Il progetto del kick stage europeo ASTRIS viene potenziato
Il programma ASTRIS (Ariane Smart Transfer and Release In-orbit Ship) è stato rivisto e rifinanziato durante il recente Consiglio a livello ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (ESA) dello scorso novembre (CM25) con ulteriori 100 milioni di euro. Il progetto era stato deliberato nella riunione dei ministri dello spazio del 2019 (CM19) e assegnato, per un valore di 90 milioni di euro, alla sussidiaria tedesca di ArianeGroup nel 2021.
Il kick stage ASTRIS è un piccolo modulo propulsivo aggiuntivo che, posizionato sopra il secondo stadio dell’Ariane 6, consentirà il posizionamento efficace e preciso di carichi utili in specifiche orbite. Con la possibilità di effettuare accensioni multiple, ASTRIS potrà rilasciare molteplici satelliti in orbite diverse, semplificando il lavoro dei clienti che non dovranno appesantire i loro satelliti con un proprio sistema di propulsione.
Secondo quanto riportato dal sito European Spaceflight, che ha chiesto delucidazioni sul nuovo finanziamento direttamente a Toni Tolker-Nielsen, direttore del Trasporto spaziale dell’Agenzia spaziale europea, ASTRIS verrà sviluppato con prestazioni decisamente superiori rispetto al progetto originale, diventando un vero e proprio OTV (Orbital Transfer Vehicle). Tolker-Nielsen ha inoltre ipotizzato che il primo prototipo, dopo aver superato i test a Terra nel 2028, potrebbe essere pronto per il volo inaugurale l’anno successivo. La Germania, in quanto sede della consociata di ArianeGroup, si accollerà gran parte dei 100 milioni di euro previsti.
Il propulsore del nuovo OTV dovrebbe essere lo stesso Bi-Ergoler RaumtransporTAntrieb (BERTA) già sviluppato in Germania sia per ASTRIS che, con il nome SPE-T Space Propulsion Engine Throttleable, per il futuro lander lunare Argonaut.
BERTA, che ha già superato diverse campagne di hot fire test, è un propulsore riavviabile che sviluppa 5 kN di spinta, realizzato utilizzando ampiamente la stampa 3D e alimentato da combustibili ipergolici (MON/MMH). Oltre alla versione SPE-T da alcuni anni è in corso di sviluppo anche una versione green che dovrebbe utilizzare propellenti non tossici.
Un OTV è un veicolo spaziale, non necessariamente lanciato con lo stesso vettore del payload, in grado di trasferire grandi carichi da un’orbita ad altre con caratteristiche energetiche molto differenti. Alcuni esempi sono i trasferimenti dall’orbita bassa terrestre (LEO) a quella geostazionaria (GEO), di inserzione translunare (TLI) o una traiettoria di fuga dal campo gravitazionale terrestre verso il Sole o gli altri pianeti.
Sia ESA che ArianeGroup non hanno ancora pubblicato nessun annuncio ufficiale, ma durante il recente European Commission’s In-Space Operations and Services (ISOS) Strategic Forum tenutosi a Monaco di Baviera lo scorso 16 dicembre, l’azienda francese avrebbe presentato il progetto di un OTV avanzato, basato su ASTRIS, denominato ASTRALIS.

Il post di ArianeGroup rivela che ASTRALIS sarà un veicolo logistico, con capacità di operare in prossimità o connesso con il satellite cliente e in grado di fornire un trasporto o rifornimento. L’azienda dichiara inoltre che il livello di maturità tecnologica del progetto è garantito dall’esperienza accumulata negli ultimi anni con il kick stage ASTRIS.
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