Approvate le riparazioni alla rampa dello Shuttle

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Durante il decollo del 31 maggio scorso, la rampa 39A del Kennedy Space Center ebbe a soffrire notevoli ed inattesi danni ad opera dei booster del Discovery. In particolare, circa 3500 mattoni refrattari furono investiti dai getti incandescenti e scagliati via ad una velocita' stimata di circa 300 metri al secondo.

Ne e' seguita naturalmente una approfondita inchiesta per individuare le cause dei danni: riparazioni troppo affrettate avrebbero potuto non risolvere il problema in modo soddisfacente.
Il risultato del'indagine e' che, come spesso accade, c'e' stato un insieme di concause che hanno portato ai danni alla rampa. In primis, i decenni di uso e di esposizione ai getti roventi ed ai gas acidi dei booster hanno indebolito i ganci che fissano i mattoni al cemento sottostante; a questo va aggiunto che la resina epossidica usata negli anni 60 per la costruzione iniziale della rampa probabilmente ha perso parte della sua efficacia in modo imprevisto. Quando una piccola toppa di materiale isolante ("fondu fyre") e' saltata via durante il lift-off di Discovery, si e' ingenerato un effetto a catena con i risultati di cui sopra.

Le riparazioni prevedono la sostituzione dei mattoni perduti o danneggiati, l'applicazione di una griglia in acciaio a protezione del muro di cemento rimasto esposto e la copertura del tutto con un nuovo strato di materiale isolante.

Il tutto dovrebbe essere pronto entro la terza settimana di agosto, in tempo per la missione STS 125/Atlantis, con l'STS che dovrebbe raggiungere la rampa il 29 agosto (vedi anche http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=7010.0). Per ottenere questo risultato sono previsti due turni giornalieri di lavoro, ciascuno da 10 ore.

Le riparazioni effettuate dovrebbero consentire l'uso della 39A fino al termine fatidico del 2010, quando cesseranno i voli shuttle. Ovviamente, d'ora in poi le condizioni della rampa verranno costantemente monitorate.

Un discorso a parte va fatto per la rampa gemella, la 39B. Si ritiene, evidentemente, che essa versi nelle stesse condizioni della 39A. Ciononostante, non sono previste riparazioni per questa rampa, in considerazione del fatto che la 39B e' stata allocata solo ed esclusivamente alla missione "LON" STS 400/Endeavour (missione di eventuale soccorso ad STS 125), e considerato anche che, secondo i tecnici, i danni alla rampa non possono mettere in pericolo l'integrita' strutturale del veicolo che la stia utilizzando.

In effetti, la rampa 39B e' gia' attualmente oggetto di modifiche, ma per renderla idonea ad accogliere il futuro vettore Ares.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017