ISS Weekly Status Report – 02.2017
Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale
10 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) Preparations
L’equipaggio ha proseguito i preparativi della seconda EVA denominata “Battery Upgrade”. Oggi, l’equipaggio ha utilizzato il Dynamic Onboard Ubiquitous Graphics (DOUG) Software per ripassare il percorso che dovrà seguire una volta all’esterno della ISS, ed ha concluso la giornata con una videoconferenza con gli specialisti a Terra. I Ground teams proseguono il monitoraggio dello stato della carica delle batterie del Channel 1A. La seconda delle due EVA, prevista per sostituire le batterie del Channel 1A/3A, è in programma per venerdì 13 gennaio.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri, e nel corso della notte (GMT 009-010), i Robotics Ground Controllers hanno attivato MSS e manovrato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Body ed Arm2 per estrarre la batteria agli ioni di Litio (Li-Ion) dallo slot E del H-II Transfer Vehicle 6 (HTV6) Exposed Pallet (EP) ed installarla nello slot 5 dell’1A Integrated Electronics Assembly (IEA). Successivamente hanno rimosso la batteria 1A-1 NiH2 dal suo slot sull’1A IEA per riporla nello slot C dell’HTV6 EP, dopodichè si è provveduto ad estrarre la batteria agli ioni di litio dallo slot D dell’HTV6 EP per installarla nello slot 1 dell’1A IEA. Infine, i Robotics Ground Controllers hanno manovrato SSRMS ed SPDM nella loro posizione di parcheggio.
Multi-Omics Collections
Questa mattina l’equipaggio ha sostenuto l’esperimento Multi-Omics della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) attraverso la raccolta di campioni di saliva e sangue, successivamente posti in un Box Module e stivati nel Minus Eighty-degree Freezer for ISS (MELFI) per la conservazione. Lo studio denominato Multi-omics Analysis of Human Microbial-Metabolic Cross-Talk in the Space Ecosystem valuta l’impatto dell’ambiente spaziale e dei prebiotici sulla funzione immunitaria negli astronauti, combinando i dati ottenuti dalle misurazioni dei cambiamenti della composizione microbiologica nell’intestino, dai profili metaboliti e dal sistema immunitario. L’osservazione e l’analisi di questi biomarcatori durante il periodo di presenza a bordo della ISS, potrebbe essere utile nella gestione della salute degli astronauti.
Lighting Effects Meter Reading
Oggi l’equipaggio ha configurato lo strumento Light Meter per effettuare alcune rilevazioni in varie zone della ISS. Le misurazioni odierne sono state effettuate sulla luce proveniente dalle General Luminaire Assemblies (GLAs). dalle Solid State Lighting Assemblies (SSLAs) aggiornate, dalla luce presente in Cupola ed un ultima rilevazione effettuata a luci spente in uno specifico modulo della ISS. L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS sono state sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci a led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza.
Human Research Collections
Oggi un membro dell’equipaggio, giunto al traguardo del Fligh Day 60 (FD60), ha raccolto campioni di urina e sangue a sostegno di vari esperimenti Human Research. I campioni, posti per la conservazione nel Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI), saranno utilizzati per gli esperimenti Biochemical Profile, Repository e Cardio Ox.- Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
– Repository è un contenitore speciale capace di conservare per lunghi periodi di tempo campioni biologici in condizioni ben controllate. Questi campioni rimarranno conservati come risorsa per la futura ricerca connessa al volo spaziale.
– Cardio Ox. Lo scopo di questo studio è la misurazione dei livelli dei biomarcatori presenti nel sangue e nelle urine prima, durante, e dopo il volo spaziale per metterli in relazione al rischio di sviluppare malattie quali l’aterosclerosi. Dodici astronauti hanno fornito campioni di sangue ed urina per l’analisi dei biomarcatori prima del lancio, 15 e 60 giorni dopo il lancio, 15 giorni prima di tornare sulla Terra ed infine pochi giorni dopo l’atterraggio. Agli stessi intervalli di tempo vengono effettuate ecografie della carotide e della arteria brachiale ma questi esami proseguono nei cinque anni successivi all’atterraggio, al fine di monitorare lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare.
