SpaceX: Aggiornamenti

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

La società di Elon Musk, dopo il debutto del suo vettore Falcon 9 dello scorso Giugno, si è messa subito al lavoro in vista del prossimo lancio che prevede l’impiego di un veicolo Dragon operativo.
Si tratterà del primo lancio del programma COTS (Commercial Orbital Transportation Services) della NASA.

La missione, oramai imminente, partirà da Cape Canaveral e seguirà un flight plan molto simile a quello del precedente lancio, eccetto per il fatto che la capsula Dragon si separerà dal secondo stadio del vettore andando a dimostrare le proprie capacità operative nelle comunicazioni, nella navigazione, nella manovrabilità e nella fase di rientro. Pur non avendo ali come lo Space Shuttle, Dragon sarà in grado di effettuare un atterraggio di precisione grazie al sistema di propulsori Draco.

La capsula della SpaceX, inizialmente effettuerà degli ammaraggi, al rientro, ma è previsto che a lungo termine, essa possa anche effettuare degli atterraggi. In questo suo primo demo flight, Dragon orbiterà per diverse volte la Terra, mentre verranno testati tutti i suoi sistemi. Di seguito verranno azionati i suoi propulsori principali per dare inizio alla fase di rientro che si concluderà con lo splashdown nell’Oceano Pacifico, al largo delle coste della California del sud. La durata dell’intera missione sarà di circa quattro ore.

Se, da una parte, il debutto del Falcon 9 è stato coronato da un incredibile successo, dall’altra questo secondo volo sarà all’insegna della sperimentazione, e fra l’altro, sarà la prima volta in cui la società di Elon Musk tenterà di riportare al suolo un suo veicolo.
La capsula Dragon è stata progettata per riportare sulla Terra circa 3000 kg di payload rappresentando così un’importante risorsa per il mercato spaziale statunitense e mondiale. Infatti, al di là dello Space Shuttle, nessun altro veicolo spaziale è in grado di riportare al suolo quantità significative di materiale.

La recente approvazione da parte del Congresso degli Stati Uniti del NASA Authorization Act of 2010 ricolloca la NASA in corsa per gli obiettivi posti al di là della Low Earth Orbit, e ridà valore alle ambizioni delle compagnie aerospaziali private americane.

Relativamente al vettore Falcon 9 che verrà impiegato per il Demostration Flight 2, il 15 Settembre scorso è stata completata con successo una prova generale di carico propellenti, o WDR (Wet Dress Rehearsal). In questo test, il razzo è stato trasportato al pad ed è stato caricato con i propellenti. Di seguito è stata scandita la sequenza completa del countdown fino ad un istante prima dell’accensione. Infine, i serbatoi del veicolo sono stati svuotati ed esso è stato ricollocato al coperto. Naturalmente, le procedure di gestione di queste importanti fasi, hanno incluso anche quelle relative alla gestione del sistema Dragon.

Un’altra importante milestone è stata giocoforza raggiunta prima della WDR, quando per la prima volta è stata completata l’integrazione di un Falcon 9 con una capsula Dragon operativa. L’unione dei due veicoli spaziali è avvenuta orizzontalmente nell’hangar, permettendo una più facile gestione del payload ed eliminando i costi relativi alla costruzione delle enormi strutture verticali di servizio.
Il trasferimento dell’assemblato Falcon 9 /Dragon verso il mobile transporte erector e il trasporto di quest’ultimo al pad, è avvenuto su binari. Qui, il sistema di lancio è stato connesso alle strutture del pad di lancio, e poi il tutto è stato portato in posizione verticale.

Nelle prossime settimane verrà condotta un’accensione statica dei motori del vettore. Ci sarà un completo countdown che terminerà con una vera accensione di breve durata, anche se il razzo resterà fermo al suo posto.

Sul fronte payload, Il veicolo Dragon “C1” designato al trasporto di diverse tonnellate di cargo o di un equipaggio di sette persone verso e dall’orbita terrestre, è fisicamente più piccolo del Falcon 9, ma ingloba quasi lo stesso ammontare di difficoltà tecnologiche.
La creazione di Dragon ha previsto la soluzione di diverse sfide progettuali che hanno portato ad un veicolo spaziale che include diciotto motori Draco ad elevata performance, sistemi ipergolici, l’avionica complessa, sistemi per l’alimentazione  energetica, software, strutture, sistemi per la guida, la navigazione ed il controllo, sistemi per le comunicazioni radio, il più grande scudo termico su base PICA mai costruito, ed un sistema di espulsione a doppia ridondanza per un trio di paracadute di recupero.

Anche gli addetti al controllo di missione, presso l’Hawthorne Mission Control Center, hanno svolto diverse simulazioni in preparazione al volo. Queste simulazioni, all’occorrenza, possono essere fatte anche in modalità “live” con il controllo di missione della NASA ed con l’ISS.

Le strutture della SpaceX hanno ospitato anche una dozzina di astronauti, inclusi gli europei Nespoli e Kuipers, in vista delle missioni di Dragon verso la Stazione Spaziale Internazionale nell’ambito dei programmi COTS (Commercial Orbital Transportation Services) e CRS (Commercial Resupply Services).
Durante queste sessioni, il training è avvenuto nei due sensi: SpaceX ha fatto familiarizzare gli astronauti con tutti gli aspetti operativi di Dragon, e i membri del team dell’azienda americana hanno ricevuto importanti nozioni relative al modo di vivere e di lavorare nello spazio, oltre a dei feedback da incorporare in alcuni aspetti progettuali e nel planning operativo.

La SpaceX è decisamente un’azienda proiettata costantemente al domani, ed è logicamente già al lavoro per il terzo volo del Falcon 9, sempre in coppia con una capsula Dragon. Vettore e capsula verranno spediti alla NASA nei prossimi mesi. I serbatoi del primo e del secondo stadio sono in fase di lavorazione, i motori Merlin sono già stati completati e testati a caldo, ed anche la capsula Dragon è in fase di lavorazione.

Sul fronte aziendale, recentemente la SpaceX ha superato la quota dei 1100 dipendenti, e con oltre 40 missioni in programma per il futuro, essa è sempre alla ricerca di ingegneri e di tecnici da inserire nelle proprie strutture.

Fonte: SpaceX

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Luca Frigerio

Impiegato nel campo delle materie plastiche e da sempre appassionato di spazio, basket e birra artigianale. E' iscritto a forumastronautico.it dal Novembre 2005 e da diversi anni sfoga parte della sua passione scrivendo per astronautinews.it. E' socio dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA)