SLIM sopravvive a un’altra notte lunare

SLIM ripreso dal LEV-2. Credit: JAXA/ISAS

Il lander lunare SLIM dell’agenzia spaziale giapponese ha sfidato di nuovo le probabilità, sopravvivendo non solo a una, ma a due notti lunari estremamente fredde e a giorni lunari molto caldi. Lo Smart Lander for Investigating Moon (SLIM) ha inviato un’altra immagine dalla sua telecamera di navigazione, due mesi dopo un atterraggio difficile che inizialmente suggeriva una vita utile fortemente limitata.
La Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) ha diffuso la sorprendente notizia della sopravvivenza di SLIM con un post su X, includendo la nuova immagine della telecamera.

Il modulo di atterraggio SLIM ha realizzato un allunaggio il 19 gennaio 2024, secondo l’orario solare orientale (equivalente al 20 gennaio in Giappone). Durante la fase di discesa, il lander ha subito la perdita di un motore che lo ha condotto ad atterrare capovolto, con la maggior parte dei pannelli fotovoltaici orientati in direzione opposta al Sole. Questa posizione ha limitato l’accesso alla fonte energetica solare, prefigurando una durata operativa estremamente ridotta.

Nonostante le avversità, SLIM è riuscito a trasmettere dati visivi tramite una delle sue telecamere di navigazione e a catturare un’immagine parziale con l’ausilio della sua Multi Band Camera (MBC), uno strumento di imaging avanzato. Gli ingegneri del progetto nutrivano la speranza che le variazioni angolari dell’illuminazione solare nei giorni successivi avrebbero potuto garantire un’adeguata esposizione dei pannelli fotovoltaici alla luce, consentendo così la raccolta di ulteriori dati visivi. Fortunatamente questa aspettativa è stata confermata: prima del sopraggiungere della notte lunare, che dura 14 giorni, è stato possibile acquisire e trasmettere il resto dei dati previsti dalla scansione MBC.

SLIM rappresenta un esemplare della nuova generazione di moduli di atterraggio lunari, caratterizzati da costi contenuti e dall’uso esclusivo di energia solare, a discapito dell’utilizzo di generatori radioisotopici termoelettrici per il riscaldamento e l’alimentazione. Questa scelta di design, pur riducendo i costi, limita la durata di vita operativa del lander a causa dell’incapacità di batterie ed elettronica di sopportare le estreme condizioni di freddo della notte lunare, che possono raggiungere i −200 °C.

Altri due veicoli spaziali di nuova generazione sono atterrati con successo sulla Luna nell’ultimo anno. Come previsto, l’indiano Chandrayaan-3 e lo statunitense Odysseus, o Odie, costruito da Intuitive Machines come parte del programma Commercial Lunar Payload Services della NASA, non si sono svegliati dopo le loro notti lunari. Intuitive Machines ha riconosciuto il destino di Odie in una serie di post su X.
Solo SLIM ha risposto di nuovo ai comandi e non solo dopo la prima notte lunare, ma ora anche dopo una seconda.
Le immagini acquisite provengono solo da una telecamera di navigazione, non dall’MBC, e poiché la telecamera non può essere spostata e la superficie della Luna non cambia, l’aspetto è molto simile.

Come ha riportato la JAXA in uno dei suoi post su X: «Non c’è pioggia o vento sulla Luna, quindi le formazioni rocciose e la topografia difficilmente si muovono nella stessa direzione nelle foto. I crateri osservati durante l’atterraggio hanno sempre la stessa forma. La fotocamera di navigazione non può muoversi, quindi la foto di base dovrebbe continuare a non mostrare nulla in movimento, ma destano attenzione i cambiamenti nella lunghezza delle ombre!».

La JAXA ha dichiarato che, sebbene «alcuni sensori di temperatura e le celle della batteria inutilizzate stiano iniziando a non funzionare», la maggior parte delle «funzioni che sono sopravvissute alla prima notte lunare» sono sopravvissute anche alla seconda.

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