Scelto il nome per la nuova capsula russa

Test di uscita di emergenza dal mockup della capsula PTK-NP "Federacija". Credits: Energia

Si chiamerà “Federacija”, “Federazione”, la nuova capsula russa con equipaggio, finora nota con la sigla PTK-NP. Lo ha annunciato il direttore generale di Roscosmos Igor Komarov, rivelando al pubblico gli esiti del concorso iniziato il 30 agosto scorso.

Ben 35.105 cittadini russi hanno partecipato alla prima fase, inviando circa 6000 proposte, tra le quali la commissione organizzatrice ha scelto una rosa di dieci nomi per il voto popolare. Il giudizio finale è stato comunque riservato alla giuria, che ha in parte rovesciato la classifica provvisoria; “Gagarin”, inizialmente dato per favorito, si è ritrovato al terzo posto, superato da “Vettore” e dal nome vincente. I nomi classificati secondo e terzo potranno essere utilizzati per altri veicoli prodotti dall’industria spaziale russa.

Sicuramente “Federazione” rispecchia bene il patriottismo della Russia di Putin ed è il linea con la tradizione. Anche Sojuz, “Unione”, ricorda la denominazione dello Stato che l’ha concepita, l’Unione Sovietica, come Federacija rimanda alla Federazione Russa. “E’ il nome ideale per i nuovi veicoli spaziali del nostro paese – ha dichiarato RSC Energia, promotrice della consultazione – in fondo la Russia è una federazione di 85 componenti. Ciascuno di essi potrà dare il proprio nome ad una singola capsula”. C’è già stato però chi ha fatto notare che Federacija è una parola troppo lunga, di suono non gradevole e non facile da pronunciare correttamente per i non russi.

Il vincitore del concorso, Andrej Smokotin di Kemerovo, nella Siberia occidentale, sarà premiato con un soggiorno nella prossima primavera a Bajkonur, dove potrà assistere al lancio di una capsula con equipaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale. Ovviamente non si tratterà della prima Federacija, ma di una normale Sojuz, sia perché il nuovo veicolo è destinato verosimilmente a decollare dal cosmodromo russo di Vostochny, spinto dal vettore Angara A5V, sia perché i tempi per la sua realizzazione sono ancora incerti, come per molti altri progetti spaziali, per ragioni di bilancio. Il primo volo di test senza equipaggio sarebbe comunque ancora programmato per il 2021.

L'interno del modulo di rientro della nuova capsula Russa. Credits: Energia

Quattro cosmonauti all’interno del mockup di Federacija durante i test del 2013. Credits: Energia

Federacija, per ora, esiste solo come mockup, presentato al pubblico nel 2013 e successivamente utilizzato dai cosmonauti per alcuni test di ingresso e di uscita di emergenza. Le immagini hanno rivelato una forma a cono molto diversa da quella degli storici veicoli sovietici, dimensioni molto più grandi e una dotazione tecnica evoluta. La nuova capsula disporrà di quattro posti, sarà riutilizzabile e potrà essere destinata a differenti profili di missione, non solo in LEO, garantendo una permanenza di un anno sulla stazione spaziale, ma anche oltre l’orbita terrestre, con un’autonomia di volo di 30 giorni, superiore anche a quella prevista per Orion. Sulla carta si prospettano anche missioni lunari, da realizzarsi con due o più lanci ciascuna, secondo un modello che prevede rendez-vous sia in orbita terreste che lunare.

In questa animazione (le didascalie sono in russo, ma le immagini sono abbastanza esplicative) sono rappresentate la missione verso l’ISS e quella sulla Luna:

Fonti: RSC Energia, Russian Space Web

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Roberto Mastri

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