THEMIS svela il segreto delle luci del nord

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Greenbelt (Maryland) – Usando una flotta di 5 satelliti della Nasa, alcuni ricercatori hanno scoperto che esplosioni di energia magnetica  ad un terzo della strada per la Luna alimentano tempeste secondarie che, a loro volta, provocano improvvisi aumenti di luminosita' e rapidi movimenti nelle aurore boreali, fenomeni noti come "luci del nord".

La causa e' la riconnessione magnetica, un fenomeno molto comune che avviene in tutto l'universo quando linee di campo magnetico sottoposte a stress improvvisamente si riorganizzano in una nuova forma, come un elastico troppo allungato.

"Abbiamo scoperto cosa fa danzare le luci del nord", ha detto il Dott. Vassilis Angelopoulos dell'UCLA. Angelopoulos e' il ricercatore principale nell'ambito della missione Cronologia degli Eventi e Interazioni Macroscopiche durante Sub-Tempeste (THEMIS).

Le sotto-tempeste (magnetiche  – ndt) provocano variazioni dinamiche nell'aspetto delle aurore visibili presso i poli magnetici della Terra, causando brillamenti improvvisi e movimenti.

Queste sotto-tempeste sono associate ad intense tempeste spaziali che possono disturbare le comunicazioni radio ed il sistema GPS di posizionamento satellitare, nonche' causare interruzioni nell'erogazione di energia elettrica. La comprensione delle loro dinamiche consentira' di sviluppare modelli predittivi piu' efficaci per quanto riguarda intensita' ed effetti.

"Le linee del campo magnetico terrestre si estendono in profondita' nello spazio, catturando ed immagazzinando l'energia del vento solare. La riconnessione magnetica provoca il rilascio di quest'energia, scagliando particelle cariche indietro verso l'atmosfera terrestre" ha detto David Sibeck, scienziato del Centro Goddard attualmente occupato dal progetto THEMIS. "Esse creano aloni di aurore tremolanti intorno i poli nord e sud".

Gli scienziati sono stati in grado di osservare direttamente la formazione delle sotto-tempeste usando 5 satelliti THEMIS ed una rete di 20 osservatori al suolo, divisi tra Canada ed Alaska.
I cinque satelliti, lanciati nel febbraio 2007, si allineano lungo l'equatore una volta ogni quattro giorni, compiendo osservazioni sincronizzate con quelle dei siti a terra. Ognuna delle basi al suolo utilizza un magnetometro ed una macchina fotografica puntati verso il cielo per determinare dove e quando iniziera' la sotto-tempesta. Gli strumenti rilevano la luce aurorale del flusso delle particelle in arrivo lungo il campo magnetico terrestre e le correnti elettriche da esse generate.

Nel corso del loro allineamento, i cinque satelliti raccolgono dati che consentono di identificare con precisione dove, come e quando nello spazio sono iniziate le sub-tempeste. In particolare, le osservazioni congiunte del 26 febbraio scorso hanno consentito le analisi che hanno portato all'attuale scoperta.

Siamo ora in grado di confermare il modello teorico di sviluppo delle sub-tempeste, che prevede un periodo di riconnessione, seguito da rapidi aumenti di luminosita' delle aurore ed espansione delle aurore verso i poli. Il tutto culmina con una redistribuzione delle correnti elettriche che scorrono nello spazio intorno alla Terra.

THEMIS e' il quinto pogetto di media grandezza nell'ambito del programma Explorer della Nasa. Il progetto, gestito dal centro Goddard, fornisce frequenti opportunita' di lancio per iniziative di studio di portata globale nel campo dell'eliofisica ed astrofisica.

(fonte: www.nasa.gov)

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017