Test WEKIT all’ALTEC, un approfondimento

Credit Gianpietro Ferrario.

Durante un’altra visita a Torino per partecipare ad una sessione di test per il progetto WEKIT (vedi il precedente articolo), abbiamo avuto la possibilità di approfondire l’argomento con l’Ing. Paolo Navone, System Engineer di Altec, che gentilmente ha risposto ad alcune domande riguardo al progetto.

Il progetto WEKIT (Wearable Experience for Knowledge Intensive Training) nasce dalla collaborazione di ben 11 tra aziende ed istituzioni accademiche provenienti da sei paesi europei che, utilizzando degli occhiali di realtà aumentata HoloLens di Microsoft, hanno sviluppato un software ideato inizialmente per l’addestramento di personale qualificato a svolgere attività specifiche e complesse.

“Si, è vero, inizialmente pensavamo solo all’addestramento specifico, ma il progetto si è rivelato talmente flessibile ed affidabile che ad oggi principalmente lo stiamo utilizzando per far svolgere alcuni compiti pratici a persone senza una preparazione specifica a riguardo”.

Il team WEKIT sta testando l’hardware ed il software in tre scenari applicativi: aeronautico, medico ed aerospaziale.
Quest’ultimo, che prevede una attività centrata su un rover marziano, è quello a cui anche noi di AstronautiNews abbiamo partecipato numerosi.

Vista dall’interno degli HoloLens durante le fasi del test. A sinistra si vedono le didascalie che descrivono l’operazione da svolgere, mentre a destra si vede un filmato che mostra l’operazione stessa. Credit ALTEC.

“Questo dispositivo oggi si presenta sotto forma di occhiali, ma in futuro in una eventuale missione marziana, le informazioni potrebbero essere proiettate direttamente sulla superficie interna della visiera del casco dell’astronauta, liberandolo dal dover maneggiare check list, manuali ed altri dispositivi”.

Immaginiamo una situazione non nominale sulla superficie di Marte, che deve essere svolta da un membro della missione non specificatamente preparato per il compito. Inoltre le trasmissioni con il controllo missione a Terra avvengono con un ritardo compreso tra i 10 ed i 40 minuti, a seconda della distanza tra i due pianeti. Con questi presupposti il software WEKIT potrebbe essere la soluzione ideale per risolvere la situazione, guidando passo passo l’astronauta verso la risoluzione del problema.

“Gli occhiali inoltre controllano se l’operatore esegue correttamente le operazioni indicate, proprio come una check list virtuale, riconoscendo l’ambiente in cui si sta operando e non facendo procedere lo svolgimento nel caso di un’operazione non compiuta”.

Una delle applicazioni più immediate, rispetto alla futuribile missione su Marte, potrebbe essere la catalogazione ed archiviazione dei materiali durante gli inventari che si svolgono regolarmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Senza dimenticare le operazioni di carico e scarico delle varie navette cargo che vi attraccano regolarmente.

“Il nostro software potrebbe essere molto d’aiuto in quei compiti step by step ripetitivi in cui, con il passare del tempo, il livello di attenzione dell’operatore è soggetto ad un calo. Un esempio a cui abbiamo pensato potrebbe essere un pilota d’aereo che effettua molteplici voli al giorno ed ogni volta deve completare una check list pre volo, magari affrettandosi per recuperare un ritardo o fidandosi del fatto che comunque gli stessi controlli li ha già effettuati in precedenza durante la giornata”.

Dopo i test effettuati durante il mese di luglio e la prima settimana di agosto, a settembre il team di WEKIT continuerà a ricevere volontari presso l’ALTEC di Torino per arrivare alla soglia prefissa di 150 test effettuati e quindi concludere il programma a dicembre.

“Inizialmente siamo partiti con i membri del team che ha sviluppato il programma, dopo questa prima fase, per validarlo, abbiamo aperto i test a persone provenienti da diversi campi e questo ci ha aiutato a capirne i limiti, eventuali difficoltà di comprensione ed altro. Il dispositivo si è comunque dimostrato molto intuitivo da utilizzare e nessuno ha avuto difficoltà a seguire e comprendere il flusso di informazioni ed eseguire i compiti assegnati. Con la campagna test di settembre speriamo di riuscire a coinvolgere anche qualche scuola, coinvolgendo quindi anche ragazzi molto giovani”.

Per chi fosse interessato e volesse partecipare ai test, l’indirizzo a cui inviare una mail informativa è: wekit_test@altecspace.it.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.