ISS Weekly Status Report – 20.2017

ISS, Shuttle, Sojuz e ATV. Credits: NASA

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

23 giugno

Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites (SPHERES) Halo
L’equipaggio ha concluso una sessione di test per l’indagine SPHERES Halo. In questa ricerca la flotta di satelliti SPHERES viene aggiornata per consentire a ciascuno di loro di comunicare contemporaneamente con sei oggetti esterni, sperimentando nuovi metodi di controllo e nuovi metodi di assemblaggio remoto. I risultati di questo esperimento potranno essere utilizzati per la manutenzione remota o autonoma dei satelliti obsoleti, o guasti, che altrimenti potrebbero trasformarsi in detriti spaziali. SPHERES Halo supporta anche la ricerca sulle future missioni spaziali, dai grandi telescopi ai veicoli di esplorazione che potrebbero essere facilmente assemblati in orbita.

Microbial Tracking-2 (MT-2)
L’equipaggio ha raccolto campioni prelevati dall’atmosfera della ISS e da diverse superfici al suo interno. Microbial Tracking-2 intende tracciare, nel corso di una ricerca della durata di un anno, i diversi tipi di microbi presenti sulla ISS attraverso una serie di campionamenti di superfici, atmosfera della ISS e saliva degli astronauti. I campioni raccolti vengono inviati a Terra per le analisi molecolari (DNA ed RNA) per identificare i tipi di microbi e come la flora microbica si modifica nel tempo.

Vascular Echo Ultrasound
Un membro dell’equipaggio ha completato con successo una sessione Vascular Echo con l’acquisizione di scansioni ad ultrasuoni del collo, delle gambe e del cuore e la rilevazione della pressione sanguigna. Questa indagine dell’Agenzia Spaziale Canadese (CSA) prende in esame l’irrigidimento dei vasi sanguigni ed i cambiamenti del cuore dei membri dell’equipaggio della ISS impegnati in una missione di lunga durata, per monitorare la situazione e quindi seguire il loro recupero al ritorno sulla Terra. I risultati potrebbero fornire strumenti per la creazione di contromisure per aiutare a mantenere la salute di un astronauta e la qualità della vita di tutti noi.

Cardiac Stem Cells
L’equipaggio ha sostituito i campioni contenuti in tre BioCell Habitat posti nel Microgravity Science Glovebox (MSG), stivando all’interno di MELFI i campioni sostituiti. Questo studio intende investigare gli effetti della microgravità sulle cellule staminali e sui fattori che governano l’attività delle cellule staminali, comprese le alterazioni fisiche e molecolari. È cosa nota che vivere nello spazio influenzi la funzione e la struttura del cuore, ma i fondamenti biologici alla base di tali cambiamenti non sono ancora ben noti. Questa ricerca aiuta a chiarire il ruolo delle cellule staminali nella biologia cardiaca e nella rigenerazione dei tessuti. Inoltre, questa ricerca potrebbe confermare l’ipotesi che la microgravità acceleri il processo di invecchiamento.

 

26 giugno

Roll Out Solar Array (ROSA)
Domenica scorsa sono stati effettuati tre tentativi infruttuosi di ritrarre l’array solare ROSA. Le immagini acquisite dalle telecamere esterne hanno mostrato che l’array non era correttamente allineato (“telescoping”), impedendo la chiusura di blocchi di ROSA, operazione necessaria per il rientro in Dragon. Gli specialisti a Terra hanno deciso di interrompere ogni ulteriore tentativo per non correre il rischio di bloccare l’array in una posizione parzialmente retratta. ROSA è stato lasciato completamente aperto ma, benché in questo stato, è stata decisa l’espulsione che è stata effettuata oggi alle ore 16:15 CDT.

