INSIGHT non partirà a marzo 2016

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NASA ha emesso un comunicato in cui conferma che la sonda InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations Geodesy and Heat Transport) non potrà partire alla volta di Marte a marzo 2016, come inizialmente previsto.
La decisione è stata presa in seguito all’impossibilità di riparare una perdita in una sezione dello strumento principale di indagine, il SEIS (Seismic Experiment for Interior Structure), costruito dal Centre National d’Études Spatiales (CNES) francese. Si tratta di un sismometro in grado di registrare i movimenti del suolo con la precisione di un diametro atomico; per poter funzionare nel polveroso ambiente marziano, il SEIS necessità di mantenere i suoi tre sensori in una condizione di vuoto atmosferico. Una prima mancanza di tenuta era stata individuata e risolta in corso d’anno, ma un secondo intervento di riparazione, svoltosi ai primi di dicembre in Francia, non ha superato il collaudo avvenuto lunedì 21 u.s. e tenutosi a temperature di -45 gradi celsius.
A onor del vero, il presidente del CNES, Le Gall, aveva espresso qualche speranza di poter risolvere la situazione entro il 5 gennaio, anche perché 3 successive misurazioni della tenuta hanno fornito gli stessi identici risultati, facendo ipotizzare un “falso positivo” nella rilevazione. In ogni caso CNES e NASA, di comune accordo, hanno ritenuto che rimanessero troppi interrogativi per tentare comunque una soluzione dell’ultimo minuto, dovendo quindi rinunciare alla finestra di lancio del prossimo marzo.
Ora la sonda tornerà agli impianti Lockheed di Denver, in attesa della riparazione del SEIS e di una nuova finestra di lancio. Ricordiamo che le condizioni ideali per una traiettoria verso Marte si ripresentano ogni 26 mesi, e durano poche settimane. L’importanza della missione InSight è comunque tale da giustificare ogni ritardo in funzione di una riduzione del rischio, come già avvenuto in occasione del lancio di Mars Science Lab (con il rover Curiosity) che venne posticipato di due anni.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017