La Nasa cerca fondi per il Mars Science Lab

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

L'ente americano e' alla ricerca di fondi per coprire i crescenti costi di sviluppo ed i ritardi del Mars Science Lab, un rover delle dimensioni di una automobile che dovrebbe essere lanciato nel 2011, ovvero un anno dopo il previsto.

La proposta al vaglio e' quella di dirottare circa 350 milioni di $ da altre missioni che non hanno ancora il via definitivo per l'attuazione (dunque in fase di studio), ed usarli per il MSL.

Sebbene la variazione al bilancio non comporti ritardi o cancellazioni per progetti gia' avviati, e' evidente che vi sarebbero ripercussioni su altre iniziative previste per la fine del decennio, in particolare altre spedizioni esplorative dello stesso Marte.

Principale vittima del cambio di strategia sarebbe dunque l'ambizioso Mars technology program, che ha il fine di sviluppare le capacita' per una missione di raccolta campioni marziani da riportare a terra.
Tutto cio' richiede innovazioni nel campo del trattamento dei campioni al suolo (ricordiamo i problemi incontrati da Phoenix
nell'introdurre i reperti nei suo analizzatori), nel campo dell'atterraggio di precisione (tolleranza meno di 3 km), ed infine lo sviluppo di un sistema di decollo dal suolo marziano. Una serie di missioni ipotizzate tra il 2016 ed il 2020 avrebbe dovuto testare queste nuove tecnologie, ma, come detto, i fondi a cio' destinati potrebbero venire riassegnati al MSL, in fase di sviluppo terminale.

Oltre al programma avanzato marziano, anche lo studio concettuale di nuove missioni verso i pianeti esterni verrebbe purtroppo interessato dalla ridefinizione del budget Nasa.
Resterebbe in piedi l'ipotesi di cooperazione con l'ESA ed il suo Cosmic Vision program, ma con uno slittamento di circa due anni (2018).
Altra collaborazione confermata e' quella su ExoMars. Paradossalmente, l'annullamento del previsto lander Nasa del 2016 avrebbe come conseguenza un maggiore coinvolgimento americano su questo progetto europeo.

Per quanto riguarda il "colpevole" di tutto questo subbuglio, ovvero il rover MSL, la notizia del giorno e' che si sta seriamente considerando di designare un sito di atterraggio che consenta di indagare sulla presenza di metano nell'atmosfera del pianeta rosso.
Giova ricordare che il metano degrada molto rapidamente su Marte, e pertanto quello individuato da terra deve essere di recente produzione. Se consideriamo che questo gas e' anche (ma non solo) un prodotto dell'attivita' biologica, e' facile comprendere l'interesse per determinarne l'esatta origine.

E' auspicabile che il tempo in piu' ed i nuovi fondi consentiranno di risolvere i problemi di sviluppo di MSL, in special modo quelli ai suoi numerosi attuatori meccanici, onde trarre il massimo profitto almeno da questa missione.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017