Risultati investigazione YES2

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Sono stati resi noti i risultati dell'investigazione del programma studentesco YES2 dopo la perdita della capsula Fotino in un tentativo di rientro tramite un lungo cavo da srotolare in orbita dalla capsula madre Foton.
Le prime indicazioni davano come probabile uno svolgimento più lento del previsto e un relativo taglio anticipato del cavo quando erano stati srotolati solo 8km, ma ora dopo settimane di analisi sembra che le cose siano andate un po' diversamente come viene descritto dal rapporto consegnato all'ESA Mission Review Board.
L'analisi dei dati ha infatti portato a pensare al team di missione, che il cavo potrebbe essersi svolto quasi completamente, non 8.5km ma più probabilmente fra i 29.5 e i 31.7km.
Il team di ESTEC e di Delta-Utec hanno cercato di ricomporre la situazione di quelle ore rimettendo insieme tutti i dati che avevano a loro disposizione, sia tramite rilevazioni dirette sia indirette, come ad esempio l'unità di registrazione telemetrica della sonda Foton-M3.
Analizzando i sensori di velocità del meccanismo di svolgimento si è visto che nelle ultime fasi la velocità è andata sempre crescendo anzichè diminuire come si ipotizzava.
Altri dati sono arrivati dal U.S. Space Surveillance Network che tracciando la Foton-M3 ha rilevato che la capsula madre dopo il taglio di Fotino ha sollevato l'orbita di 1.3km come avrebbe comportato solamente uno svolgimento di circa 30km.
Per quanto riguarda la mini-capsula Fotino, di cui si sono perse le tracce in quelle ore, non essendo più stato rilevato da nessuna apparecchiatura di tracking sia visuale che radar è molto probabile che sia rientrato subito dopo il taglio del cavo come previsto.
Sembra che il computer di controllo dello svolgimento abbia avuto dei problemi di funzionamento con blackout a intermittenza durante lo svolgimento.
I possibili scenari, conseguenza dello svolgimento troppo rapido sono: o il cavo si è svolto completamente ma arrivato al termine della sua lunghezza ancora con una certa velocità si è strappato e la capsula è poi rientrata come avrebbe dovuto, oppure il cavo si è rotto per il funzionamento a scatti prima del completo svolgimento con la capsula ancora agganciata mentre si continuava a srotolare l'altro capo sulla Foton.
Altri dati arriveranno nelle prossime settimane quando il team riceverà le analisi dal DIMAC (Direct Measurement micro-Accelerometer), un esperimento a bordo della Foton-M3 e del team responsabile del GPS di Samara, che potrebbero rivelarsi risolutivi.
Sfortunatamente non furono mai ricevuti dati da Fotino per cui non si hanno altre fonti disponibili e le sue sorti potrebbero essere molto diverse, potrebbe essere bruciato al rientro, potrebbe aver avuto un problema con i paracaduti, oppure essere atterrato in un terreno difficile del Turkmenistan, Kazakhstan o Siberia in cui è impossibile la trasmissione del beacon… Sembra comunque certo che il deorbiting sia avvenuto, confermando quindi la buona riuscita della missione, che se confermata potrebbe entrare nella storia come la più lunga struttura umana mai inviata nello spazio.
Sono già al lavoro i team per YES3, per l'European Student Earth Orbiter (ESEO), previsto per il 2010 e l'European Student Moon Orbiter (ESMO) programmato per il 2011.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.