Il LauncherOne di Virgin Galactic utilizzerà un aereo a lui dedicato

Il sistema LauncherOne di Virgin Galactic in fase di stagig. Credits: Virgin Galactic
Il sistema LauncherOne di Virgin Galactic in fase di stagig. Credits: Virgin Galactic

Spinta dalle richieste dei clienti, Virgin Galactic ha dichiarato di aver pressoché raddoppiato il carico utile che i clienti possono immettere in orbita con il proprio sistema denominato LauncherOne mantenendo comunque il costo sotto i 10 milioni di dollari. La compagnia ha aggiunto che in questo momento sta contrattando l’acquisizione di un aereo dedicato al trasporto e lancio del sistema.

Attualmente la compagnia sta portando avanti il suo programma principale, SpaceShipTwo, costruendo un secondo esemplare del mezzo per sostituire quello perso nell‘incidente occorso durante un test e che è costato la vita a uno dei piloti, ma non ha abbandonato il programma LauncherOne annunciato già nel 2012 come un sistema di aviolancio basato sullo stesso aereo madre, il WhiteKnightTwo. L’intenzione della compagnia con questo annuncio era inserirsi nell’emergente mercato del lancio di piccoli satelliti in orbite basse o sun-sincrone. Il sistema infatti era stato presentato come un veicolo a 2 stadi capace di trasportare in orbita 225 Kg (500 libbre circa) a un costo inferiore ai 10 milioni di dollari con il grosso vantaggio di non essere legati troppo strettamente ne al luogo di lancio ne alle condizioni meteo: il decollo avviene come un normale aereo da un aeroporto con una pista sufficientemente lunga e poi può raggiungere il luogo più adatto in base alle esigenze di lancio, dell’orbita da raggiungere e con il meteo più favorevole. Il debutto del sistema era inizialmente previsto per il 2016 e al momento della presentazione l’azienda aveva rivelato che c’erano già dei contratti di lancio siglati con alcune dozzine di altri clienti interessati al servizio.

Il razzo a 2 stadi del sistema LauncherOne di Virgin Galactics. Credits: Virgin Galactics

Il razzo a 2 stadi del sistema LauncherOne di Virgin Galactic. Credits: Virgin Galactic

Recentemente Virgin Galactic ha aggiornato le notizie su LancherOne con un comunicato in cui ha dichiarato che le pressanti richieste da parte del mercato li hanno convinti a incrementare significativamente le prestazioni del proprio sistema specificando che l’aumento è stato raggiunto grazie all’incremento nelle dimensioni del serbatoio del razzo che ha permesso quindi l’uso di un motore più performante. Le parole dell’azienda informano che ora “il LancherOne sarà capace di lanciare 200 Kg in un’orbita standard sun-sincrona”; non facendo quindi più riferimento a una semplice orbita bassa che richiede meno spinta per essere raggiunta e per la quale le nuove prestazioni dovrebbero essere di oltre 400 Kg. La compagnia ha anche aggiunto che i clienti potranno acquistare ulteriori incrementi nelle prestazioni sulla stessa orbita, così come lanci su altitudini maggiori o inclinazioni diverse.

“Il mercato ha parlato e noi abbiamo ascoltato: abbiamo raddoppiato il carico utile per i nostri clienti senza aumentare il costo” ha precisato il CEO di Virgin Galactic George T. Whitesides alla World Business Satellite che si è tenuta a Parigi. “Il LauncherOne sarà pronto per rispondere alle necessità di lancio di piccoli satelliti che sono in rapida espansione da parte delle start-up, delle agenzie spaziali e dei ricercatori istituzionali e questo grazie agli investimenti che abbiamo già fatto nei nostri motori, nei serbatoi, nelle avioniche e nelle infrastrutture di produzione.”

Greg Wyler, fondatore di OneWeb (sinistra), Stéphane Israël, CEO di Arianespace (centro) e Richard Branson, fondatore di Virgin Galactic (destra) al momento della firma del contratto il 25 giugno 2015 a Londra. Credits: Stéphane Israël/Twitter

Greg Wyler, fondatore di OneWeb (sinistra), Stéphane Israël, CEO di Arianespace (centro) e Richard Branson, fondatore di Virgin Galactic (destra) al momento della firma del contratto il 25 giugno 2015 a Londra. Credits: Stéphane Israël/Twitter

Si è anche appreso che la compagnia si trova nelle fasi finali di acquisto di un aereo commerciale  e prevede di finalizzare l’operazione nei prossimi mesi. Il nuovo mezzo farà parte della sua flotta di avio-lanciatori insieme al WhiteKnightTwo, incrementando in questo modo sia la capacità di carico che il rateo di missioni. Lo stesso Whitesides ha spiegato che la decisione è stata presa poiché la richiesta è diventata talmente significativa da giustificare il fatto che il LauncherOne debba avere un proprio aereo dedicato. Ad esempio uno dei clienti di lancio del sistema sarà la compagnia di comunicazione globale OneWeb con cui recentemente Virgin Galactic ha siglato uno dei più grandi ordini di lancio della storia: il contratto prevede ben 39 lanci con un opzione per altri 100 per la realizzazione di una rete di satelliti per la connessione internet su scala globale. Il progetto di OneWeb prevede anche l’uso di vettori Sojuz forniti da ArianeSpace per il dispiegamento della flotta di satelliti e infatti la firma del contratto è avvenuta in parallelo.

Il sistema è interamente finanziato da fondi privati interni della compagnia californiana e sviluppato da un team di 150 professionisti del campo aerospaziale in un avanzato sito di progettazione e produzione di ben 14.000 metri quadrati situato a Long Beach in California.

Fonte: NASASpaceFlight

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Rudy Bidoggia

Appassionato di spazio e di tutto ciò che è scienza dalla tenera età, scrive dal 2012 per AstronautiNews. Lavora come tecnico informatico presso un'azienda metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia.