ESA ed il cervello di Paolo Nespoli

In questi giorni l'astronauta di Verano Brianza è impegnato in una serie di esperimenti scientifici, svolti all'interno del laboratorio europeo Columbus, dedicati allo studio del cervello umano.

Tali esperimenti vengono effettuati utilizzando "Neurospat", un computer portatile utilizzato indossando uno speciale visore che impedisce distrazioni visive esterne, ed il cui obbiettivo è quello di determinare i meccanismi coinvolti nel comportamento alterato dalla microgravità e di indivuare le componenti cruciali della corteccia cerebrale.
I dati vengono registrati da una serie di sensori elettroencefalografici applicati ad una speciale cuffia indossata da Nespoli.

Il cervello umano è in continuo cambiamento, i nervi si modificano, le connessioni tra le cellule nervose si riformano man mano che assimiliamo nuove informazioni, archiviano quelle vecchie e continuamente si adattano alle nuove situazioni.
Tra i fattori principali che maggiormente influiscono sui cambiamenti del cervello ci sono le nuove esperienze, i cambiamenti fisiologici, il disturbo nel sonno e la fatica, tutti fattori che nello spazio vengono amplificati di molto rispetto alla vita normale sulla Terra.

Sulla ISS, oltre ai cambiamenti del flusso sanguineo, del tessuto osseo ed altri aspetti fisiologici, uno degli sforzi maggiori lo compie il sistema nervoso, che si deve adattare al nuovo ambiente andando ad incidere sulla capacità cognitiva degli astronauti.

Gli esperimenti che Nespoli compie riguardano in particolare quattro categorie: Navigazione 3D, percezione di come è orientato il proprio corpo, percezione dell'orientamento di oggetti e sincronismo visivo-motorio.

Fonte ESA

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Simone Montrasio

Appassionato di astronautica fin da bambino. Dopo studi e lavoro nel settore chimico industriale, per un decennio mi sono dedicato ad altro, per inserirmi infine nel settore dei materiali compositi anche per applicazioni aerospaziali. Collaboro felicemente con AstronautiNEWS dalla sua fondazione.