Scudo Orion arrivato al KSC

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

E' arrivato al KSC per iniziare i test di collaudo il primo prototipo dello scudo termico che equipaggerà l'Orion.
Diretta evoluzione dei materiali utilizzati prima nell'Apollo e poi nello Shuttle, lo scudo è realizzato in PICA (phenolic impregnated carbon ablator), ablativo, per quanto riguarda la parte esterna e materiale ceramico simile a quello utilizzato sul TPS dello Shuttle per la parte interna.
Lo scudo è formato da circa 200 piastrelle anzichè le 24.000 dello shuttle, rendendolo estremamente più semplice nella gestione e economico, e grazie a queste caratteristiche si è preferito non ricondizionarlo ad ogni volo ma utilizzarne uno sempre nuovo ad ogni missione.
Il materiale ablativo (PICA) brucerà nel rientro e assorbirà gran parte dell'energia da dissipare a oltre 40.000 km/h e oltre 2700°C dei rientri lunari o extraplanetari, mentre le piastrelle ceramiche sottostanti isoleranno la struttura vitale della capsula.
Il PICA è stato utilizzato di recente anche per lo scudo della Stardust funzionando egregiamente come previsto.
Quello appena trasportato al KSC è un MDU (manufacturing demonstration unit) ovvero un prototipo del tutto simile a quello definitivo che non volerà nello spazio, ma sarà sottoposto a tutti i test necessari a terra, a partire da Raggi X, laser e tutti i test non distruttivi che ne dovranno verificare la rispondenza ai requisiti approvandone il design e il processo di costruzione.

Foto credits: Damaris Sarria

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.