Missione INSIGHT: i 4 siti finalisti

InSight_Lander

Il lander INSIGHT (Interior Exploration Using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport – Indagine dell’interno impiegando investigazioni sismiche, geodesia e trasporto del calore) dovrebbe essere lanciato nel marzo 2016, per raggiungere Marte 6 mesi dopo.
La sua missione è di studiare i processi che hanno originato e plasmato Marte e, di riflesso, gli altri pianeti rocciosi del sistema solare. Poiché l’oggetto delle analisi è, in senso lato, l’intero pianeta, la scelta dei siti di atterraggio è vincolata esclusivamente a parametri di opportunità e sicurezza.

Occorre un terreno pianeggiante, con pochi massi, non troppo duro (vedi oltre), che sia abbastanza vicino all’equatore da consentire ai pannelli solari del lander un’adeguata illuminazione in tutte le stagioni. Sono da scartare gli altopiani: il lander necessita di molta atmosfera per rallentare la sua velocità durante la discesa.
Nello scorso agosto, NASA ha ridotto da 22 a soli 4 i potenziali siti candidati. Si tratta di 4 ellissoidi di circa 130 chilometri di ampiezza (est-ovest) per 27 chilometri di altezza (nord-sud); secondo i calcoli, il lander ha il 99% di probabilità di atterrare dentro uno di questi ellissoidi, se ha il suo centro come bersaglio. Tutti i 4 siti si trovano nella zona denominata Elysium Planitia. Le altre due macro-aree marziane che rispondevano ai pre-requisiti di cui sopra (latitudine/altitudine) erano già state scartate in precedenza: Isidis Planitia e Valles Marineris sono troppo ventose e sassose.

Insight è dotato di una sonda termica che deve penetrare nel terreno, e gli scienziati nei prossimi mesi useranno le immagini di Mars Reconnaissance Orbiter per analizzare i crateri di vecchi impatti meteorici: da questi gli studiosi tenteranno di inferire il grado di “sofficità” del terreno, e la eventuale presenza di rocce sepolte che potrebbero bloccare la sonda termica. Insight infatti è un lander privo di mezzi di locomozione: se atterrasse nel posto sbagliato, sarebbe impossibile riposizionarlo anche solo di un metro alla ricerca di condizioni più favorevoli.
Insight impiegherà anche un sismografo, nonché la radio di bordo per alcuni esperimenti scientifici.

Il “fact-sheet” di Insight (inglese/pdf).

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017