L’aeronautica statunitense sceglie SpaceX per il lancio del prossimo X-37B

Dopo poco più di un mese dall’atterraggio del mini spazio plano al Kennedy Space Center, la US Air Force ha annunciato questa settimana che la prossima missione dell’X-37B avverrà per la prima volta in agosto a bordo di un razzo Falcon 9 della SpaceX.

Il segretario dell’aeronautica, Heather Wilson, ha dichiarato martedì scorso in un’audizione presso il senato che il prossimo lancio avverrà durante il mese di agosto di quest’anno e che sarà effettuato, diversamente da quanto fatto in passato, con un vettore SpaceX.

L’X-37B è rimasto in orbita intorno alla Terra per circa due anni durante il suo ultimo volo e per ben 2.085 giorni nelle sue ultime quattro missioni. Operato e gestito dall’aeronautica statunitense, l’X-37B è grande circa un quarto della dimensione di uno Shuttle. Costruito dalla divisione Phantom Works della Boeing, ha un’apertura alare di circa 4,5 metri e una lunghezza di 8,9. Il mini spazio plano pesa circa 5 tonnellate e può raggiungere l’orbita bassa terrestre tra i 320 e 400 km di altezza. Noto anche come OTV (Orbital Test Vehicle), decolla in configurazione verticale all’interno di un razzo convenzionale, sviluppando in orbita un pannello solare che ne consente l’alimentazione durante la missione. Come uno Shuttle, poi, rientra a terra mediante volo planato fino alla pista di atterraggio.

Un X-37B viene condotto presso l’hangar vicino al VAB, il Vehicle Assembly Building del Kennedy Space Center

Le quattro precedenti missioni dell’X-37B sono tutte avvenute mediante un lanciatore Atlas V della United Launch Alliance, con lancio da Cape Canaveral. Ogni missione è stata contraddistinta da un tempo progressivamente superiore. Le dimensioni del mini spazio plano consentono il lancio con la versione più piccola del container per carico utile dell’Atlas V (denominata Atlas V – 501): il container di carico utile del Falcon 9 è approssimativamente degli stessi diametro e lunghezza.

Il volo più recente dell’X-37B, denominato OTV-4, si è concluso dopo 718 giorni in orbita, il 7 maggio scorso, con il primo atterraggio dello spazio plano sulla pista che fu dello Shuttle al Kennedy Space Center. Le precedenti tre missioni, invece, avevano visto la loro conclusione presso la base della US Air Force a Vandenberg, in California. Dopo che la Boeing e l’aeronautica hanno riqualificato due hangar del programma Shuttle al Kennedy Space Center, la base dell’X-37B è stata spostata in Florida.

Le missioni dell’X-37B sono per lo più segrete e infatti il rientro del 7 maggio è stato il primo a non essere anticipatamente annunciato dalla US Air Force. Di fatto non è stato nemmeno reso noto quale dei due velivoli attualmente disponibili abbia condotto la missione OTV-4 e nemmeno si sa al momento quale sarà il veicolo utilizzato per la quinta missione.

Nell’annuncio di martedì, i vertici dell’aeronautica hanno fatto sapere che la quinta missione includerà una serie di primati. Come detto la missione sarà la prima ad essere lanciata con un vettore Falcon 9. L’Air Force testerà poi componentistica idraulica ed elettronica mai precedentemente utilizzata.

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Massimo Orgiazzi

Appassionato di astronomia, astronautica e scienza, nella vita è ingegnere. Ha scritto narrativa, poesia e critica letteraria, ha una passione per il cinema e organizza rassegne cineforum. Twitta in inglese di spazio e scienza con l'handle @Rainmaker1973