11 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) Preparation
Oggi, l’equipaggio USOS ha proseguito la preparazione degli strumenti che verranno utilizzati durante la EVA di venerdì, attività extraveicolare prevista per effettuare la sostituzione delle batterie al Nickel Hydride del Channel 1A con le nuove agli ioni di Litio. L’equipaggio ha verificato che le Simplified Aid for EVA Rescue (SAFERs) fossero funzionanti, dopodichè ha provveduto alla configurazione delle due videocamere che verranno utilizzate durante l’attività extraveicolare. L’avvio della US EVA #39, in programma per venerdì 13 gennaio, avverrà il 13 gennaio con ingresso nell’Airlock previsto per le ore 06:15 CST.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Ieri, e nel corso della notte (GMT 010-011), i Robotics Ground Controllers hanno attivato MSS e manovrato lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Body e Arm1 per rimuovere la batteria 1A-3 Nickel-Hydrogen dal suo alloggiamento nell’1A Integrated Electronics Assembly (IEA). Poco dopo hanno manovrato SSRMS ed SPDM per estrarre una batteria agli ioni di litio (Li-Ion) dallo slot F dell’H-II Transfer Vehicle 6 (HTV6) Exposed Pallet (EP) per installarla nello slot 3 dell’1A IEA. Al termine è stato estratto il Robotic Offset Tool (ROST) dall’SPDM Tool Holder Assembly (THA) per serrare il bullone H1 della batteria 1A nello slot 5, ma il ROST non è stato in grado di afferrare il bullone H1. Questa attività verrà assegnata agli astronauti nel corso della prossima EVA. Per allontanare ROST dal dispositivo H1 è stata applicata una forza sempre più crescente, fino a giungere al valore di 70 N. La stessa cosa è stata successivamente effettuata sull’1A slot 1, ma in questo caso è stato raggiunto il valore massimo consentito (110 N) senza riuscire a staccare ROST dal dispositivo. Dopo diversi tentativi, l’equipaggio è riuscito a liberare ROST solo dopo aver svitato leggermente il ROST Socket. Per concludere l’attività, i Robotics Ground Controllers hanno manovrato SSRMS ed SPDM nella loro posizione di parcheggio.
Biomolecule Sequencer (BMS) Sample Stop
Lunedì scorso, era stata avviata la fase finale dei test Biomolecule Sequencer (BMS), mentre oggi l’equipaggio ha concluso la sessione di campionamento durata di 48 ore. Al termine del campionamento è stata acquisita la schermata del Suface 3 Pro, successivamente inviata a Terra ai componenti del team BMS per la valutazione. L’indagine Biomolecule Sequencer intende dimostrare, per la prima volta, la fattibilità della sequenzializzazione del DNA su un veicolo spaziale orbitante. La sequenzializzazione del DNA permetterebbe l’identificazione di microbi, diagnosticare malattie e conoscere lo stato di salute di ciascun membro dell’equipaggio.
Human Research Collections
Questa mattina l’equipaggio ha proseguito la raccolta di campioni di sangue ed urina a sostegno degli esperimenti Biochemical Profile, Repository. e Cardio OX. I campioni raccolti sono stati posti per la conservazione nel Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI), in attesa dell’invio a Terra. Questo pomeriggio verranno predisposti gli strumenti con cui domani verranno effettuati i prelievi di sangue.
– Biochem Profile. I campioni di sangue e di urina prelevati dagli astronauti prima, durante e dopo la conclusione della missione spaziale, sono utilizzati per valutare lo stato di salute di un astronauta, rilevando i biomarcatori chiave presenti in questi fluidi. Questa indagine, che ha inizio nel periodo di pre-volo dell’astronauta, prosegue durante la permanenza nello spazio per poi terminare con ulteriori esami nel periodo post-volo, ha come scopo il determinare se le alterazioni del sistema immunitario indotte dal volo spaziale possono aumentare la suscettibilità di infezione o rappresentare un rischio sanitario significativo per i membri dell’equipaggio a bordo della ISS.
