Blue Origin e SpaceX hanno avviato lo studio delle loro versioni cargo dei lander lunari

Credits: Blue Origin

La NASA ha esercitato le opzioni sottoscritte con Blue Origin e SpaceX relative al progetto Human Landing System (HLS), chiedendo alle due società di avviare la progettazione delle versioni cargo dei loro lander lunari. Le opzioni, che coprono il lavoro attraverso una revisione preliminare dei progetti, non richiedono finanziamenti aggiuntivi oltre ai già stanziati 3,4 miliardi di dollari per Blue Origin e 1,15 miliardi di dollari per l'”opzione B” di SpaceX, assegnati rispettivamente a maggio 2023 e nel novembre 2022.

Lo scorso 9 gennaio, NASA ha fatto un fugace riferimento a questa richiesta quando ha ufficializzato di aver posticipato i lanci delle missioni Artemis II e III. Sostanzialmente, NASA ha chiesto a entrambi i fornitori del sistema di atterraggio umano Artemis, SpaceX e Blue Origin, di iniziare ad applicare le conoscenze acquisite nello sviluppo dei loro sistemi manned nella progettazione di nuovi veicoli cargo per il trasporto di carichi di grandi dimensioni.

NASA si aspetta che questi grandi lander cargo abbiano un’elevata somiglianza con i sistemi di atterraggio umani ma con la capacità di consegnare dalle 12 alle 15 tonnellate di merci sulla superficie lunare. NASA ha precisato di non aver ancora identificato alcun carico utile per i nuovi lander, visto che il loro utilizzo avverrà con Artemis VII, una missione prevista non prima del 2030.

Nessuna delle due società ha fornito informazioni sullo stato dei lavori della versione cargo del proprio lander HLS. Elon Musk, amministratore delegato di SpaceX, lo scorso 12 gennaio ha colto l’occasione per elogiare la capacità del veicolo Starship di far atterrare grandi carichi utili sulla Luna, affermando che il desiderio di SpaceX sia quello di voler superare di gran lunga i requisiti che la NASA ha chiesto loro di realizzare.

Blue Origin e SpaceX non sono gli unici a lavorare sui lander cargo di grandi dimensioni. Anche ESA ha recentemente avviato la fase di definizione di un proprio veicolo, Argonaut, un lander cargo che l’Agenzia Spaziale Europea desidererebbe proporre per le future missioni Artemis. Argonaut, come attualmente progettato, trasporterebbe circa due tonnellate di carico, molto meno di quello che la NASA ha richiesto con il programma HLS.

Argonaut verrà lanciato a bordo di un razzo Ariane 6 in un volo diretto verso la Luna. Una missione Argonaut, dal lancio all’atterraggio, potrebbe richiedere da una settimana a un mese, a seconda delle orbite e dal profilo di missione. Nessuna regione della Luna sarà preclusa al veicolo europeo; Argonaut sarà in grado di atterrare in qualsiasi regione della Luna.

Il veicolo ESA sarà costituito da tre componenti principali: il Lunar Descent Element (LDE) che avrà il compito di volare sulla Luna e atterrare, il Cargo Platform Element (CPE) ovvero l’interfaccia tra il lander e il suo carico utile e, infine, il vano per il Payload. Il lander lunare è stato progettato per una serie di missioni con molte opzioni per i suoi carichi utili. L’adattabilità sarà una caratteristica fondamentale nel design di Argonaut, l’elemento della piattaforma di carico è progettato per accettare qualsiasi profilo di missione: dagli approvvigionamenti per gli astronauti al trasporto di un rover, da piccoli payload tecnologici a impianti di produzione di energia o telescopi lunari. Nell’ambito del programma Artemis, ESA partecipa alla costruzione del modulo di servizio di Orion della NASA e alla realizzazione dei moduli del Gateway che verrà posto in orbita lunare. Argonaut potrebbe diventare un complemento indipendente al programma Artemis.

Le opzioni del lander cargo esercitate dalla NASA non sono tra i primi contratti siglati con diverse società per quanto riguarda la consegna di merci sulla luna. La NASA ha selezionato le due società, insieme ad altre tre, nel secondo round del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) nel novembre 2019. SpaceX ha offerto Starship che, stando a quanto dichiarato a suo tempo dalla società, avrebbe potuto trasportare fino a 100 tonnellate sulla Luna, mentre Blue Origin ha offerto la versione cargo del suo lander Blue Moon, capace di caricare diverse tonnellate sulla Luna.

Né Blue Origin né SpaceX hanno vinto alcun ordine di attività CLPS e non è chiaro se una delle due società abbia fatto un’offerta per una delle missioni che la NASA ha assegnato attraverso il programma.

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.