Fissata la data di lancio della sonda Juno

La NASA ha fissato la data di partenza della sonda Juno, diretta verso Giove, al prossimo 5 agosto 2011, in concomitanza con l’apertura della finestra di lancio che si prolungherà fino al 26 agosto.
Il momento preciso per il primo tentativo di lancio cadrà tra le 17:34 del 5 agosto e le 0:33 italiane del 6 agosto, quando la sonda decollerà dal Kennedy Space Center a bordo di un Atlas V della United Launch Alliance.
Dopo cinque anni di viaggio la sonda arriverà su Giove nel luglio 2016, per una missione dedicata allo studio delle origini, della struttura, della magnetosfera e dell’atmosfera del gigante gassoso. La fotocamera a colori di Juno riprenderà immagini ravvicinate ad alta definizione delle nubi superficiali di Giove, inviando a terra per la prima volta anche i dettagli delle zone polari del pianeta.
Le osservazioni raccolte da Juno consentiranno di capire se le teorie sulla formazione di Giove sono corrette; permetteranno di dedurre la composizione, la temperatura e le dinamiche circolatorie delle nubi del pianeta. Altri strumenti consentiranno di comprendere meglio l’interazione dell’imponente campo magnetico di Giove con l’atmosfera, in particolare attraverso l’osservazione delle aurore boreali e australi.
La missione principale prevede che Juno resti attiva intorno al più grande pianeta del Sistema Solare per un anno, compiendo 33 orbite.
Quando avrà esaurito il suo compito, Juno concluderà il suo volo con un “tuffo” dentro le nubi di Giove, proprio come accadde alla precedente missione rivolta al gigante gassoso, la Galileo.
Juno vede anche un’importante partecipazione italiana, grazie ad un accordo bilaterale stipulato tra ASI e NASA nel 2008.
In particolare il nostro Paese fornirà due strumenti:
– lo spettrometro ad immagine infrarosso JIRAM (Jovian InfraRed Auroral Mapper), Principal Investigator Angioletta Coradini dell’INAF-IFSI, realizzato da Selex-Galileo Avionica;
– lo strumento di radioscienza KaT (Ka-Band Translator), Principal Investigator Luciano Iess dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, realizzato da Thales Alenia Space, che rappresenta la porzione nella banda Ka dell’esperimento di gravità.
Ambedue questi strumenti sfruttano importanti sinergie con gli analoghi strumenti in sviluppo per la missione BepiColombo, ottimizzando i costi ed incrementando il ruolo sia scientifico che tecnologico italiano.

Per ulteriori informazioni si consiglia di seguire le conferenze stampa di presentazione della missione, tutte in diretta streaming su NasaTV:
– il 27 luglio, dal News Center del Kennedy Space Center in Florida, a partire dalle 19.00 CEST.
– il 3 agosto, dal News Center del Kennedy Space Center in Florida, a partire dalle 19.00 CEST.

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Marco Zambianchi

Spacecraft Operations Engineer per EPS-SG presso EUMETSAT, ha fatto parte in precedenza dei Flight Control Team di INTEGRAL, XMM/Newton e Gaia. È fondatore di ForumAstronautico.it e co-fondatore di AstronautiCAST. Conferenziere di astronautica al Planetario di Lecco fino al 2012, scrive ora su AstronautiNEWS ed è co-fondatore e consigliere dell'associazione ISAA.