Rinviato il lancio di un Delta IV

La United Launch Alliance (ULA, società costituita nel dicembre 2006 dalle aziende Boeing e Lockheed Martin per la gestione dei lanci dei vettori Delta II, Delta IV e Atlas V) ha rilasciato un comunicato in cui annuncia di aver posticipato il lancio di un razzo Delta IV del 23 ottobre fino alla conclusione di un accertamento in corso e relativo a un anomalia patita dal motore RL-10 durante una missione di un altro Delta IV circa un anno fa.

La compagnia fa sapere di non aver ancora fissato una nuova data per il lancio che fa parte del contratto per la gestione della flotta dei satelliti della U.S. Air Force destinati al servizio di posizionamento satellitare, navigazione e timing. Il vettore infatti dovrebbe portare in orbita il satellite denominato GPS 2F-5, si tratta del quinto satellite della serie 2F (un’evoluzione della 2A attualmente in orbita) che serve a mantenere attiva la costellazione GPS in attesa che venga sviluppata e costruita la nuova serie 3A, il primo di questa serie è stato immesso in servizio nel maggio 2010.

Rappresentazione artistica dell'accensione del secondo stadio di un Delta IV. Credits: ULA

Rappresentazione artistica dell’accensione del secondo stadio di un Delta IV. Credits: ULA

Nell’ottobre 2012 durante un lancio simile a questo con a bordo un altro satellite della costellazione GPS, il motore RL10 ha evidenziato durante il volo una perdita di carburante che lo ha portato ad erogare una spinta minore di quella prevista. Il vettore Delta IV ha comunque compensato la minore spinta prolungando la durata delle 3 accensioni del suo secondo stadio e ha completato la missione raggiungendo l’orbita pianificata. Quella missione ha immesso nella corretta orbita circolare di 20.400 Km circa (11.000 miglia nautiche) il satellite GPS 2F-3. I tecnici però ora devono esaminare tutti i dati in loro possesso per analizzare l’accaduto e apportare le opportune ed eventuali modifiche al motore RL10B-2 del secondo stadio del razzo.

Il motore RL10B-2 è prodotto dalla Aerojet Rocketdyne (azienda americana con sede a Sacramento nata dalla fuzione di Aerojet e Pratt & Whitney Rocketdybe), produce una spinta nominale di 11,226 Kg circa (24,750 libbre), è lungo in totale 4,145 m circa (13,6 piedi) inclusi i 2,133 m circa (7 piedi) del suo ugello estensibile, il suo impulso specifico è di 465,5 secondi.

ULA e la Air Force hanno dato l’ok alla ripresa dei lanci questa primavera con 3 lanci coronati da successo che si sono susseguiti fra maggio ed agosto. In dettaglio 2 dei lanci hanno portato a destinazione per l’Air Force altrettanti Wideband Global SATCOM e cioè dei satelliti destinati a fornire servizi di telecomunicazioni in ambito terrestre all’aviazione americana. Il terzo invece era assegnato al National Reconnaissance Office (NRO, l’agenzia del Dipartimento della Difesa a cui spetta la gestione dei satelliti da ricognizione) ed aveva come carico un satellite spia coperto dal più stretto riserbo come di consuetudine per questa agenzia.

L’Atla V (uno degli altri vettori facenti parte del portafoglio gestito da ULA) usa una versione diversa del motore RL10. Anche se condivide molti componenti con la versione RL10B-2 del Delta IV, non gli è mai stato imposto uno stop ai lanci ed infatti da dicembre 2012 ha totalizzato ben 7 lanci coronati da successo, l’ultimo lo scorso 18 settembre.

Rappresentazione artistica della sonda MAVEN in orbita attorno a Marte. Credits: NASA.

Rappresentazione artistica della sonda MAVEN in orbita attorno a Marte. Credits: NASA.

A riprova di ciò la compagnia conferma che il prossimo lancio di un Atlas V destinato a NASA per la Mars Atmosphere and Volatile Evolution (MAVEN, missione dedicata allo studio della debole atmosfera di Marte) rimane fissato per il 18 novembre. I ritardi in questo lancio sarebbero molto problematici poichè la missione, dovendo dirigersi verso il pianeta rosso, deve sfruttare l’allineamento planetario favorevole e ha una finestra di lancio che si estende fino a metà dicembre circa, poi bisognerebbe attendere diverso tempo.

In questo momento gli sforzi si stanno concentrando nella ricerca della causa primaria dell’anomalia patita dal motore RL10 per evitare che si ripeta in futuro.

“La fase 2 dell’investigazione che stiamo portando avanti, ha incluso una caratterizzazione estremamente accurata dei dati forniti dalla strumentazione durante il lancio dell’ottobre 2012 e questo ha portato a degli aggiornamenti nelle conclusioni che indirizzano verso le risposte dinamiche occorse ai sistemi del motore durante la prima accensione”, ha affermato ULA in un comunicato. La compagnia aggiunge che il lancio del satellite GPS 2F-5 “deve essere ritardato per dare al team dei tecnici il tempo di valutare queste novità nelle conclusioni, studiare le migliorie già implementate e determinare eventuali modifiche addizionali richieste prima del prossimo lancio di un Delta IV”.

Tutto l’hardware necessario alla missione è pronto e si trova attualmente presso la Cape Canaveral Air Force Station in Florida, sia il razzo Delta IV (già assemblato e verificato) che il satellite GPS 2F-5 costruito da Boeing. Si attende solo la nuova data di lancio che verrà definita non appena le valutazioni delle informazioni aggiornate sulla risposta dinamica giungeranno a conclusione raccomandando o meno delle ulteriori azioni correttive sul motore RL10 del Delta IV.

Fonte : Spaceflight Now

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Rudy Bidoggia

Appassionato di spazio e di tutto ciò che è scienza dalla tenera età, scrive dal 2012 per AstronautiNews. Lavora come tecnico informatico presso un'azienda metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia.