Il 2018 spaziale: uno sguardo all’anno appena passato
Uno sguardo al 2018 spaziale, con manichini in orbita, tristi addii, un esercito di sonde robotiche e un bel po’ di guai per la stazione spaziale internazionale
Uno sguardo al 2018 spaziale, con manichini in orbita, tristi addii, un esercito di sonde robotiche e un bel po’ di guai per la stazione spaziale internazionale
Il razzo Electron di Rocket Lab è stato lanciato con successo inserendo sei piccoli satelliti in orbita terrestre nella missione It’s Business Time.
Come ogni anno passiamo in rassegna i principali avvenimenti in ambito spaziale del nuovo anno
Rocket Lab ha lanciato per la seconda volta il razzo Electron dallo spazioporto dell’azienda in Nuova Zelanda, segnando il primo completo successo del proprio lanciatore leggero che ha raggiunto l’orbita rilasciando tre satelliti.
La società privata, in corsa per il Google Lunar XPRIZE (GLXP), ha recentemente presentato un terzetto di missioni robotiche low-cost per l’esplorazione della Luna, con l’ambizione di stabilire un avamposto permanente entro il 2020 ed in futuro allargare il raggio d’azione a Marte e Venere.
Con il successo della missione del 14 luglio, la Russia sembra essersi messa alle spalle le difficoltà del 2016, mostrandosi determinata a conquistare un ruolo di primo piano nel mercato, in espansione, dei lanci di piccoli satelliti.