– Repository è un contenitore speciale capace di conservare per lunghi periodi di tempo campioni biologici in condizioni ben controllate. Questi campioni rimarranno conservati come risorsa per la futura ricerca connessa al volo spaziale.
– Cardio Ox. Lo scopo di questo studio è la misurazione dei livelli dei biomarcatori presenti nel sangue e nelle urine prima, durante, e dopo il volo spaziale per metterli in relazione al rischio di sviluppare malattie quali l’aterosclerosi. Dodici astronauti hanno fornito campioni di sangue ed urina per l’analisi dei biomarcatori prima del lancio, 15 e 60 giorni dopo il lancio, 15 giorni prima di tornare sulla Terra ed infine pochi giorni dopo l’atterraggio. Agli stessi intervalli di tempo vengono effettuate ecografie della carotide e della arteria brachiale ma questi esami proseguono nei cinque anni successivi all’atterraggio, al fine di monitorare lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare.
Cardio Ox Ultrasound
Oltre alla raccolta di campioni di sangue ed urina, il traguardo del Flight Day 60 (FD60) dell’esperimento Cardio OX è stato caratterizzato dalle scansioni ecografiche. Lo scopo di questo studio è la misurazione dei livelli dei biomarcatori presenti nel sangue e nelle urine prima, durante, e dopo il volo spaziale per metterli in relazione al rischio di sviluppare malattie quali l’aterosclerosi. Dodici astronauti hanno fornito campioni di sangue ed urina per l’analisi dei biomarcatori prima del lancio, 15 e 60 giorni dopo il lancio, 15 giorni prima di tornare sulla Terra ed infine pochi giorni dopo l’atterraggio. Agli stessi intervalli di tempo vengono effettuate ecografie della carotide e della arteria brachiale ma questi esami proseguono nei cinque anni successivi all’atterraggio, al fine di monitorare lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare.
Habitability Narrated Task
A sostegno dell’esperimento Habitability, l’equipaggio ha registrato un video in cui vengono descritte le attività di routine che quotidianamente vengono svolte a bordo della ISS. Il video di oggi ha illustrato la preparazione dei pasti caldi, la ricostituzione delle bevande e la gestione delle aree di ristoro. Habitability valuta la relazione tra i membri dell’equipaggio ed il loro ambiente in un ottica di miglioramento della progettazione e della predisposizione dei futuri veicoli impegnati in voli spaziali di lunga durata, quali ad esempio i voli verso i Near Earth Asteroids (NEA) e Marte. L’obiettivo finale è quello di comprendere quali siano le dimensioni necessarie ed ottimali, ed il relativo layout interno, della parte abitabile di un velivolo spaziale. Le osservazioni registrate nel corso della missione spaziale di 1 anno, così come in tutte quelle di 6 mesi, aiuteranno i progettisti dei veicoli spaziali a capire quanto spazio del volume abitabile sia necessario, e se la durata di una missione, correlata con le dimensioni del volume abitabile, possa arrecare impatti sull’equipaggio. L’applicazione iShort permette ai Ground teams ed agli specialisti degli impatti umani (human factor engineers) di studiare e valutare il design della ISS in un ottica rivolta alla progettazione dei futuri veicoli spaziali.
Radiation Dosimetry Inside ISS-Neutron (RaDI-N)
Dopo aver recuperato gli 8 rilevatori a bolla da un membro dell’equipaggio russo, un collega USOS li ha posizionati in vari luoghi all’interno della ISS. L’obiettivo dell’esperimento Radi-N2 è quello di caratterizzare la radiazione di neutroni sulla ISS. I risultati di questa indagine saranno utilizzati per definire i rischi per la salute dei membri dell’equipaggio della ISS e per sviluppare misure di protezione avanzate per i voli spaziali del futuro.
External (EXT) Multiplexer/Demultiplexer (MDM) Upgrade
L’equipaggio ha configurato un nuovo Enhanced Processor and Integrated Communications (EPIC) EXT MDM, prelevando due schede elettroniche da un secondo MDM, ed installato una terza scheda all’interno di un EXT MDM di scorta. L’MDM Front Cover è stato sostituito con un EXT MDM Ethernet Cover. Gli EPIC MDM sono dotati di processori più veloci, una maggiore quantità di memoria ed una porta Ethernet per l’I/O dei dati, consentendo la gestione contemporanea di un numero maggiore di esperimenti. Questa versione migliorata dei EXT MDM verrà installata nel corso di una prossima attività extraveicolare.
