Concluse le indagini sull’incidente del razzo Antares

Un team specializzato NASA ha svolto delle indagini riguardo l’esplosione del razzo Antares, avvenuta appena 15 secondi dopo il lancio del 29 Ottobre 2014, fortunatamente senza coinvolgere nessuna persona. Il resoconto di quanto divulgato pubblicamente (alcune informazioni sono infatti riservate)  si trova in questo documento ufficiale NASA.

Il lancio è avvenuto sotto licenza della Federal Aviation Administration (FAA) americana. Secondo l’accordo stipulato tra FAA, NASA e l’azienda commerciale fornitrice del razzo vettore (Orbital ATK in questo caso), è proprio quest’ultima a dover dirigere le indagini qualora si verificassero seri danni a persone o cose durante il lancio. Per questo motivo la Orbital ATK ha convocato una commissione d’inchiesta per l’incidente, denominata AIB (Accident Investigation Board),  che includeva partecipanti sia di FAA che di NASA.

E’ stato tuttavia coinvolto anche un team esterno NASA per svolgere ulteriori ricerche parallelamente a quelle effettuate dal team AIB, in modo da consentire a NASA di far luce sulle cause dell’incidente. L’obiettivo  era quello di comprendere le cause tecniche che hanno portato all’esplosione del razzo, oltre a poter valutare i rischi nel continuare ad utilizzare razzi vettore Orbital ATK e come effettuare migliorie per avere sistemi di lancio più affidabili.

Un team composto da 12 persone, a cui si sono aggiunti altri 31 dipendenti, ha iniziato a condurre le proprie indagini a Novembre 2014,  accedendo ad una ingente quantità di dati, tra cui quelli relativi alla telemetria, effettuando un’accurata analisi al sistema motori e al nuovo il design, verificando inoltre la validità dei test svolti sull’Antares in precedenza. Il team indipendente di indagine NASA ha poi contattato una ventina di persone che avevano collaborato direttamente allo sviluppo e realizzazione del razzo vettore. Sono state effettuate numerose visite in diversi siti di lancio: Duelles e Wallops Flight Facility in Virginia, e Sacramento, in California, oltre ad aver analizzato foto e video sia relativi all’incidente che a  missioni precedenti di Antares. Le scoperte del team NASA sono in linea con i risultati del team AIB.

La causa principale del fallito lancio dell’Antares è da ricercare nell’esplosione di uno dei motori AJ-26, individuandone tre possibili cause. Poiché Orbital ATK era in procinto di sotituire i motori AJ-26 proprio durante lo svolgimento delle indagini, il team NASA ha fornito numerose raccomandazioni a riguardo, per poter ridurre i rischi di nuove possibili esplosioni con altri razzi vettore dell’azienda americana.

A causa di questo incidente, Orbital ATK sarà tenuta a presentare alla FAA una modifica della sua attuale licenza per la revisione ed approvazione di voli futuri. Nonostante questo, Orbital ATK è comunque intenzionata a mantenere i propri contratti di collaborazione con NASA. Nel 2016 prevede infatti di tornare a lanciare Cygnus a bordo del suo razzo Antares, oltre ad aver stipulato contratti con la United Launch Alliance per l’utilizzo di Atlas V, per il lancio di due missioni di rifornimento commerciali con una variante potenziata del Cygnus.

Fonti: NASA

Copyright immagine: NASA

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Valeria Parnenzini

Appassionata di spazio e tecnologia, collabora con AstronautiNEWS da Agosto 2015.