L-352: Cos’è questa storia del periscopio?

Una Soyuz attraccata alla ISS con evidenziato il periscopio. Fonte: NASA
Una Sojuz attraccata alla ISS con evidenziato il periscopio. Fonte: NASA

Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti:

Star City (Mosca, Russia), 8 dicembre 2013—Nella nota del Diario di ieri ho detto che al comandante della Sojuz è disponibile la vista da un periscopio. Potete vedere il periscopio vero e proprio nella foto allegata.

Come potreste avere notato, ha due aperture circolari che offrono due viste separate da 90 gradi. Per commutare fra le due viste viene ruotato uno specchio all’interno del periscopio.

Per la maggior parte del tempo la vista di interesse è quella “dritta fuori” lungo l’asse del periscopio. Ogni qualvolta c’è una necessità di accendere i motori, l’orientamento di riferimento in cui la Sojuz si dispone è lungo la verticale locale: in questo orientamento il periscopio guarda verso la Terra. La configurazione ottica è tale per cui il comandante seduto nel seggiolino centrale vedrà l’intero globo simmetricamente nel campo di vista se la Sojuz è correttamente orientata. Inoltre, qualunque dettaglio sulla superficie della Terra si muoverà dall’alto verso il basso (o dal basso verso l’alto se è un assetto di frenata).

Quando ci avviciniamo alla Stazione per il rendezvous, lo specchio viene ruotato in modo che il comandante possa ora avere una vista frontale. Questa è la vista che useremmo per allineare la Sojuz manualmente se dovessimo pilotare un docking manuale.

Se lo specchio dovesse rimanere bloccato nella posizione iniziale—avete indovinato—abbiamo un’opzione di backup. Possiamo usare la vista da una telecamera e un secondo bersaglio allineato con la telecamera: è il bersaglio circolare nella foto di ieri!

Foto credit: NASA

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.

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Samantha Cristoforetti

Ingegnere ed ex ufficiale dell'Aeronautica Militare, dal 2009 è un’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ha volato nello spazio per 199 giorni, dal 23 novembre 2014 all'11 giugno 2015 per la missione Futura, svoltasi a cavallo tra Expedition 42 ed Expedition 43.