Seedling Growth 3
L’equipaggio ha concluso la seconda delle due sessioni di crescita delle piante. L’equipaggio ha rimosso gli Experiment Containers dall’European Modular Cultivation System (EMCS), ha elaborato i campioni e li ha stivati all’interno del Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS (MELFI) in attesa dell’invio a Terra con il cargo Dragon della missione SpaceX-11. Seedling Growth-3 è la prosecuzione della serie di esperimenti legati allo studio della Arabidopsis thaliana. Seedling Growth, uno studio nato in collaborazione tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stato progettato per determinare gli effetti della gravità sui meccanismi di comunicazione cellulare del fototropismo e per indagare la crescita cellulare e le reazioni di proliferazione alla stimolazione luminosa in microgravità. Verranno effettuate due sessioni di questa indagine ogni 6 giorni.

Microbial Tracking-2 (MT-2)
Ieri l’equipaggio ha raccolto campioni di saliva e li ha stivati per la conservazione all’interno del Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI). Microbial Tracking-2 intende tracciare, nel corso di una ricerca della durata di un anno, i diversi tipi di microbi presenti sulla ISS attraverso una serie di campionamenti di superfici, atmosfera della ISS e saliva degli astronauti. I campioni raccolti vengono inviati a Terra per le analisi molecolari (DNA ed RNA) per identificare i tipi di microbi e come la flora microbica si modifica nel tempo.

Human Research Program (HRP)
Un membro dell’equipaggio, giunto al traguardo del Flight Day 60 (FD60), ha raccolto ieri ed oggi alcuni campioni di sangue ed urina a supporto degli esperimenti Biochem Profile e Marrow.

Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
Marrow, esperimento della Canadian Space Agency (CSA), esamina l’effetto della microgravità sul midollo osseo. Si ritiene che la microgravità, così come lo stare a letto per lungo tempo sulla Terra, abbia un effetto negativo sul midollo osseo e sulle cellule del sangue che vengono prodotte nel midollo. La portata di questo effetto, ed il suo recupero, sono di fondamentale interesse sia per la ricerca nello spazio che per la salute umana sulla Terra.

 

27 giugno

Cardiac Stem Cells
L’equipaggio ha sostituito i campioni contenuti in tre BioCell Habitat posti nel Microgravity Science Glovebox (MSG), stivando all’interno di MELFI i campioni sostituiti. Questo studio intende investigare gli effetti della microgravità sulle cellule staminali e sui fattori che governano l’attività delle cellule staminali, comprese le alterazioni fisiche e molecolari. È cosa nota che vivere nello spazio influenzi la funzione e la struttura del cuore, ma i fondamenti biologici alla base di tali cambiamenti non sono ancora ben noti. Questa ricerca aiuta a chiarire il ruolo delle cellule staminali nella biologia cardiaca e nella rigenerazione dei tessuti. Inoltre, questa ricerca potrebbe confermare l’ipotesi che la microgravità acceleri il processo di invecchiamento.

Lighting Effects
L’equipaggio ha configurato lo strumento Light Meter ed ha effettuato alcune rilevazioni all’interno di Cupola, luogo in cui sono installate le General Luminaire Assembly (GLA). L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS verranno sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza. Gli SSLA sono stati progettati per sostituire i General Luminaire Assemblies (GLAs) per migliorare l’acuità visiva e per fornire una miglior soluzione per affrontare i disagi dovuti ai ritmi circadiani ed al ciclo del sonno dell’equipaggio. Per raggiungere questi obiettivi, gli SSLA sono stati progettati per funzionare in 3 modalità di spettro luminoso distinte. Le diverse modalità di funzionamento hanno a che fare con la gestione della porzione del blu fornita dalla luce delle lampade; la luce blu ha impatti sulla produzione di melatonina che a sua volta ha impatti sul sonno.

