di confermare anche che la prima versione di Starship a compiere un volo orbitale sarà la Mark 3.

SpaceX sta continuando il suo lavoro sui prototipi di Starship in due siti: a Boca Chica, in Texas, dove è avvenuta l’esplosione di ieri, e a Cape Canaveral, in Florida. Lo sviluppo dei modelli Mark 2 e Mark 3 continua dunque spedito, anche se i contraccolpi dell’incidente al Mark 1 potrebbero far slittare la tabella di marcia molto ottimistica di Elon Musk, che auspicava un primo “salto” del prototipo già a cavallo tra il 2019 e il 2020.

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Fonte immagine di copertina: canale YouTube LabPadre

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Commenti

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.

Una risposta

  1. MayuriK ha detto:

    Possiamo direi “sono cose che capitano”, alla fine questo è il primo prototipo, è normale che possano esserci problemi.
    Meglio così, potranno sistemare i problemi emersi nelle versioni successive.