La NASA conferma BEAM sulla ISS per almeno altri 3 anni

Immagine artistica del modulo BEAM collegato al Nodo 3 della ISS. (C) NASA
Lo scorso mese di novembre 2017 la NASA e Bigelow Aerospace hanno sottoscritto un accordo per estendere la permanenza del modulo gonfiabile BEAM sulla ISS.

Il Bigelow Expandable Activity Module (BEAM) è un modulo di proprietà di Bigelow Aerospace che è stato installato sulla Stazione Spaziale Internazionale in accordo con l’Agenzia Spaziale Americana per verificare la rispondenza della tecnologia degli habitat spaziali espandibili alle condizioni di utilizzo degli equipaggi umani nelle missioni in orbita terrestre bassa (Low Earth Orbit – LEO).

BEAM è stato inviato alla ISS lo scorso aprile 2016 per mezzo della missione di rifornimento CRS-8 effettuata da SpaceX, trasportato all’interno del vano non pressurizzato del trunk della capsula Dragon, per essere agganciato al Nodo 3 della ISS il 16 Aprile 2016.

Dopo avere completato con successo il gonfiaggio del nuovo modulo il 28 maggio del 2016, gli astronauti della ISS hanno aperto il portello di accesso il successivo 7 giugno 2016, dopo le opportune verifiche di tenuta della pressurizzazione interna, e hanno verificato il comportamento di BEAM per quanto riguarda la resistenza alle condizioni estreme dello spazio esterno e il livello di radiazioni interne.

A fronte dei riscontri positivi di più di un anno di test, NASA e Bigelow Aerospace hanno iniziato uno studio per verificare la possibilità di estendere la vita operativa del modulo BEAM, a seguito del quale hanno sottoscritto lo scorso novembre 2017 un accordo per prolungare di 3 anni la permanenza del modulo espandibile sulla ISS .

Saranno applicabili 2 opzioni di proroga di un ulteriore anno alla fine dei 3 anni previsti dal contratto, alla fine del quale la NASA potrà decidere per una nuova estensione dell’utilizzo di BEAM o se verrà espulso nello spazio.

La NASA, in accordo con Bigelow Aerospace, ha deciso di utilizzare lo spazio a disposizione all’interno di BEAM come stiva per pezzi di ricambio e rifornimenti della Stazione Spaziale Internazionale.

Gli astronauti della Expedition 53, attualmente a bordo della ISS, hanno provveduto alle necessarie modifiche rimuovendo dall’interno di BEAM le apparecchiature che sono state necessarie per effettuare l’espansione del modulo gonfiabile e trasformando la connessione con i sensori interni del modulo da wireless a via cavo per evitare possibili interferenze con i futuri strumenti, dotati di propri sensori,  da conservare all’interno di BEAM.

L’astronauta italiano Paolo Nespoli dell’ESA, membro della Expedition 53, all’interno di BEAM. (C) NASA.

Sono stati inoltre istallati i condotti di ventilazione dell’aria, reti per trattenere i materiali da stivare e dei contenitori vuoti per stabilire lo spazio disponibile per lo stivaggio all’interno di BEAM.

Lo spazio ricavato all’interno di BEAM consentirà di stivare fino a 130 borse per materiali da conservare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, liberando nel contempo circa 0,53 metri cubi di spazio per apparecchiature per esperimenti scientifici all’interno della ISS.

La NASA e Bigelow Aerospace probabilmente installeranno unità di energia e di trasmissione dati all’interno di BEAM per consentire ulteriori test di compatibilità dei moduli espandibili per l’utilizzo nelle missioni spaziali umane.

Nel filmato a seguire, pubblicato sul canale YouTube di Bigelow Aerospace,  un filmato che mostra lo stato attuale del modulo BEAM sulla ISS

 

Fonte: NASA.

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Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.