Spirit si prepara all’inverno marziano da una posizione sfavorevole

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Il quarto inverno è alle porte per il piccolo rover che da poco più di 6 anni si trova sulla superficie marziana, ma questo sarà il più duro da affrontare a causa della posizione sfavorevole in cui il robot si è bloccato.

Dopo molti tentativi andati a vuoto per cercare di liberarlo dal banco di sabbia in cui si è arenato quasi un anno fa presso il Gusev Crater, il mese scorso i tecnici NASA hanno definitivamente dichiarato Spirit una piattaforma fissa.

La scorsa settimana ulteriori tentativi sono stati compiuti almeno per riuscire a ruotarlo in una posizione più favorevole verso nord, dove il sole scenderà basso sull'orizzonte, ma ormai il rover è bloccato con un "tilt" di 9° verso sud.

Questa posizione sfavorevole terrà Spirit in ibernazione per oltre 6 mesi, infatti quando il livello di energia interno calerà sotto i limiti, il rover si spegnerà automaticamente per preservare un minimo energetico necessario a controllare periodicamente il proprio stato in vista del ritorno dei raggi solari e quindi al riavvio dei sistemi.

Gli ingegneri stanno caricando nel computer del robot una serie di opportunità per il 2010/11 in cui poter comunicare con la sonda Odyssey in orbita intorno a Marte, inoltre stanno preparando il braccio robotico per i futuri studi atmosferici e variando la posizione della "High Gain Antenna" e della Camera Panoramica per evitare di creare ombre sul pannelli fotovoltaici del rover.

In questi ultimi giorni di attività Spirit stà prendendo una serie di fotografie del terreno circostante, permettendo ai tecnici di poterle confrontare con quelle che saranno prese al suo risveglio e quindi studiare l'effetto che i venti invernali hanno avuto sul terreno.

La fase di ibernazione è prevista per i primi di marzo e dovrebbe rimanere tale fino a settembre inoltrato.

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.