ISS Daily Report – Giovedì 25 Marzo 2010

ISS Daily Report  Giovedì 25 Marzo 2010

Kotov, Soichi e Creamer sono entrati nella Sojuz 21S (TMA-17), al momento attraccata alla porta Nadir di FGB) e hanno dato inizio alle 3 ore di esercitazione, per simulare un abbandono in emergenza della Stazione. Si tratta di una simulazione che viene fatta periodicamente per esercitare l’equipaggio, con lo scopo di mantenere alta la capacità di reazione.

Creamer ha poi continuato con la sua manutenzione al CDRA (Bed-2). Lavorando a stretto contatto con gli specialisti ha rimosso il baypass di ieri, e lo stesso Bed2 installando un nuovo kit jumpers. Con l’attività di oggi si vuole evitare di utilizzare cartucce LiOH per assorbire l’anidride carbonica. Nonostante tutto il lavoro fatto per realizzare il baypass, sono rimasti i problemi ai sensori dei quali, uno sembra poco stabile, un’altro appare non connesso (e quindi il bypass non ha funzionato) e il terzo esegue letture non in linea con il range previsto. Pertanto, oggi è stato rimosso il bypass, e verificato il funzionamento dei sensori nella loro configurazione originale, sono stati poi installati dei nuovi jumpers per collegare 2 sensori mentre il terzo è stato volutamente omesso.

Creamer ha lavorato anche in Columbus al MSL (Materials Science Laboratory) preparando altre unità sperimentali. Agli esperimenti di MSL presenziano 25 investigators scientifici distribuiti su 3 team.

Alle 3:46 am, Soichi ha condotto un collegamento radioamatoriale con gli studenti della scuola superiore Shiogama Daini di Shiogama – Giappone.

ISS reboost: con il reboost di ieri, perfettamente riuscito, sono stati consumati 142 Kg di carburante dei quali 3 Kg sono stati utilizzati prima e dopo l’accensione principale per le correzioni di assetto. L’altitudine è stata innalzata di 1700 metri e lo scopo era di armonizzare le traiettorie con Sojuz TMA-18/22S, lo Shuttle Discovery e anche per il prossimo cargo Progress 37P.

WPA aggiornamento: il giorno 22/03 il sofisticato sistema per processare e ottenere acqua potabile, dotato di serbatoi di separazione, filtraggio, catalizzatore, dispositivi a ioni, scambiatori di calore, pompe ecc ecc. è andato completamente in standby. La causa, sembra essere un complicato processo accaduto per via di acqua fredda entrata in uno dei riscaldatori più a valle del sistema e che non sono dotati (come i pre-riscaldatori) di dispositivi di compensazione. Un successivo tentativo di portare il riscaldatore (reattore catalitico) alla sua temperatura di esercizio, non è riuscito.  Inoltre è stato notato che ci deve essere una perdita da qualche parte. Le valvole all’interno del sistema WPA sono state pertanto chiuse per isolare, durante le notte, la causa delle perdite. Il WPA è stato poi completamente disattivato e spento. L’idea è quella di mandare l’equipaggio in perlustrazione delle aree nascoste in Nodo3, per capire dove possono essere le perdite di acqua, e per far questo si deve ruotare sia il rack WRS-1 che il WRS-2. Con il WPA spento, per approvvigionare acqua l’equipaggio deve utilizzare l’unità di condensazione SRVK del segmento russo.

METOX aggiornamento: l’ultima cartuccia rimasta a bordo della Stazione da rigenerare, è stata rigenerata con successo. Questo suggerisce che le due rigenerazioni fallite in precedenza, sono state probabilmente dovute alle guarnizioni Oring. Se non si sta attenti, possono infatti fuoriuscire parzialmente dallo loro sede e influenzare negativamente il ciclo rigenerativo. Per questo motivo le procedure di inserimento delle cartucce Metox verrà rivisto.

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Marino Favorido

Marino ha collaborato con AstronautiNEWS fino al settembre 2011.