Il cargo giapponese HTV-6 è in volo verso la ISS

Credit: JAXA

È decollato oggi, 9 dicembre, alle 22.26 ora locale (le 14.26 da noi) dal complesso di lancio Yoshinobu sull’isola di Tanegashima, il cargo giapponese HTV, carico di rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio, che è stato il sesto dal 2009 per questo veicolo, era inizialmente programmato per il 1° ottobre, ma era stato rinviato già nell’estate scorsa, a causa di una perdita scoperta durante i test di pressurizzazione.

Il volo della cicogna bianca

HTV-6, noto anche con il nome giapponese di Kounotori, “cicogna bianca”, si è innalzato rapidamente nel cielo notturno e sereno, spinto come i suoi predecessori, dal vettore H-IIB, la versione più potente della famiglia di lanciatori H-II, realizzata ad hoc per portare in orbita questi cargo. Il primo stadio poteva contare sulla propulsione di 2 motori a idrogeno liquido, LE-7A, in grado di assicurare insieme un thrust 2.196 kN, che per i primi due minuti di volo si sono sommati alla spinta 9.220 kN fornita da 4 booster a combustibile solido.

Il razzo H-IIB pochi istanti prima del lancio. Credit: JAXA

Dopo la separazione, lo stadio centrale ha funzionato per altri 4 minuti circa, portando il razzo alla quota di 190 km e a una velocità di poco superiore ai 19.000 km/h. È stato poi compito del secondo stadio condurre HTV-6 alla velocità orbitale, attivando per otto minuti il suo motore LE-5B, anch’esso a idrogeno liquido e con una spinta di 137 kN. Al momento del distacco, a T+15 minuti, Kounotori aveva raggiunto l’altezza di 289 km e si trovava sul Pacifico, a 3.700 km dalla base di Lancio.

L’aspetto di HTV-6 è caratterizzato dalla presenza di 48 pannelli solari, montati direttamente sulla superfice del veicolo. Credit: JAXA

HTV-6 ha subito attivato le comunicazioni con il Controllo Missione presso lo Tsukuba Space Center, utilizzando i satelliti della rete TDRS della NASA e, come ha confermato l’agenzia spaziale JAXA, sono iniziati i test sulla funzionalità dei sistemi di bordo.

Il viaggio di avvicinamento alla stazione spaziale durerà quasi quattro giorni. Nelle prossime ore i tecnici giapponesi inizieranno ad utilizzare i thruster di HTV-6 per una serie di manovre di innalzamento dell’orbita, fino a portare il cargo ai 405 km della ISS, nella corretta posizione per il rendezvous, previsto alle 10.30 (ora italiana) di martedì 13 dicembre.

Saranno allora Shane Kimbrough, astronauta NASA al commando della stazione spaziale, e il suo collega ESA Thomas Pesquet che, guidando il braccio robotico canadese, afferreranno il veicolo, parcheggiato a 10 metri della stazione, permettendo la sua successiva connessione alla porta del modulo Harmony rivolta verso la terra. Nel frattempo l’altra astronauta NASA, Peggy Whitson terrà d’occhio i sistemi dell’HTV, attraverso un pannello di controllo situato all’interno della ISS.

Carico pressurizzato e non

Come è stato dichiarato dopo la diffusione della notizia della perdita del cargo russo Progress MS-04, la Stazione Spaziale dispone di rifornimenti sufficienti a garantire la vita a bordo per diverso tempo. Da questo punto di vista l’arrivo di HTV-6 non è urgente, anche se il carico di 5,9 tonnellate che porta con sé è ugualmente importante per il futuro della missione.

