ATK svela il nuovo lanciatore per COTS e non solo

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

ATK ha svelato il suo nuovo lanciatore che è studiato in particolare per fornire un adeguato lanciatore a tutti i partecipanti al programma COTS ma che è previsto anche come successore del Delta II per missioni GTO e TLI con prestazioni migliori rispettivamente del 25 e del 40 per cento.
Il nome sarà Athena III, avrà tre stadi, il primo sarà formato da due segmenti e mezzo di SRB a combustibile solido, il secondo sarà il Castor 120 e il terzo il Castor 30, all'apice ci sarà poi un modulo Orbit Adjust Module (OAM).
Ci potrebbe poi essere subito una seconda versione migliorata con il case dei propulsori solidi in compositi aumentando la capacità per la ISS di 700kg, e possibilità di collaudare nuove scelte tecnologiche per Ares I e V prima su questo vettore grazie all'elevata intercambiabilità nella sistemistica.
Il payload verso la ISS è compreso fra 6 e 6,7ton, in GTO (Geosynchronous Transfer Orbit) 2,7ton, in TLI (Trans-Lunar Insertion) 1,8ton e per eventuali missioni marziane 2,9ton.
L'obiettivo primario è comunque quello di supportare il programma COTS e in particolare PlanetSpace e Lockheed Martin con il loro
Il primo lancio è previsto per settembre 2009 e a fine 2010 il primo lancio COTS dalla Cape Canaveral Air Force Station.
Grazie al programma ATK pensa di creare 350 posti di lavoro nella regione, già colpita dal ritiro dello Space Shuttle.
Attualmente i concorrenti per il programma COTS sono 8, a fine mese verranno scartati i primi 4 dopo una serie di incontri a Houston.

  Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.