ULA lancia il satellite WorldView-4 per DigitalGlobe

Lancio del satellite WorldView-4, 11 Novembre 2016. Credits: ULA
Il satellite WorldView-4 di DigitalGlobe è stato lanciato con successo venerdì 11 Novembre 2016 dalla base aerea di Vandenberg in California, per mezzo di un razzo vettore Atlas V di United Launch Alliance (ULA).

Il lancio era stato rinviato di circa otto settimane a causa di un ingente incendio sviluppatosi nelle vicinanze di Vandenberg a partire dal 15 Settembre 2016, e che ha portato alla distruzione di circa 5.000 ettari di vegetazione circostante alla base di lancio gestita dell’Aeronautica Militare Americana e del danneggiamento della sua rete elettrica.

Il decollo del razzo Atlas V è avvenuto alle ore 10:33 ora locale della costa del Pacifico (PST) corrispondenti alle 19:33 ora italiana.

Schema dei razzi Atlas V serie 400. Credits: ULA.

Schema dei razzi Atlas V serie 400. Credits: ULA.

Per questo lancio è stata scelta la configurazione 401 del razzo vettore Atlas V di ULA, senza booster laterali e con l’ogiva, che ha protetto il satellite WorldView-4 dalle forze aerodinamiche del lancio, dal diametro di 4 metri.

Dopo una accensione durata 4 minuti il primo stadio, spinto da un propulsore RD-180 alimentato a cherosene e ossigeno liquido (RP1-LOx), ha terminato il proprio compito e il lavoro di immissione in orbita del satellite WorldView-4 è stato completato da secondo stadio Centaur, spinto da un propulsore RL-10C a idrogeno e ossigeno liquidi (LH2-LOx), rimasto acceso per 11 minuti.

Il rilascio del satellite è avvenuto 19 minuti dopo il lancio e ha rappresentato del 137° lancio di fila coronato da successo per la famiglia Atlas in 23 anni, del 66° lancio di un vettore Atlas V nell’arco di 14 anni e ha portato a 112 successi il record di ULA, compagnia fondata nel 2006 e detenuta al 50% da Lockheed Martin e da Boeing.

Dopo il rilascio del satellite WorldView-4, all’orbita successiva il secondo stadio Centaur ha immesso in orbita 7 CubeSat, sotto l’iniziativa del National Reconnaissance Office (NRO) e denominati complessivamente ENTERPRISE, che sono stati immessi in orbita solare per effettuare  dimostrazioni tecnologiche ed esperimenti progettati da studenti, laboratori di ricerca e Enti Governativi Americani.

Immagini del lancio pubblicate sul canale YouTube di ULA.

Il satellite WorldView-4 ha cominciato a trasmettere a terra il proprio stato 45 minuti dopo il lancio e nelle prossime settimane effettuerà le manovre per raggiungere l’orbita operativa di 617 km al di sopra della superficie terrestre con un periodo di  97 minuti, da dove comincerà la propria missione all’inizio del 2017.

WorldView-4 è stato costruito da Lockheed Martin per DigitalGlobe, compagnia statunitense leader nel fornire servizi di fotografia spaziale e di immagini della superficie terrestre ad altissima risoluzione, utilizzati da diversi Enti Governativi Americani come la NASA e il Dipartimento della Difesa, e aziende commerciali come Google e Apple.

Attualmente DigitalGlobe è in grado di fornire immagini a colori della superficie terrestre con una risoluzione massima di 31 cm per pixel, rilevate per mezzo del satellite WorldView-3 in servizio dal 2015, ma il cliente principale di DigitalGlobe per queste immagini ad altissima risoluzione è attualmente il Governo degli Stati Uniti.

Il satellite WorldView-4.Credits: DigitalGlobe.

Il satellite WorldView-4.Credits: DigitalGlobe.

L’entrata in servizio di WorldView-4 incrementa la costellazione di satelliti di proprietà di DigitalGlobe, attualmente composta dal satellite GeoEye-1 e dai WorldView-1, 2 e 3, e consentirà di raddoppiare la capacità di riprendere immagini ad altissima risoluzione.

In questo modo DigitalView sarà in grado di fornire i propri servizi, avendone ricevuto l’autorizzazione da parte delle autorità degli Stati Uniti, ad un gran numero di altri clienti, che includono Governi di altre Nazioni, Agenzie di Intelligence e clienti di tipo commerciale.

La richiesta da parte del mercato di servizi come quelli forniti da DigitalGlobe è in costante aumento tanto che, anche prima che WorldView-4 venisse lanciato, molti clienti si sono già assicurati  i contratti di fornitura delle immagini.

DigitalGlobe assicura ai propri clienti la riservatezza sulle aree che sono oggetto delle proprie indagini, la garanzia di accesso e i diritti di distribuzione dei dati e le immagini pre e post evento per la gestione di crisi in caso di emergenze.

WorldView-4 è in pratica un telescopio spaziale per l’osservazione della Terra, con uno specchio principale dal diametro di 1,1 e una fotocamera che dall’altitudine di 617 km dalla superficie terrestre è in grado di riprendere immagini con una risoluzione di 30 cm per pixel in modalità pancromatica e una risoluzione del colore di 1,24 m.

Orbitando intorno alla Terra con un periodo di  97 minuti, WorldView-4 sarà in grado di riprendere immagini ad alta risoluzione su 680.000 km quadrati al giorno, mantenendo il corretto puntamento sulla superficie terrestre da analizzare utilizzando come riferimento il sistema di Global Positioning System (GPS) e degli Star Tracker.

Il sistema giroscopico di controllo dell’assetto del satellite, basato su ruote di reazione, è in grado di fare cambiare il puntamento della camera in 10,6 secondi per inquadrare soggetti a distanza di 200 km l’uno dall’altro.

WorldView-4 pre lancio. Credits: Lockheed Martin.

WorldView-4 pre lancio. Credits: Lockheed Martin.

Il satellite è stato costruito da Lockheed Martin ed è lungo circa 5,5 m con una larghezza massima di 8 m con i 5 pannelli solari completamente dispiegati, mentre Harris Corp. ha fornito il sistema di ripresa di WorldView-4, composto dalla videocamera, denominata SpaceView 110, e dallo specchio, per il quale viene dichiarata una precisione di lavorazione inferiore a 1/1000 dello spessore di un capello.

WorldView-4 è dotato di una memoria a stato solido da 3.200 Gb per conservare le immagini rilevate dalla videocamera, che vengono successivamente inviate a Terra per mezzo di un sistema di trasmissione in banda X mentre viene utilizzato un sistema di trasmissione in banda S per tutte le funzioni di controllo del satellite.

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Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.