Test periodico al SRB di Ariane 5 effettuato con successo

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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Il 5 giugno, presso il Centro Spaziale della Guyana francese, è avvenuto un test periodico ad un booster a solido del lanciatore europeo Ariane 5. Il test fa parte del programma ARTA (Ariane 5 Research and Technology Accompaniment). Questo programma, che fa parte del più vasto programma di sviluppo dello stesso lanciatore pesante made in europe, ha l'obiettivo di verificare la stabilità delle qualifiche del sistema di lancio, ossia controllare le normali operazioni di produzione attraverso test periodici. I test del programma ARTA sono inoltre necessari per validare il lanciatore a valle di modifiche importanti, prima dei lanci successivi. L'obiettivo primario del test del 5 giugno è stato la verifica della qualifica del booster a propellente solido composito alluminizzato rispetto alle variazioni che possano avvenire in fase di produzione. Alcuni obiettivi secondari del test comprendono delle analisi su nuovi materiali e verifica sulla durabilità dei materiali attuali. Un ulteriore obiettivo è stata la verifica di modifiche atte a migliorare la conoscenza di alcuni punti critici del booster, come le oscillazioni della pressione.

Il test è stato eseguito nell'area BEAP (Banc d'Essais des Accélérateurs à Poudre) del CSG, un'area progettata appositamente per i test dei boosters in posizione verticale. Durante il firing, durato circa 140 secondi, il propulsore ha prodotto una spinta media di 600 tonnellate. Un insieme di 560 parametri sensibili, tra cui spostamenti, pressioni, velocità e accelerazioni, sono stati registrati e saranno poi analizzati per le verifiche. Un'analisi preliminare ha confermato che le prestazioni si mantengono nel range previsto in fase di pre test.

Il test è stato il quarto di un booster dall'inizio del programma ARTA per Ariane 5 e l'undicesimo dall'inizio del programma di sviluppo del lanciatore. Il prossimo test ARTA sul booster a propellente solido di Ariane è previsto tra circa due anni.

Fonte in lingua inglese: ESA

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