Aggiornamenti sullo sviluppo di Taurus

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

La Orbital Sciences e' tuttora fiduciosa di poter rispettare la data prevista del marzo 2011 per il debutto del proprio vettore Taurus 2, anche se problemi costruttivi e ritardi nei test al suolo potrebbero far slittare la data di qualche mese.
Il Taurus e' destinato a portare verso l'ISS il modulo cargo Cygnus; questo altro non e' che una versione aggiornata dei gloriosi moduli MPLM della Thales-Alenia.

I test dei propulsori gemelli del primo stadio, denominati AJ26, dovrebbero iniziare ad aprile o maggio presso lo Stennis Space Center in Mississippi, con un ritardo di quasi un anno.
L'AJ 26 e' derivato direttamente dal motore sovietico NK-33, concepito inizialmente per il progetto lunare N1 degli anni sessanta e settanta. La Aerojet Corporation importato' 37 di questi motori dalla Russia negli anni novanta, unitamente ad alcune unita' di NK-43, un propulsore per le elevate altitudini. Ora si sta procedendo a revisionare i vecchi motori sovietici aggiungendo elettronica americana dell'ultima generazione e rendendoli in grado di basculare per dare direzionalita' al vettore. Inoltre e' necessario qualificarli per l'impiego di propellenti USA.

I motori Nk-33 sono rimasti stoccati per quasi 40 anni, e la Russia ha condotto alcuni test in ottobre per validarne la funzionalita'. Proprio nel corso di queste prove sono emersi alcuni problemi che richiedono approfondimenti. Una seconda batteria di test potrebbe essere programmata a febbraio, sempre che la struttura che li ospita sia disponibile e pienamente operativa.

Quando il sistema Taurus sara' operativo, l'impianto russo continuera' ad essere impiegato per le prove di lunga durata, mentre quello di Stennis servira' per i brevi test di validazione pre-volo.

Parallelamente prosegue lo sviluppo dei propulsori del secondo stadio del Taurus. Al momento si lavora su un motore a propellente solido, denominato Castor 30, che pero' verra' rimpiazzato da un nuovo stadio, ad alta energia ed a propellente liquido, a partire dalla terza delle otto missioni programmate verso l'ISS. La Aerojet potrebbe occuparsi anche della realizzazione di questi nuovi motori per il secondo stadio.

Fonte: STEPHEN CLARK/Spaceflightnow

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017