HTV-6 durante la preparazione. Si nota, al centro del veicolo, il vano non pressurizzato. Credit: JAXA

Il carico stivato nel modulo pressurizzato ammonta a 4,9 tonnellate, e comprende:

  • 1.264 kg di rifornimenti per l’equipaggio (tra cui 600 litri di acqua, e cibi freschi);
  • 663 kg di hardware e di pezzi di ricambio (compreso un nuovo “filtro” per il Carbon Dioxide Removal Assembly, ossia il sistema che rimuove l’anidride carbonica dalla ISS);
  • 156 kg di componenti informatici;
  • 35 kg di dispostivi per tute e attività extraveicolari;
  • 28,25 kg di materiale per la sezione russa della stazione spaziale.

Alcune delle “taniche” di acqua potabile destinate agli astronauti sulla ISS. Credit JAXA

Oltre a ciò sono a bordo 420 kg di strumenti e hardware per attività scientifiche: materiale per il Two Phase Flow experiment (per lo studio del comportamento di un flusso di liquido in ebollizione e del trasferimento del calore in microgravità); un dosimetro ad alta precisione (Position Sensitive Tissue Equivalent Proportional Chamber – PS-TEPC); due nuove camere ad alta definzione (2k e 4k) per l’Exposed Facility 2 (HDTV-EF2); un nuovo deployer per cubesat (JEM Small Satellite Orbital Deployer – J-SSOD) e 7 cubesat che saranno successivamente lanciati dal modulo giapponese Kibo.

Come la Dragon di SpaceX, anche Kounotori ha la possibilità di trasportare del carico “esterno”, collocato in un apposito vano ricavato all’interno del volume cilindrico del veicolo (spazio noto come Unpressurized Logistics Carrier – UPLC). Il carico non pressurizzato di HTV-6 è principalmente costituito, per 1.367 kg, da 6 nuove batterie agli ioni di litio destinate a sostituire una parte dei 48 elementi al nichel-idrogeno che attualmente immagazzinano l’energia elettrica generata dai pannelli solari.

L’Exposed Pallet con le 6 nuove batterie agli ioni di litio. Credit: JAXA

Le 6 nuove batterie, di fabbricazione giapponese, più efficienti e leggere, prenderanno il posto di 12 delle vecchie, ormai giunte al termine della loro vita operativa, che saranno smaltite attraverso i cargo destinate al rientro distruttivo (9 verranno messe a bordo dello stesso HTV-6 al momento del suo distacco dalla stazione tra un paio di mesi). Esse contribuiranno a tenere piuttosto occupato l’equipaggio dell’Expedition 50. Per la loro installazione sul segmento S4 del truss, sono infatti previste varie operazioni robotiche più due attività extraveicolari (ed eventuali altre due in caso di problemi) programmate per il gennaio 2017.

Esperimenti dopo l’undocking

Kounotori-6 lascerà la stazione spaziale il 20 gennaio; prima di andare incontro al rientro nell’atmosfera trascorrerà ancora una settimana in orbita per consentire lo svolgimento di alcuni esperimenti riguardanti nuove tecnologie. SFINKS (Solar Cell Film Array Sheet for Next Generation on Kounotori Six) testerà un nuovo tipo di celle solari a film sottile, mentre KITE (Kounotori Integrated Tether Experiment) prevede il rilascio di un cavo di 700 metri collegato una massa di 20 kg, per sperimentare una tecnologia basata su un tether elettrondinamico che potrebbe essere utilizzata per rimuovere i detriti spaziali.

Il futuro di Kounotori

Al momento sono previsti altri 3 lanci del cargo HTV, necessari tra l’altro per completare la sostituzione delle batterie della ISS. HTV-7, HTV-8 e HTV-9 sono attualmente programmati per il 2018, il 2019 e il 2020. Tutti i voli dovrebbero essere effettuati nel mese di febbraio dei rispettivi anni e prevedere una permanenza sulla stazione di 60 giorni. Dopo il 2020 il cargo sarà rimpiazzato da un nuovo veicolo, HTV-X, dotato di vari upgrade tra i quali una maggiore capacità di carico (1,2 tonnellate in più).

 

Video della diretta streaming del lancio:

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Roberto Mastri

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