Problema elettrico per il rover Curiosity

Le osservazioni scientifiche del rover marziano Curiosity sono state sospese per alcuni giorni mentre gli ingegneri del team stanno conducendo una serie di test per individuare le possibili cause di un cambiamento nella tensione di lavoro di alcuni circuiti scoperta lo scorso 17 novembre.

“Il veicolo è in buona salute e stabile, pienamente in grado di operare nelle sue attuali condizioni, ma intendiamo essere cauti ed investigare un possibile corto circuito da dispersione”, ha dichiarato il Project Manager della missione Mars Science Laboratory Jim Erickson.

Questo particolare corto circuito, definito da JPL “soft short circuit”, avviene quando la dispersione coinvolge un circuito o un componente con conduttività parziale, diversamente dal corto circuito “classico” quale, per esempio, il contatto fortuito di due fili elettrici che si trovano a tensione diversa.

Il team di controllo di MSL ha notato un cambiamento nella differenza di tensione tra il telaio e il bus di corrente a 32 Volt che distribuisce l’alimentazione a tutti i sottosistemi del rover. I dati sospetti sono stati ricevuti domenica 17, durante il 456-esimo giorno marziano (Sol) della missione. I valori erano stabilmente prossimi agli 11 Volt fin dal giorno dell’atterraggio, e sono ora assestati attorno ai 4 Volt. Il sistema elettrico di Curiosity è stato progettato per tollerare differenze come questa, e conserva ampi margini operativi grazie ad un design chiamato “bus fluttuante” (floating bus).

Un corto circuito da dispersione può essere la causa di queste differenze di tensione, e il rover ha già sperimentato un fenomeno simile il giorno del suo arrivo su Marte nell’agosto 2012, quando ad essere colpito fu uno dei dispositivi pirotecnici usati per la procedura di atterraggio. Allora il calo di tensione fu dai 16 Volt previsti a circa 11, senza particolari conseguenze sulle sue capacità operative.

Questo particolare tipo di corto circuito riduce la capacità del sistema elettrico di sopportare eventuali fenomeni analoghi in futuro, e potrebbe essere l’indicazione di un problema legato al particolare componente o circuito dove la dispersione si verifica. Le operazioni pianificate per Curiosity nel corso dei prossimi giorni sono state pensate per mettere in evidenza la possibile causa del guasto. Le analisi fino ad ora condotte hanno rivelato che il corto si è verificato ad intermittenza per tre volte in poche ore, per poi diventare persistente.

La dispersione non ha indotto il rover ad entrare in “safe mode”, una modalità nella quale le normali funzioni sono sospese ed il computer di bordo resta sostanzialmente in attesa di decisioni dalla Terra, contrariamente a quanto avvenuto pochi giorni fa come conseguenza di un errore nella procedura di aggiornamento del software di bordo. Peraltro, il JPL esclude che i due fenomeni possano essere collegati.

Ulteriori informazioni su Curiosity sono disponibili online sui siti istituzionali della missione  http://www.jpl.nasa.gov/msl, http://www.nasa.gov/msl e http://mars.jpl.nasa.gov/msl/ . Sono a disposizione anche la pagina Facebook: http://www.facebook.com/marscuriosity e l’account Twitter: http://www.twitter.com/marscuriosity .

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Nell’immagine in evidenza, vediamo un autoscatto del rover Curiosity ottenuto combinando 66 diverse immagini singole riprese dallo strumento MAHLI nel Sol 177 (3 febbraio 2013). Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Fonte: NASA / JPL

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.