ROSA, una nuova generazione di pannelli solari presto sulla ISS
Il NASA Space Technology Mission Directorate (STMD) lavora da alcuni anni con alcuni partner privati allo sviluppo di una nuova generazione di pannelli solari, più leggeri, più efficienti, più robusti e più compatti.
I Roll Out Solar Array (ROSA), il nome dato a questa nuova tipologia di pannelli solari, sono fra i candidati della NASA per equipaggiare la missione ARM e le future missioni di esplorazione planetaria, oltre a essere ad oggi una delle principali candidate per supportare i sempre più grandi satelliti per telecomunicazioni privati.
Una delle compagnie coinvolte dalla NASA è la Deployable Space Systems (DSS) di Santa Barbara, California, che a sua volta collabora con un’altra società californiana, la Space Systems Loral (SSL) di Palo Alto, costruttrice dei più grandi satelliti commerciali mai realizzati.
La peculiarità di ROSA è il sistema di immagazzinamento al lancio, in quanto i pannelli solari ultraflessibili sono arrotolati in un cilindro e grazie al sistema inventato dalla DSS possono venir semplicemente “srotolati” in orbita.
Uno dei punti di forza del sistema di dispiegamento è il fatto che sia scalabile, permettendo di quindi raggiungere estensioni molto grandi e quindi potenze fornite altrettanto elevate, ogni “rotolo” può fornire da 1 kW fino a 30kW di potenza senza aggiungere alcuna complessità al sistema.
Attualmente SSL ha già previsto di incorporare il sistema ROSA come standard per i propri satelliti di classe 1300, mentre l’USAF ha finanziato un test in orbita, sulla ISS. Un prototipo di questi pannelli sarà trasportato da una capsula Dragon e poi dispiegato sulla ISS nella primavera del 2017.
L’obiettivo del test a bordo della ISS è quello di validare la tecnologia portandola ad un livello di maturità maggiore studiandone il comportamento in ambiente operativo, con sollecitazioni e prestazioni reali.
Attualmente le prestazioni attese da questo sistema si stima possano raggiungere una densità di potenza di 400W/kg mentre in fase di lancio sarà possibile superare i 50 kW/m3.
Qui un paper sul sistema di immagazzinamento e dispiegamento sviluppato: http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/a444956.pdf
Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.