Waste and Hygiene Compartment (WHC) Urine Receptacle (UR) Routine Maintenance
L’equipaggio ha sostituito il Waste and Hygiene Compartment (WHC) Urine Receptacle (UR) ed il suo filtro.
12 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) Preparation
Oggi l’equipaggio ha effettuato gli ultimi preparativi della EMU EVA #39 (Sostituzione della Channel 1A Battery). L’apertura del portello è in programma per domani, venerdì 6 gennaio alle ore 12:10 GMT. Questa mattina l’equipaggio ha completato i consueti esami medici che precedono una attività extraveicolare, dopodiché è stata ripassata la pianificazione delle attività e completata la configurazione delle attrezzature. In conclusione di giornata, i membri dell’equipaggio hanno partecipato ad una videoconferenza con gli specialisti a Terra per discutere gli ultimi dettagli della EVA di domani.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
I Robotics Ground Controllers hanno concluso il trasferimento di tutte le batterie in preparazione della EVA di venerdì. La scorsa notte è stato attivato MSS per utilizzare lo Space Station Remote Manipulator System (SSRMS) e lo Special Purpose Dexterous Manipulator (SPDM) Body ed Arm2 per stivare il Robotic Offset Tool (ROST) in the SPDM Tool Holder Assembly (THA) e rimuovere la batteria Nickel-Hydrogen (NiH2) dallo slot 2 dell’1A Integrated Electronics Assembly (IEA). Infine, SSRMS ed SPDM sono stati posti nella loro posizione di parcheggio. Attualmente su SPDM vi sono tre batterie NiH2 (uno su ogni braccio, più una terza sull’Enhanced ORU Temporary Platform). Queste batterie saranno rimosse dall’Ep dopo l’attività extraveicolare. A causa di alcuni problemi riscontrati ieri con lo strumento ROST, i Ground teams non sono stati in grado di effettuare la messa in sicurezza dei bulloni delle batterie agli ioni di litio sugli slot 1 e 5. Questo compito verrà assegnato all’equipaggio che effettuerà l’attività extraveicolare.
Microgravity Science Glovebox (MSG) Laptop Hard Drive Replacement
Oggi l’equipaggio ha sostituito il disco rigido del laptop del Microgravity Science Glovebox (MSG) ed ha completato con successo l’installazione del software. Il giorno GMT 009, il laptop del Microgravity Science Glovebox (MSG), che supporta il Packed Bed Reactor Experiment (PBRE), ha subito un interruzione delle comunicazioni. Negli ultimi giorni l’equipaggio aveva controllato i cavi e riavviato il computer portatile, prima di identificare nell’hard disk guato l’origine delle anomalie. Al termine della sostituzione, il laptop del Microgravity Science Glovebox (MSG) è tornato alla piena operatività.
13 gennaio
Extravehicular Activity (EVA) #39
Kimbrough e Pesquet hanno aperto il portello esterno del Joint Airlock alle ore 05:22 CST dando il via alla US EVA #39 (Lithium Ion Battery Remove & Replace (R&R) EVA #2). Nel corso di questa attività extraveicolare verranno installate alcune piastre di adattamento e trasferite le batterie all’idruro di nichel del Channel 1A (NiH2) per completare l’installazione delle nuove batterie agli ioni di litio. Gli obiettivi principali di questa EVA sono i seguenti:
- Recupero dell’Adapter Plate E ed F dall’Express Pallet (EP)
- Installazione dell’Adapter Plate F nello Slot 6
- Trasferimento della Battery 4 sull’Adapter Plate F
- Installazione dell’Adapter Plate E nello Slot 4
- Recupero ed installazione dell’Adapter Plate D nello Slot 2
- Serraggio degli H1 Bolts sulle on Li-Ion Batteries nello Slots 1 e 5
L’equipaggio è tornato all’interno dell’Airlock al termine di una EVA con un Phase Elapsed Time (PET) di 05:58 ore. Oltre agli obiettivi primari, sono stati completati anche alcuni task secondari :
- Rimozione temporanea del Node 3 Shields Bundle #3
- Trasferimento della Mobile Transporter Relay Assembly (MTRA) Camera Light Pan and Tilt Assembly (CLPA)
- Sostituzione del Latching End Effector (LEE) A Worksite Interface Fixture (WIF) Adapter
- Mappatura tramite acquisizioni fotografiche del S0 Aft fino al Z1 Forward (Rat’s Nest)
- Trasferimento del Shields Bundle #2 sul Node 3
Le batterie del Channel 1A sono state attivate e sono pienamente funzionanti.
