ESRIN a porte aperte per la Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Nell'ambito della XVIII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica promossa dal Ministero italiano dell’Università e della Ricerca (MIUR) dal 3 all’8 marzo, l'ESRIN, il Centro per le Osservazioni della Terra dell’ESA, che sorge in prossimità di Frascati (Roma), apre le porte alle scuole per la giornata di lunedì 3 marzo.
 
Anche quest’anno i ragazzi e le ragazze in età scolare hanno l’opportunità di “toccare con mano” le frontiere della ricerca spaziale europea e gli uomini che ne sono protagonisti. A partire dalle 9.00 sono previsti quattro turni di visite, ciascuno dei quali di circa tre ore. Per partecipare è necessaria la prenotazione. Le iscrizioni sono possibili fino a esaurimento posti.

Ricco il contorno della visita: dopo una veloce carrellata introduttiva sulle attività dell’ESRIN, saranno presentate le attività spaziali europee, utilizzando come spunto i lanci del 2008, le tipologie di satelliti che saranno lanciati e le loro orbite a cui sono destinati.

L’anno, infatti, proclamato dall’ONU Anno Internazionale del Pianeta Terra, si presenta piuttosto intenso. Marzo vedrà l’esordio del Veicolo Automatico di Trasferimento (ATV), la navetta cargo spaziale che l’ESA ha sviluppato e costruito nel contesto del programma della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e che sarà lanciata a bordo di un Ariane 5 modificato.

Nei mesi successivi saranno messi in orbita GOCE e SMOS, due satelliti per le osservazioni della Terra. Il primo, il cui lancio è previsto per maggio, studierà in dettaglio il campo gravitazionale terrestre, mentre il secondo, il cui lancio è previsto per gli ultimi mesi del 2008, analizzerà il contenuto di acqua delle terre emerse e realizzerà una mappatura globale della salinità dei mari.
 
La primavera battezzerà anche la messa in orbita dell’orologio atomico più preciso che sia mai stato lanciato: un maser passivo a idrogeno, che sarà ospitato a bordo di Giove B, il secondo satellite del progetto di navigazione satellitare Galileo. Giove B completa la validazione in orbita di Galileo ed è stato costruito dalle Industrie Galileo, un consorzio europeo del quale fa parte anche Thales Alenia Spazio.

L’autunno saranno invece gli astronomi a festeggiare. Un Ariane 5 modificato lancerà nello spazio una navicella al cui interno saranno annidati ben due telescopi spaziali, Herschel e Planck, destinati a operare da un punto molto particolare del sistema Terra-Sole, detto punto L2 (punto lagrangiano secondo), distante dalla Terra circa 1,5 milioni di km in direzione opposta al Sole rispetto al nostro pianeta.

Herschel ha uno specchio principale di 3,5 metri di diametro, che raccoglierà la radiazione infrarossa: è un modo diverso, e in gran parte inesplorato, di osservare il cosmo. Gli astronomi ritengono di poter sfruttare telescopi come Herschel per ricavare informazioni sulle sorgenti più fredde dell’universo e investigare l’epoca in cui le galassie dovevano ancora nascere.

Planck è invece la prima missione europea per lo studio della cosiddetta radiazione cosmica di fondo, la radiazione – oggi osservata nelle microonde – che fu emessa dall’universo circa 300 mila anni dopo il Big Bang, quando ancora le prime galassie o le prime stelle erano lontane dal nascere.
   
A seguire, un esperto di spazio farà una panoramica, ricca di aneddoti e testimonianze fotografiche, sulla partecipazione dell’Europa ai programmi di volo spaziale abitato, focalizzando l’attenzione sugli astronauti dell’ESA di nazionalità italiana che hanno vissuto questa esperienza unica e affascinante.

La visita a ESRIN si conclude con la visita all’area espositiva allestita nella Sala e con l’esperienza del Teatro della Realtà Virtuale (VRT), dove i giovani ospiti potranno assistere agli stupefacenti filmati 3D realizzati con i dati satellitari dell’ESA.

Fonte: ESA

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.