Fine anticipata per Koronas-Foton

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Scienziati russi hanno dichiarato che il satellite di ricerca Koronas-Foton può essere considerato definitivamente perso, a causa di problemi tecnici insorti a circa una nno dal lancio.

Il satellite, dedicato alle ricerche sul Sole, conosciuto anche come CORONAS-Photon (Complex Orbital Observations Near-Earth of Activity of the Sun) era stato lanciato in un’orbita operativa circolare, con un’altezza di 500Km, inclinata di 82,5° rispetto all’equatore, il 30 Gennaio 2009 dal poligono di Plesetsk, con l’ultimo Tsyklon-3 (derivato dell’ICBM R-36).
Il veicolo, pesante circa 1920 Kg, costruito dalla società NPP VNIIEM per conto dell’agenzia spaziale Russa (Roskosmos), era il terzo della serie; preceduto nel Marzo 1994 e nel Luglio 2001 da Koronas-I e Koronas-F.

Il satellite scientifico aveva dato segni di malfunzionamento sin dalla fine dell’anno scorso, quando un problema ai sistemi di alimentazione aveva causato un grave danno alle batterie; il 1 Dicembre 2009 il centro di controllo era stato costretto a disattivare la strumentazione di bordo.
“La sonda non ha funzionato per circa cinque mesi, e ora con una buona dose di certezza possiamo dichiarare la sua definitiva perdita” hanno detto gli esperti del Laboratory of X-Ray Astronomy of the Sun della Russian Academy of Sciences.
All’inizio di Aprile le batterie della sonda sarebbero dovute essere a ormai a pieno carico, ma ogni tentativo di contatto non ha prodotto buoni risultati.

Il satellite faceva parte del programma International Living With a Star Program (ILWS); avrebbe dovuto investigare l’accumulo di energia nell’atmosfera solare, avrebbe dovuto studiare la fisica delle particelle emesse dal Sole e le relazioni fra l’attività solare e le tempeste magnetiche terresti.

La missione era gestita dalla Agenzia Spaziale della Federazione Russa, Roscosmos, che prospettava un’operatività di almeno tre anni.

Fonte: RIA Novosti.

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Filippo Magni

Appassionato di spazio, studente di ingegneria aerospaziale presso il Politecnico di Milano. Collabora all'amministrazione del forum come "Operations Officer". Scrive su AstronautiNEWS da maggio 2009.