16 gennaio
Japanese-Small Satellite Orbital Deployer-6 (J-SSOD-6) Deployment
Oggi quattro deployers, in cui erano stati riposti 6 satelliti, sono stati afferrati dal JEM Remote Manipulator System (JEMRMS) per avviare la fase di rilascio dei satelliti. J-SSOD #6, una versione migliorata del precedente J-SSOD, è in grado di rilasciare il doppio della quantità di satelliti rispetto alle precedenti installazioni. L’equipaggio ha scattato da Cupola alcune fotografie documentando ciascun rilascio. J-SSOD #6 ha rilasciato i seguenti esperimenti nella sequenza qui sotto descritta:
1° Deployment
FREEDOM (1U): Dispositivo di de-orbita basato su un meccanismo che estende una sottile pellicola nello spazio
WASEDA-SAT3 (1U): Un micro-proiettore proietta un’immagine sulla superficie di un paracadute
ITF-2 (1U): Crea un network di persone che utilizzano dati satellitari
2° Deployment
EGG (3U): Estensione di una struttura toroidale per aeroshells
3° Deployment
AOBA-Velox-III (2U): Un prototipo di Pulsed Plasma Thruster
4° Deployment
TuPOD (3U): Rilascio di due satelliti derivati dai TubeSat
La piattaforma J-SSOD fornisce un mezzo affidabile, sicuro ed economicamente valido per il rilascio in orbita di piccoli satelliti progettati per la ricerca scientifica. La ricerca atmosferica, il monitoraggio delle risorse a Terra, le comunicazioni radio sono esempi di potenziali candidati per questa struttura.
Fluid Shifts – Dilution Measures
L’equipaggio giunto al traguardo del Return -45, ovvero mancano circa 45 giorni al ritorno a Terra, ha avviato le attività Fluid Shifts Dilution Measures. Sono stati prelevati campioni di saliva, sangue ed urine, successivamente stivati per la conservazione nel Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI) prima di ingerire un tracciante a base di Bromuro di sodio (NaBr). Nel corso della giornata l’equipaggio ha raccolto, in più momenti, ulteriori campioni di saliva, sangue ed urina, anch’essi stivati in MELFI. La Dilution Measurements è una delle tre sessioni che fanno parte delle rilevazioni Fluid Shifts del traguardo R-45. Fluid Shifts indaga le cause che concorrono ai cambiamenti fisici gravi e duraturi agli occhi di un astronauta. Poiché si ipotizza che la causa di questi cambiamenti sia il passaggio dei fluidi verso la testa, si vuole comprendere se l’inversione del flusso, utilizzando sul corpo un dispositivo di bassa pressione negativa, possa rappresentare la soluzione del problema. I risultati di questo studio potranno aiutare a sviluppare misure preventive che potranno impedire i cambiamenti duraturi e/o danni permanenti agli occhi degli astronauti.
Synchronized Position Hold, Engage, Reorient, Experimental Satellites (SPHERES) Zero Robotics Dry Run
L’equipaggio ha configurato l’infrastruttura SPHERES ed eseguito una prova generale in preparazione del concorso Zero Robotics previsto per il 27 gennaio 2017. L’indagine Zero Robotics, che viene svolta con la collaborazione del Massachusetts Institute of Technology (MIT), offre agli studenti l’opportunità di progettare la ricerca per la ISS. Nell’ambito di questo concorso, gli studenti progettano algoritmi per controllare e far svolgere attività ai satelliti SPHERES. Gli algoritmi sono testati dai responsabili del team di progetto ed i migliori software verranno selezionati per essere utilizzati ad operare sui satelliti SPHERES a bordo della ISS.