NanoRacks Module 9
L’equipaggio ha attivato oggi i tubi di miscelazione a sostegno dell’esperimento NanoRacks-National Center for Earth and Space Science-Casper (NanoRacks-NCESSE-Casper). Questo programma è sviluppato dagli studenti che studiano e progettano una serie di obiettivi che riguardano problematiche reali di vita e di lavoro nello spazio. Il programma è anche un’iniziativa chiave per gli Stati Uniti relativamente a materie quali le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e l’educazione alla matematica (STEM), per educare ed ispirare la prossima generazione di scienziati ed ingegneri a lavorare per il programma spaziale. Le indagini specifiche avviate oggi includono lo studio denominato Growth and Development of Fathead Minnows in Microgravity, Does the Structure of a Fairy Shrimp Change in Microgravity?, Soybean Germination in Microgravity e Benefits of Mint.

Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri pomeriggio, e durante la notte, i Robotics Ground Controller hanno manovrato lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Arm1 per afferrare il Roll Out Solar Array (ROSA) Payload Jettison Micro-Square Fixture (MSF). Alle ore 16:15 CDT, gli specialisti a Terra hanno attivato i ROSA Jettison Motor ed il ROSA Payload è stato scaricato dalla ISS.

Potable Water Dispenser Relocation
L’equipaggio si è adoperato per trasferire il Potable Water Dispenser (PWD) dall’ExPRESS-6 al Galley Rack.

Commercial Orbital Transport Services (COTS) UHF Communication Unit (CUCU) Checkout
In preparazione dell’ormai imminente partenza del cargo Dragon della missione SpaceX-11, prevista per il 2 luglio, l’equipaggio, coordinato dai Ground Team, ha attivato il sistema CUCU e verificato il Crew Command Panel (CCP). CUCU fornisce un collegamento telemetrico tra la ISS ed il cargo, permettendo agli astronauti di intervenire attivamente, in caso di necessità, nelle fasi di avvicinamento e di allontanamento di Dragon dalla ISS.

 

28 giugno

Rodent Research-5 (RR-5) Systemic Therapy of NELL-1 for Osteoporosis
Le due gabbiette, che rimarranno sulla ISS dopo la partenza del cargo della missione SpX-11, sono state pulite e rifornite con nuove barrette alimentari. Il vivere in microgravità ha effetti significativi e rapidi sul sistema muscolo-scheletrico, quindi è importante identificare terapie mirate che potrebbero rallentare oppure inibire alcuni degli effetti negativi del volo spaziale. Il farmaco NELL-1, studiato nell’ambito della ricerca RR-5, ha il potenziale di rallentare o invertire la perdita di densità ossea rilevata nel corso di un volo spaziale.

