Grasshopper ormai pronto per il primo balzo

Grasshopper, il testbed di SpaceX per collaudare le tecnologie necessarie a far ri-atterrare in verticale il primo stadio dei lanciatori Falcon dopo il lancio, è ormai pronto per i primi collaudi.
Nei giorni scorsi, alto più di 30 metri è stato eretto in rampa, presso lo stabilimento della compagnia di SpaceX, dove prossimamente cominceranno i test di atterraggio.
Grasshopper è realizzato utilizzando un primo stadio del Falcon 9 modificato installandoci quattro "zampe" che serviranno come carrello di atterraggio dopo la discesa da quote via via più alte.
Il primo volo, previsto entro un paio di mesi, è programmato con una quota massima di circa 70m e una durata di circa 45s. con lo scopo primario di verificare che tutto funzioni a dovere. Nei voli successivi la quota di discesa salirà sempre più fino ad arrivare a 3500m e velocità supersoniche di rientro, probabilmente entro fine anno al White Sands Missile Range in New Mexico.
I test verranno effettuati con un solo Merlin 1D dei nove installati e una spinta disponibile da esso di circa 55ton.

L'intento del programma è quello di poter riutilizzare i primi stadi dei vettori dopo il lancio, permettendone il rientro sulla base di lancio autonomamente e utilizzando la spinta degli stessi propulsori utilizzati nelle prime, tradizionali, fasi di volo, per atterrare sulle proprie "zampe". Musk ha dichiarato che non è ancora stato deciso se questo sistema equipaggerà i vettori utilizzati per il lanci spaziali, ma potrebbe essere una via per abbattere i costi di lancio, riutilizzando il materiale per diverse missioni.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.