Capillary Flow Experiment-2 (CFE-2)
L’equipaggio ha predisposto un contenitore CFE-2 Vane Gap. Poiché i liquidi si comportano diversamente nello spazio rispetto a quanto osservato sulla Terra, i contenitori che li devono contenere, trasformare o trasportare devono essere progettati per funzionare in condizioni di microgravità. L’obiettivo primario di Vane Gap è determinare le condizioni di equilibrio e le condizioni di bagnabilità critiche per configurazioni rappresentate da angoli interni separati da uno spazio. Gli obiettivi secondari sono la convalida dei modelli matematici dei bagnanti su modelli di grandi dimensioni. CFE comprende molti studi incentrati su un fenomeno chiamato bagnatura. La bagnatura descrive la capacità ed il grado di diffusione di un liquido attraverso una superficie. I risultati di queste prove potranno essere utilizzati per migliorare la capacità di prevedere come avvengono questi processi e migliorare la progettazione di sistemi per il trattamento di liquidi a bordo di veicoli spaziali (es. serbatoi di carburante, acqua e trattamento liquidi per il supporto vitale).
[NDT : Vane Gap è costituito da un cilindro a sezione ellittica e una singola aletta centrale non in contatto con le pareti del contenitore. L’aletta è leggermente asimmetrica in modo che gli spazi vuoti tra la paletta e la parete del contenitore non sono della stessa dimensione.]
Group Combustion
L’equipaggio ha verificato la presenza di eventuali perdite del Multi-Purpose Small Payload Rack (MSPR), della Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA), in cui è stato installato l’esperimento Group Combustion. L’equipaggio ha anche verificato la linea di alimentazione dell’azoto gassoso (GN2) e la linea di alimentazione dell’aria della camera di combustione.
[NDT : Group Combustion è uno studio condotto dalla NASA e dalla Japan Aerospace Exploration Agency il cui nome completo è ‘Elucidation of Flame Spread and Group Combustion Excitation Mechanism of Randomly-distributed Droplet Clouds’. L’obiettivo dell’esperimento è quello di utilizzare il Multi-Purpose Small Payload Rack, che si trova nel modulo Kibo, per eseguire esperimenti sulle modalità di propagazione di una combustione. L’esperimento utilizza goccioline di decano (C10H22) disposte linearmente su fibre reticolari. Viene osservato come si propaga la fiamma ed osservato l’aumento della temperatura a seconda di come sono distribuite le goccioline sul supporto.]
Galley Rack Outfitting
Oggi, l’equipaggio ha proseguito l’allestimento del Galley Rack. È stato fatto ruotare il rack NOD1P4 per installare un Galley Power Supply, un Galley Control Panel e per instradare il cavo di alimentazione elettrica del Galley Food Warmer.
H-II Transfer Vehicle 6 (HTV) Cargo Operations
Durante il fine settimana, l’equipaggio ha caricato sul cargo HTV rifiuti da smaltire, lavorando per 5 ore e 30 minuti. I Ground teams stimano che per concludere l’attività di carico del veicolo saranno necessarie ulteriori 4 ore e 30 minuti di lavoro. Il distacco di HTV dalla ISS è in programma per venerdì 27 gennaio.
Treadmill 2 System (T2) Status
Nel corso del fine settimana, gli specialisti a Terra sono stati in grado di effettuare l’uplink del software ed installare con successo la GUI Service Pack. Questa mattina il T2 è stato ripristinato alla sua configurazione nominale e l’equipaggio ha potuto completare una sessione di allenamento.