Electrostatic Levitation Furnace (ELF)
L’equipaggio ha sostituito i supporti dei campioni posti all’interno di ELF, e rimosso i campioni che erano stati persi nell’Holder Cartridge per evitare interferenze con l’esperimento successivo. L’ELF è un impianto sperimentale progettato per far levitare/fondere/solidificare i materiali con tecniche di lavorazione senza contenitore utilizzando il metodo elettrostatico di levitazione.
[NDT : Probabilmente in tanti abbiamo visto in TV le immagini di astronauti che giocano con gocce d’acqua che galleggiano nell’aria. Un forno a levitazione è uno strumento il cui funzionamento è concettualmente simile a quella della goccia d’acqua fluttuante. L’Electrostatic Levitation Furnaces è un payload scientifico, in cui una varietà di materiali può essere elaborata senza crogiolo, sfruttando l’ambiente in microgravità presente sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Perché i materiali devono levitare durante gli esperimenti? Quando, ad esempio, fondiamo il vetro sulla Terra, una miscela di materie prime è messa in un contenitore denominato “crogiolo”, e l’intero crogiolo viene riscaldato per fondere i materiali in esso contenuti. Successivamente i materiali fusi vengono raffreddati per la solidificazione. Nel processo di fusione ad alta temperatura avviene una reazione chimica tra i materiali allo stato liquido ed il crogiolo, ciò comporta che le impurità dal contenitore vengono introdotte nella materia prima. Per evitare la contaminazione da parte del crogiolo, dobbiamo semplicemente smettere di utilizzarlo, cioè, le materie prime devono essere riscaldate in levitazione. Questo è un metodo di trattamento unico che è facilmente realizzabile in un ambiente a gravità zero o microgravità. Si potrebbe pensare che sia facile far levitare materiali nello spazio perché non c’è gravità. Tuttavia, si riscontrano vari problemi durante gli esperimenti attuali. In teoria un oggetto posto a gravità zero, se non è sottoposto ad alcuna forza, non dovrebbe spostarsi, bensì galleggiare rimanendo fermo nella sua posizione. In realtà esso subisce una forza dovuta alla gravità residua che, anche nello spazio, grava sui movimenti degli astronauti, sull’attracco di una navetta spaziale alla ISS, etc. Se la posizione dell’oggetto non è controllata correttamente, l’oggetto verrà spostato da queste forze, e gli esperimenti, inevitabilmente, falliranno. Sono state sviluppate varie tecnologie per controllare con successo la posizione di un campione sottoposto ad esperimenti. La levitazione di oggetti con la forza elettrostatica, come suggerisce il nome, permette di far levitare gli oggetti con la sola forza elettrostatica. In questo metodo, le forze di Coulomb che interagiscono tra il campione e gli elettrodi circostanti possono essere attivamente controllate per mantenere la posizione del campione. Pertanto, l’ELF controlla il materiale rilevandone la posizione tramite un sensore che invia un segnale agli elettrodi superiore e inferiore. Ciò significa che quando il materiale si sposta a destra, viene inviato rapidamente un segnale di posizione agli elettrodi in modo che possano controllare la forza elettrostatica per spostare il materiale verso sinistra. Questo metodo consente inoltre di spostare il materiale e fissarlo in una qualunque posizione desiderata, inoltre è anche possibile far ruotare il materiale stesso. Il materiale in levitazione può essere riscaldato mediante irradiazione con laser controllabili separatamente. I processi di fusione e recristallizzazione del materiale possono essere osservati usando un termometro a radiazione e le telecamere CCD, che vengono posizionate attorno al materiale. L’ELF è situato nel JEM Multipurpose Small Payload Rack (MSPR) in Kibo.]

Food Acceptability
L’equipaggio ha esaminato la documentazione di riferimento, dopodichè ha completato un questionario sulla Food Acceptability. L’inchiesta spera di determinare l’impatto del consumo ripetuto di cibo sull’accettabilità degli alimenti nell’ambito dell’attuale sistema alimentare, obbligatoriamente ristretto, in vigore sulla ISS. I risultati verranno utilizzati per sviluppare nuove strategie per migliorare la varietà e la composizione del cibo a supporto della salute e delle prestazioni degli equipaggi impegnati in missioni di lunga durata.

Portable Emergency Provisions (PEPs) Inspection
L’equipaggio ha effettuato la manutenzione periodica dei Portable Fire Extinguisher (PFE), dei Portable Breathing Apparatus (PBA) e degli Extension Hose Tee Kits (EHTK).

Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri sera, i Robotics Ground Controller hanno manovrato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Arm1 per stivare il Roll Out Solar Array (ROSA) Flight Releasable Attachment Mechanism (FRAM) all’interno del Dragon Trunk Site 2.

 

29 giugno

Extremophiles
In preparazione dell’avvio della sessione C dell’indagine Extremophiles, l’equipaggio ha pulito con spugne sterili umidificate le superfici designate nel Node 1, nel Node 3 ed in Cupola, prima di posizionare il Biolab Thermal Control Unit. Gli archeobatteri ed i batteri estrofili non sono mai stati considerati offrire un contributo significativo al microbioma della ISS. L’esperimento Extremophiles aggiungerà una conoscenza critica sulla diversità microbica sulla ISS. L’esperimento valuterà e caratterizzerà i batteri archea e estrofili, prelevando campioni da posizioni selezionate all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. L’esperimento valuterà i cambiamenti per un periodo di almeno 3 mesi, confrontando la popolazione degli archeobatteri e dei batteri estrofili sulla ISS con quella delle clean room e dei visiting vehicles.

