Accordo tra Rocket Lab e JAXA: in programma due lanci con Electron

Il razzo Electron in fase di lancio dalla base di Mahia, in Nuova Zelanda. Crediti: Rocket Lab

Il 10 ottobre 2025, la Rocket Lab Corporation, azienda statunitense fondata nel 2006 e specializzata nella produzione di veicoli spaziali, ha annunciato di aver siglato un accordo con la JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) per la realizzazione di due lanci con il vettore Electron, previsti nei prossimi mesi. La firma dell’accordo sottolinea l’importanza e l’affidabilità di Electron come mezzo di accesso allo spazio per missioni di agenzie spaziali e clienti internazionali, consolidando ulteriormente la reputazione dell’azienda come fornitore globale di servizi di lancio per payload di dimensioni ridotte.

Electron è un razzo a due stadi, progettato per portare in orbita satelliti di piccole dimensioni. Ad oggi è stato lanciato con successo 73 volte, confermandosi come uno dei lanciatori più versatili e competitivi nel settore dei piccoli carichi utili, grazie alla sua capacità di operare con rapidità, precisione e affidabilità.

Il contratto appena siglato consentirà alla JAXA, l’Agenzia spaziale giapponese, di accedere allo spazio tra la fine del 2025 e il 2026. In particolare, il primo lancio è previsto per dicembre 2025 e avrà l’obiettivo di portare in orbita il satellite dimostrativo RAISE-4, che ospita otto tecnologie sperimentali sviluppate da istituti di ricerca, università e aziende private giapponesi, offrendo una piattaforma unica per testare strumenti innovativi in condizioni reali.

Il secondo lancio è invece in programma per il 2026, anche se non è ancora stata comunicata una data precisa. Ciò che è certo è che, a differenza del primo, questa missione trasporterà otto satelliti separati, destinati a scopi diversi: si tratterà sia di dimostratori tecnologici, come piccole fotocamere multispettrali, sia di satelliti per il monitoraggio degli oceani e l’osservazione ambientale.

Il lanciatore Electron al complesso di lancio 1 a Mahia, in Nuova Zelanda. Crediti: Rocket Lab

La collaborazione tra Rocket Lab e il settore spaziale giapponese è di lunga data: nel corso degli anni, numerosi satelliti del Giappone sono stati lanciati grazie ai servizi della compagnia statunitense. Tra le missioni più significative figura quella del febbraio 2024, quando Rocket Lab ha messo in orbita il satellite di Astroscale nell’ambito del programma On Closer Inspection, dedicato alla rimozione dei detriti spaziali. Già nel 2019, invece, l’azienda aveva collaborato con la società giapponese ALE per la missione Running Out of Fingers, contribuendo a dimostrare l’affidabilità di Electron.

Guardando al futuro si stima che entro il 2030 saranno oltre una ventina i lanci di satelliti giapponesi supportati da Rocket Lab, a conferma del ruolo sempre più centrale dell’azienda nel panorama aerospaziale nipponico e internazionale.

Il fondatore e CEO di Rocket Lab, Peter Beck, ha evidenziato l’onore di essere scelti da JAXA per supportare lo sviluppo del settore spaziale giapponese. Secondo le sue dichiarazioni queste missioni dimostrano l’importanza globale del vettore Electron, lanciato da un sito neozelandese con un vettore statunitense, e confermano la sua affidabilità e rapidità: infatti Electron si è dimostrato prezioso sia per la costruzione di nuove costellazioni di satelliti sia per missioni personalizzate che richiedono una pianificazione rapida e un dispiegamento dei carico utile estremamente preciso.

Fonte: Rocket Lab 1; Rocket Lab 2

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Luca Ambrosini

Dopo una laurea triennale in Fisica e una magistrale in Matematica modellistico-applicativa, ho intrapreso un percorso professionale nel settore aerospaziale. Da sempre appassionato di spazio e astronomia, ho la fortuna di poter lavorare in un ambito che coincide con la mia passione: mi occupo infatti di design di software e algoritmi per Star Tracker.

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