Mobile Servicing System (MSS) Operations
Venerdì sera, al termine della EVA 39, i Robotics Ground Controllers hanno collegato il Mobile Base System (MBS) Payload e l’ORU Accommodation (POA) umbilicals all’HTV6 Exposed Pallet (EP) e ripristinato l’alimentazione elettrica al payload. Sono state inoltre estratte la Spare Camera, le luci ed il PTU Assembly (CLPA) che erano stati installati nel corso della attività extraveicolare sul Mobile Transporter Relay Assembly (MTRA). Sabato, i Robotics Ground Controllers hanno stivato tre batterie Nickel-Hydrogen (NiH2), 2 provengono dall’SPDM ed 1 dall’Enhanced ORU Temporary Platform (EOTP), posta sull’HTV6 EP.
17 gennaio
Extra-vehicular Mobility Unit (EMU) Loop Scrub
Oggi, l’equipaggio ha predisposto le EMU 3006 e 3008, utilizzate nel corso dell’ultima attività extraveicolare, al ciclo di lavaggio. È stata effettuata la filtrazione ionica, la rimozione del particolato (lavaggio) e la manutenzione dei biocidi (iodinazione). È stato inoltre prelevato un campione di acqua dal circuito di raffreddamento per le successive prove di conducibilità elettrica.
Ultra-High Definition (UHD) Camera Test
L’equipaggio ha installato, configurato e verificato la funzionalità della UHD Camera. Il primo evento 4K live che utilizzerà l’Encoder 4K, è attualmente in programma per il 1 febbraio. Questa strumentazione, che consente lo streaming 4K UHD in tempo reale, è stata consegnata sulla ISS dal cargo HTV-6.
Fluid Shifts Baseline Imaging
Oggi, un membro dell’equipaggio giunto al traguardo del Return -45 ha eseguito, con l’aiuto di un collega che ha agito guidato a distanza dagli specialisti a Terra, le attività del 2° giorno dell’esperimento Fluid Shifts. L’equipaggio ha raccolto alcuni campioni di sangue ed urina ed effettuato le rilevazioni con l’Optical Coherence Tomography (OCT), il Distortion Product Otoacoustic Emissions (DPOAE), la Tonometria e le scansioni Ultrasound. La sessione odierna si concluderà con le attività Fluid Shift di FE-5, mentre non verranno effettuati i test Cerebral and Cochlear Fluid Pressure (CCFP) e le rilevazioni con la tuta Chibis/Lower Body Negative Pressure (LBNP). Il dispositivo di misurazione CCFP è stato inviato a Terra per le riparazioni con il cargo Dragon della missione SpaceX-9. Fluid Shifts indaga le cause che concorrono ai cambiamenti fisici gravi e duraturi agli occhi di un astronauta. Poiché si ipotizza che la causa di questi cambiamenti sia il passaggio dei fluidi verso la testa, si vuole comprendere se l’inversione del flusso, utilizzando sul corpo un dispositivo di bassa pressione negativa, possa rappresentare la soluzione del problema. I risultati di questo studio potranno aiutare a sviluppare misure preventive che potranno impedire i cambiamenti duraturi e/o danni permanenti agli occhi degli astronauti.
Water Monitoring Suite
In coordinamento con il regolare campionamento delle acque, previsto dal protocollo Environmental Health System (EHS), l’equipaggio ha effettuato il Microbial Monitoring System (MMS) su una porzione di acqua dell’esperimento WMS. Utilizzando la stessa acqua prelevata per il monitoraggio EHS, i Ground teams potranno valutare la qualità del nuovo strumento. Il WMS è uno strumento in grado di individuare ed identificare i microbi e la presenza di materiale organico nell’acqua presente a bordo della ISS.
Combustion Integration Rack (CIR) Troubleshooting Tool Build
L’equipaggio, utilizzando fogli di teflon ed alluminio, ha costruito tre strumenti che saranno utilizzati per intervenire sui CIR Chamber Insert Assembly (CIA) Shroud Plate(s). L’attività di risoluzione dei problemi è prevista per mercoledì.
H-II Transfer Vehicle 6 (HTV) Cargo Operations
Ieri, l’equipaggio ha caricato rifiuti da smaltire sul cargo HTV, lavorando per 5 ore e 30 minuti. I Ground teams stimano che per concludere l’attività di carico del veicolo saranno necessarie ulteriori 3 ore e 30 minuti di lavoro. Il distacco di HTV dalla ISS è in programma per venerdì 27 gennaio.
Fonte: NASA
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