Rodent Research-5 (RR-5) Systemic Therapy of NELL-1 for Osteoporosis
L’equipaggio ha esaminato, e discusso con lo sviluppatore, la documentazione relativa alle procedure dell’invio a Terra di animali vivi, dopodichè ha predisposto le gabbiette per il ritorno di 10 ratti sul cargo della missione SpX-11. Il vivere in microgravità ha effetti significativi e rapidi sul sistema muscolo-scheletrico, quindi è importante identificare terapie mirate che potrebbero rallentare oppure inibire alcuni degli effetti negativi del volo spaziale. Il farmaco NELL-1, studiato nell’ambito della ricerca RR-5, ha il potenziale di rallentare o invertire la perdita di densità ossea rilevata nel corso di un volo spaziale.

NanoRacks Module-52
L’equipaggio ha effettuato un controllo dello stato dei sottoesperimenti posti all’interno del NanoRacks Module-52. Sono state scattate alcune fotografie ed acquisiti alcuni video delle colture in crescita sulle piastre di Petri. NanoRacks Module-52 è una raccolta di 6 esperimenti biologici che documentano fotograficamente il ciclo di vita di varie muffe e batteri in microgravità.

NanoRacks Module-48
L’equipaggio ha scattato alcune foto per documentare lo stato degli esperimenti del NanoRacks Module-48. NanoRacks Module-48 permette ad un gruppo di strudenti a Terra di partecipare al programma spaziale ed interagire con la ISS inviando le proprie fotografie e messaggi insieme a semi di piante germinati nello spazio e reinviati a Terra. L’indagine intende stimolare l’interesse nel programma spaziale ed incoraggiare gli studenti ad intraprendere carriere su argomenti di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

On Board Training (OBT) Dragon Robotics On Board Trainer (RoBOT)
In preparazione del distacco e del rilascio del cargo Dragon della missione SpX-11, attualmente previsti per domenica 2 luglio, l’equipaggio ha completato questa sessione di addestramento di 70 minuti durante la quale hanno effettuato due sessioni simulate di rilascio. Sono state ripassate le procedure di monitoraggio della partenza del cargo per fare pratica e prevenire l’eventuale interruzione delle comunicazioni con il cargo durante la fase di free-flyer.

SpaceX (SpX)-11 Cargo Operations
L’equipaggio ha trasferito merci da Dragon alla ISS, totalizzando circa 57 ore di lavoro. Per concludere l’attività, che prevede anche l’imballaggio delle merci che verranno inviate a Terra, saranno necessarie ulteriori 5 ore di lavoro. La partenza di Dragon è in programma per 2 luglio.

 

30 giugno

SpaceX (SpX)-11 Unberth Status
Gli specialisti a Terra si sono riuniti oggi pomeriggio per discutere del progetto che prevede il rilascio di Dragon domenica 2 luglio. La situazione meteo del luogo di ammaraggio ha destato qualche preoccupazione, ma le previsioni annunciano un miglioramento delle condizioni. È stato quindi deciso di confermare per domenica alle ore 10:38 CDT la partenza del cargo.

Rodent Research-5 (RR-5) Systemic Therapy of NELL-1 for Osteoporosis
L’equipaggio ha trasferito metà dei topi dell’esperimento RR-5 in un Animal Transporter per predisporli al ritorno a Terra con il cargo della missione SpX-11. Il vivere in microgravità ha effetti significativi e rapidi sul sistema muscolo-scheletrico, quindi è importante identificare terapie mirate che potrebbero rallentare oppure inibire alcuni degli effetti negativi del volo spaziale. Il farmaco NELL-1, studiato nell’ambito della ricerca RR-5, ha il potenziale di rallentare o invertire la perdita di densità ossea rilevata nel corso di un volo spaziale.

