Il sito di atterraggio di Schiaparelli a colori

Nuove immagini in alta risoluzione, acquisite da un orbiter della NASA, mostrano parti del modulo di ExoMars Schiaparelli e del sito di atterraggio – a colori – sul Pianeta Rosso.

Schiaparelli è arrivato su Marte, nella regione di Meridiani Planum, il 19 ottobre, mentre la sonda madre cominciava ad orbitare il pianeta. Il Trace Gas Orbiter (TGO) effettuerà le sue prime osservazioni scientifiche durante due delle sue orbite altamente ellittiche – corrispondenti ad otto giorni – intorno a Marte, a cominciare dal 20 novembre prossimo, compreso scattare le prime immagini del pianeta dal suo arrivo.

La nuova immagine di Schiaparelli e dei suoi componenti hardware è stata scattata dal Mars Reconnaissance Orbiter, o MRO, della NASA, il primo novembre. Il punto principale di impatto è stato catturato nella porzione centrale del campo di osservazione che è stato ripreso dalla fotocamera ad alta risoluzione attraverso tre filtri, permettendo di comporre un’immagine a colori.

Inoltre, l’immagine del primo novembre è stata scattata guardando leggermente ad ovest, mentre l’immagine precedente guardava verso est, fornendo una geometria di visualizzazione a contrasto.

Certamente, l’ultima serie di immagini getta nuova luce su alcuni dettagli che potevano essere solo ipotizzati con la prima immagine la settimana scorsa.

Ad esempio, un numero di brillanti macchie bianche intorno alla regione scura interpretata come luogo di impatto sono state confermate essere oggetti reali – è improbabile che siano “rumori”’ dovuti all’acquisizione delle immagini (imaging)– e quindi, più probabilmente, sono frammenti di Schiaparelli.

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È interessante notare che un elemento brillante può appena essere visto nel posto dove, nell’immagine della scorsa settimana, era stato identificato un cratere scuro. Questo potrebbe essere associato al modulo, ma le immagini non sono concludenti per ora.

Una luminosa zona sfocata rivelata nell’immagine a colori lungo le venature scure ad ovest del cratere, potrebbe essere materiale di superficie disturbato dall’impatto o da una successiva esplosione o decompressione esplosiva dei serbatoi del modulo, per esempio.

Circa 0.9Km a sud, anche il paracadute e lo scudo termico posteriore sono ora stati fotografati a colori. Nel periodo di tempo che è trascorso da quando l’ultima immagine è stata scattata, il 25 ottobre, il profilo del paracadute è variato. La spiegazione più logica è che sia stato spostato dal vento, in questo caso leggermente ad ovest. Questo fenomeno era stato osservato da MRO nelle immagini del paracadute utilizzato dal rover Curiosity della NASA.

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Una ricostruzione in stereo di questa immagine, in futuro, aiuterà anche a confermare l’orientamento dello scudo termico posteriore. Lo schema delle macchie brillanti e scure suggerisce che è posizionato in modo tale che vediamo l’esterno dello scudo termico e l’indicazione del modo in cui lo strato esterno dell’isolamento è bruciato in alcune parti e non in altre – come previsto.

Infine, lo scudo termico anteriore è stato ripreso di nuovo in bianco e nero – la sua posizione cade al di fuori della regione ripresa da MRO a colori – e non mostra variazioni. A causa della diversa geometrie di visualizzazione tra le due serie di immagini, questo conferma che le macchie brillanti non sono riflessi speculari, e che pertanto sono relative ad una intrinseca luminosità dell’oggetto. Questo significa che, più probabilmente, si tratta del brillante isolamento termico multistrato che ricopre l’interno dello schermo termico anteriore, come suggerito la scorsa settimana.

La nuova immagine ripresa dalla camera HiRISE di MRO

La nuova immagine ripresa dalla camera HiRISE di MRO

Ulteriori acquisizioni di immagini sono pianificate tra circa due settimane, e sarà interessante vedere se verranno notati eventuali ulteriori cambiamenti.

Le immagini potrebbero fornire ulteriori pezzi del puzzle rispetto a ciò che è successo a Schiaparelli durante l’avvicinamento alla superficie marziana.

A seguito del suo ingresso con successo nell’atmosfera e successivo rallentamento grazie allo scudo termico ed alla decelerazione del paracadute, l’indagine interna sulle cause dei problemi incontrati da Schiaparelli nelle ultime fasi della sua discesa di sei minuti, continua. Una commissione d’indagine indipendente è stata avviata.

Fonte: ESA

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.