STS-134: Conclusione del programma Shuttle

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' formalmente l'ultima missione del programma shuttle e attualmente prevista con lancio il 29 Luglio 2010, nella stessa data di STS-133 perchè non è ancora stato deciso quale delle due concluderà calendarialmente il programma.

La missione ha subito una nascita fra le più travagliate e solo negli ultimi mesi si è avuta la certezza del suo svolgimento, dopo anni di battaglie e contrattazioni per l'invio verso la ISS dell'ultimo grande esperimento internazionale ad essa dedicato, AMS-02 (Alpha Magnetic Spectrometer) per lo studio della fisica di base e dell'astrofisica e realizzato da una forte collaborazione internazionale con l'Italia fra i protagonisti (ASI e INFN).
Nella stiva della navetta Shuttle di questa missione (Endeavour o Discovery) troverà quindi posto il grosso esperimento da 7ton e l'ultima Express Logistics Carrier, la ELC3, anche quest'ultima con un set di ricambi per la ISS e il nuovo pannello per l'esposizione allo spazio di campioni di materiali MISSE 8.

Nel middeck saranno presenti: GLACIER, MAUI, SEITE, RAMBO-2 e SIMPLEX.

A bordo della ELC3 saranno ospitati i seguenti ricambi per la ISS: un serbatoio di ammoniaca, un braccio di Dextre, alcuni ricambi "spare" dell'avionica di controllo dei pallet Express, i Sub-System 2 e 3 dell'antenna in banda S e un serbatoio ad alta pressione, con la possibilità di aggiungere ulteriori 670kg con ricambi attualmente non programmati.

L'equipaggio della missione, non ancora nominato, sarà di 6 persone, la durata della missione di 12+1 giorni con 3+1 EVA da effettuare.

Oltre all'installazione di AMS-02 la missione, ultima del programma shuttle, vedrà il completamento di altri importanti task per il futuro della ISS e del nuovo programma Orion.

Per quanto riguarda la ISS (e se questa dovesse essere realmente l'ultima missione) si lascerà a bordo della ISS un braccio OBSS modificato e rinominato IBA (Integrated Boom Assembly) che funzionerà come estensione, in caso di necessità, al Canadarm-2.

Per quanto riguarda invece in Constellation e in particolare Orion, dato che questa sarà probabilmente l'ultima missione ad utilizzare il PMA2 prima dell'arrivo di Orion 2, dopo la separazione della navetta dalla ISS, ed una volta eseguito il flyaround, verrà effettuato un nuovo rendez-vous con la ISS utilizzando i sensori e i sistemi di avvicinamento di Orion con un set simile a bordo della navetta.

La prima EVA sarà dedicata all'installazione sulla ISS di MISSE 8 e al recupero dei precedenti pannelli MISSE 7a e 7b, la seconda EVA sarà invece completamente dedicata alla pulizia e alla lubrificazione dei due anelli di rotazione dei pannelli solari SARJ di destra e di sinistra.
Prima dell'ultima EVA ci sarà l'ispezione finale allo scudo termico della navetta in quanto nella terza attività extraveicolare si alloggerà definitivamente sulla ISS l'estensione IBA al Canadarm per eventuali futuri impieghi. Sempre in quest'ultima EVA verrà infine installato un punto di aggancio del Canadarm-2, PDGF.

La missione si concluderà quindi, come sopra riportato, con l'effettuazione di un ulteriore rendez-vous, dopo il tradizionale flyaround, per testare il sistema di navigazione realativa e avvicinamento fra la ISS e Orion con un sistema analogo installato ai lati dell'airlock della navetta.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.