Cardiac Stem Cells
L’equipaggio ha prelevato un campione di cellule staminali cardiache dal General Laboratory Active Cryogenic ISS Experiment Refrigerator (GLACIER) per inserirlo nello Space Automated Bioproduct Lab (SABL). È stato anche sostituito un supporto in uno dei BioCell Habitat posti all’interno del Microgravity Science Glovebox (MSG). Questo studio intende investigare gli effetti della microgravità sulle cellule staminali e sui fattori che governano l’attività delle cellule staminali, comprese le alterazioni fisiche e molecolari. È cosa nota che vivere nello spazio influenzi la funzione e la struttura del cuore, ma i fondamenti biologici alla base di tali cambiamenti non sono ancora ben noti. Questa ricerca aiuta a chiarire il ruolo delle cellule staminali nella biologia cardiaca e nella rigenerazione dei tessuti. Inoltre, questa ricerca potrebbe confermare l’ipotesi che la microgravità acceleri il processo di invecchiamento.

NanoRacks Module-54 and Module-56
Un membro dell’equipaggio ha rimosso il NanoRacks Module-54 ed il Module-56 dalla NanoRacks Platform-1 installata nel Japanese Experiment Module (JEM) per stivarli nel Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI) in attesa del loro invio a Terra con il cargo della missione SpX-11.

Le alghe sono in grado di produrre sia grassi che idrogeno ed entrambi possono essere utilizzati sulla Terra come combustibili, e potenzialmente anche nello spazio. Il NanoRacks Module-54, noto anche come NanoRacks-National Design Challenge-Chatfield High School-The Effect of Microgravity on Two Strains of Biofuel Producing Algae with Implications for the Production of Renewable Fuels in Space Based Applications (NanoRacks-NDC-CHS-The Green Machine), studia due specie diverse di alghe per determinare la loro capacità di produrre idrogeno e conservare i grassi mentre crescono in microgravità. I risultati di questa ricerca mirano alla produzione di un biocarburante nello spazio, oltre che disporre di uno strumento naturale in grado di rimuovere l’anidride carbonica dagli alloggi degli equipaggi.

Il vermicomposting, ovvero l’utilizzo di vermi per eliminare i rifiuti alimentari, è un modo efficace per ridurre i rifiuti ed ottenere un concime ricco di sostanze nutritive per le piante. NanoRacks-Module-56, noto anche come NanoRacks-NDC-Bell Middle School-Efficiency of Vermicomposting in a Closed System (NanoRacks-NDC-BMS-Vermicomposting), è uno progetto scientifico ideato da studenti che studia se i vermi rossi della specie Worm Wiggler sono in grado di produrre compost nello spazio. I risultati sono usati per studiare le potenzialità del compostaggio come forma di riciclaggio sulle future missioni spaziali a lungo termine.

NanoRacks Module 9
L’equipaggio ha attivato oggi i tubi di miscelazione a sostegno dell’esperimento NanoRacks-National Center for Earth and Space Science-Casper (NanoRacks-NCESSE-Casper). Questo programma è sviluppato dagli studenti che studiano e progettano una serie di obiettivi che riguardano problematiche reali di vita e di lavoro nello spazio. Il programma è anche un’iniziativa chiave per gli Stati Uniti relativamente a materie quali le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e l’educazione alla matematica (STEM), per educare ed ispirare la prossima generazione di scienziati ed ingegneri a lavorare per il programma spaziale. Le indagini specifiche avviate oggi includono lo studio denominato Growth and Development of Fathead Minnows in Microgravity, Does the Structure of a Fairy Shrimp Change in Microgravity?, Soybean Germination in Microgravity e Benefits of Mint.

JAXA Tissue Equivalent Proportional Chamber (TEPC) and Area Passive Dosimeter for Life-Science Experiments in Space (PADLES)
L’equipaggio ha rimosso i dosimetri di area dalle pareti del Japanese Experiment Module (JEM) ed i Bio Dosimetri delle JEM TEPC Detector Units per predisporli all’invio a Terra con il cargo Dragon della missione SpX-11. JAXA Area PADLES è un’indagine che attiva il monitoraggio puntuale e continuo delle radiazioni a bordo della ISS. L’esposizione alle radiazioni può avere notevoli effetti biologici sugli organismi viventi e sugli esperimenti di biologia che vengono effettuati a bordo della ISS e nel Japanese Experiment Module Kibo. I dosimetri PADLES sono in grado di misurare la quantità di radiazioni assorbite, la distribuzione ed il calcolo della dose equivalente del Linear Energy Transfer (LET). I risultati di questa indagine saranno utilizzati per definire i rischi per la salute dei membri dell’equipaggio della ISS e per sviluppare misure di protezione avanzate per i voli spaziali del futuro.

Light Microscopy Module (LMM) Biophysics 1
L’equipaggio ha rimosso il Biophysics-3 Plate 2 dal Fluids Integrated Rack (FIR) per stivarlo all’interno del Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI). I ricercatori utilizzeranno i risultati di LMM Biophysics 3 per esaminare il movimento delle singole molecole proteiche in microgravità. Questa indagine dovrebbe aumentare la comprensione dei processi fisici che consentono ai cristalli di alta qualità di crescere nello spazio, posto dove la gravità della Terra non interferisce con la loro formazione.

 

4 luglio

SpaceX (SpX)-11 Departure/Mobile Servicing System (MSS) Operations
Lunedì, i Robotics Ground Controller hanno manovrato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) per guidare Dragon nella posizione di rilascio. Alle ore 01:41 CDT l’equipaggio ha rilasciato Dragon ed ha posto in posizione di parcheggio SSRMS. Il cargo è ammarato nell’oceano pacifico alle ore 07:15 CDT circa.

Rodent Research-5 (RR-5) Systemic Therapy of NELL-1 for Osteoporosis
Domenica scorsa, l’equipaggio ha pulito l’Animal Access Unit in preparazione delle iniezioni odierne. Oggi è stato predisposto e verificato il Bone Densitometer, dopodichè ad una metà dei topolini è stata fatta una iniezione, subito seguita dalla scansione ossea. Il vivere in microgravità ha effetti significativi e rapidi sul sistema muscolo-scheletrico, quindi è importante identificare terapie mirate che potrebbero rallentare oppure inibire alcuni degli effetti negativi del volo spaziale. Il farmaco NELL-1, studiato nell’ambito della ricerca RR-5, ha il potenziale di rallentare o invertire la perdita di densità ossea rilevata nel corso di un volo spaziale.

Cardiac Stem Cells
L’equipaggio, domenica scorsa ha rimosso la strumentazione Life Science dal MicroGravity Science Glovebox (MSG), concludendo le operazioni dell’esperimento Cardiac Stem Cells. Questo studio ha investigato gli effetti della microgravità sulle cellule staminali e sui fattori che governano l’attività delle cellule staminali, comprese le alterazioni fisiche e molecolari. È cosa nota che vivere nello spazio influenzi la funzione e la struttura del cuore, ma i fondamenti biologici alla base di tali cambiamenti non sono ancora ben noti. Questa ricerca aiuta a chiarire il ruolo delle cellule staminali nella biologia cardiaca e nella rigenerazione dei tessuti. Inoltre, questa ricerca potrebbe confermare l’ipotesi che la microgravità acceleri il processo di invecchiamento.

Food Acceptability
L’equipaggio ha compilato oggi un nuovo questionario sulla Food Acceptability. L’inchiesta spera di determinare l’impatto del consumo ripetuto di cibo sull’accettabilità degli alimenti nell’ambito dell’attuale sistema alimentare, obbligatoriamente ristretto, in vigore sulla ISS. I risultati verranno utilizzati per sviluppare nuove strategie per migliorare la varietà e la composizione del cibo a supporto della salute e delle prestazioni degli equipaggi impegnati in missioni di lunga durata.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.